LUGLIO-AGOSTO 2014
AUTOMAZIONE OGGI 374
28
AO
PANORAMA
di
Polly McGallagher
N
el 2012 il gotha del manufac-
turing tedesco lanciò Indu-
strie 4.0, un’iniziativa proposta
(con l’intervento anche go-
vernativo) per delineare uno
scenario possibile di sviluppo nel volgere
di dieci/vent’anni: oggi il termine Industry
4.0, declinato in tutte le lingue e presente
in Italia come Industria 4.0, ha assunto l’ac-
cezione universale di quarta rivoluzione
industriale ed è usato come keyword sim-
bolica, un vero e proprio salto di paradigma
rispetto alle visioni proposte da gran parte
dei futurologi fino all’ultimo decennio del
XX secolo. Anche in altri Paesi sono partite
varie attività di studio e ricerca (pubbliche,
private omiste) per contestualizzare oppor-
tunamente i driver di crescita, segnalando i
settori ad alto potenziale nel medio-lungo
termine ed evidenziando le eventuali aree
critiche. Anche se legata essenzialmente
al mondo produttivo, Industria 4.0 dovrà
necessariamente stabilire una stretta in-
tegrazione con lo spazio esterno, tramite i
nuovi paradigmi dell’Internet of Things. Sul
piano teorico esiste un accordo abbastanza
ampio tra i soggetti interessati alla sua fu-
tura attuazione, a eccezione forse di coloro
che vedono un percorso di crescita del tutto
verticale all’interno del medesimo business,
ma è innegabile che le modalità produttive
stiano modificandosi radicalmente e pro-
prio ciò induce a un’attenta analisi dell’in-
terazione/integrazione tra l’industria e lo
spazio esterno. Si tratta di implementare
tecnologie trasversali, metasettoriali che
implichino il confluire di discipline diverse,
con scenari applicativi nei quali si integrino
mondi reali e digitali, con la creazione delle
fabbriche virtuali: una serie di obiettivi
molto ambiziosi. Per questi motivi viene
consigliato da più parti di definire la natura
degli obiettivi stessi, prima di metter mano
a norme e standard.
Quali scenari?
I grandi gruppi mondiali di consulenza
hanno ovviamente tracciato degli scenari ad
hoc. Frost&Sullivan vede nelle fabbriche del
futuro un’abbondanza di cloud computing,
cibersicurezza e resilienza, tecnologie mo-
bili di comunicazione, produzione flessibile
e soluzioni di servizio custom nelle applica-
zioni industriali. Anche il McKinsey Global In-
stitute, in una prospettiva che tocca il 2025,
prevede fabbriche ad altissima tecnologia
pronte a realizzare un’ampia varietà di pro-
dotti in piccoli lotti ma fortemente persona-
lizzati (magari con stampanti 3D); poi nuovi
materiali, robot economici e specializzati,
Automazione:
oltre l’industria
Le tante declinazioni del termine automazione in un contesto
produttivo che si sta modificando radicalmente
Fonte: http://magazine.greenplanner.it