AO
PANORAMA
124 del 2018 e ai potenziali 180 nel 2020 (le
proiezioni superiori ai cinque anni sono co-
munque da verificare almeno con cadenza
biennale); la robotica industriale dovrebbe
generare un giro d’affari di 37 miliardi.
Quanto alle soluzioni per smart factory, Re-
searchAndMarkets ritiene che il fatturato
mondiale possa raggiungere nel complesso
i 246miliardi di dollari nel 2018, con un Cagr
dell’8% a partire dal 2013; tra i settori do-
minanti la strumentazione, i MES e la robo-
tica. Altrettanto positive le prospettive per i
componenti dei sistemi di machine vision,
che hanno fatturato a livello mondiale 13,5
miliardi nel 2012, dovrebbero superare i 15
quest’anno e balzare a 23,5 nel 2019. Infine
un rapido accenno anche ai sensori smart,
capace di giungere a un fatturato di 10,46
per la fine del 2020. Per quanto concerne i
sistemi di interfaccia uomo/macchina, che
sono stati stimati in 2,50 miliardi nel 2012,
la dimensione del loro mercato dovrebbe
salire a 4,05 nel 2017.
Automazione a 360°
Automazione diffusa tramite Internet degli
oggetti, ossia un paradigma di automazione
globale, ma più evidente in alcuni campi.
Il tema dell’energia non riguarda diretta-
mente solo le attività produttive ma la col-
lettività nel suo complesso; di conseguenza
l’implementazione di smart grid a controllo
intelligente permetterà di collegare in
modo sicuro centrali elettriche e dispositivi
alimentati di ogni tipologia (dalla fabbrica
ai quartieri cittadini), con criteri razionali
di produzione, distribuzione e stoccaggio.
Parliamo di un panorama che comprende
centrali virtuali o combinate, impianti di ge-
nerazione di grandi dimensioni ma anche
di centinaia di
migliaia di pic-
coli impianti a
gas naturale,
sole, vento e
biomasse. Il loro
denominatore
comune sarà
quello di realiz-
zare una sim-
metria perfetta
tra generazione
e domanda di
energia, le loro
tecnologie abi-
litanti saranno
tipicamente di IC. Il settore sta già attraendo
molto interesse, in particolare a livello eu-
ropeo: MarketsAndMarkets stima che l’au-
tomazione nel solo sottosegmento delle
sottostazioni di gestione e contabilizzazione
dell’energia possa portare a un fatturato
mondiale a quasi 123 miliardi di dollari nel
2018.
Le smart grid saranno ovviamente fonda-
mentali per attuare la smart mobility, che
permette un collegamento intelligente tra
elementi quali il veicolo, la griglia stessa per
l’alimentazione elettrica e l’infrastruttura
stradale con tutte le proprie dotazioni. Una
versione parziale della mobilità prevede il
collegamento tra veicolo e infrastruttura
stradale per lo scambio di informazioni di
vario genere. In ogni caso anche qui si in-
tende sviluppare un nuovo concetto di mo-
bilità basato su tecnologie abilitanti IC.
Nella smart mobility entra di diritto la mobi-
lità pubblica terrestre, su gomma e rotaia; in
quest’ultimo caso da segnalare interessanti
soluzioni di manutenzione preventiva e pre-
dittiva applicabile a materiale, rotaie, binari
scambi e convogli. Si tratta di opportunità
di sostituzione dalle dimensioni enormi, nel
quale si sono identificate anche possibili
fonti di risparmio energetico.
Tra i mercati di sbocco più interessati alla
mobilità intelligente si distingue quello
della logistica internazionale, a prescin-
dere dal mezzo impiegato: questo settore
è infatti uno dei principali destinatari degli
sviluppi di Internet degli oggetti, ma anche
terreno ideale per l’applicazione della robo-
tica di servizio.
Automatizzare
le smart city
Strettamente connesso col tema della mo-
bilità è ovviamente quello delle smart city
e della loro automazione. Frost&Sullivan
ritiene che le opportunità offerte dall’auto-
mazione delle smart city possano generare
un mercato pari a 1,5 trilioni di dollari, men-
tre GBI Research anticipa al 2017 il target
di fatturato raggiungibile: 1 trilione di dol-
lari (da circa 500 miliardi nel 2012); i settori
smart da connettere trasversalmente sono
per realizzare appieno il concetto di città
intelligente sono abitazioni, edifici, grid, au-
tomazione industriale, sanità, istruzione, tra-
sporti e sicurezza (in particolare la sicurezza
informatica, la crescita complessiva della
sicurezza salirà dal 25 al 30%). Dal punto di
vista tecnologico, parliamo di una somma
di fattori che spaziano dai sensori wireless
ai grandi sistemi software di controllo e ge-
stione e quindi questa cifra potrebbe essere
anche sottostimata, se si intendesse pren-
dere in considerazione anche le macro aree
urbane; in quest’ultimo caso si entrerebbe
nel campo specifico della smart economy e
quindi si si dovrebbero prendere in conside-
razione tutte le utility, con in primis l’energia
già citata, con la gestione dei rifiuti a tal fine.
Un mercato decisamente spumeggiante
è indubbiamente quello degli smart buil-
ding (categoria che include commerciale e
residenziale), con un fatturato previsto per
il 2018 intorno ai 50 miliardi di dollari per
ricercatori che si occupano di realtà aumentata (RA) stanno lavorando a sistemi di visione e software di modellazione specifici per device mobili
o indossabili (dagli occhiali elettronici ai proiettori retinali, ma anche a normali tablet o smartphone). Il loro obiettivo è quello di realizzare degli
strumenti efficaci per l’ambito progettuale e manifatturiero, con riduzione di tempi/errori di sviluppo, miglioramento della produttività, accesso a
comparazioni visive di alta qualità e analisi in tempo reale, condivisione di informazioni con l’esterno.
In produzione i vantaggi dell’RA si possono essenzialmente identificare nel riconoscimento automatico dei componenti installati, nei feedback
informativi e nel supporto alla decisioni, solo per portare alcuni esempi. Importanti sviluppi per la RA si prevedono anche nell’automazione dei trasporti.
I
La realtà aumentata in ambito produttivo
LUGLIO-AGOSTO 2014
AUTOMAZIONE OGGI 374
30