LUGLIO-AGOSTO 2014
AUTOMAZIONE OGGI 374
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quanto concerne i sistemi di automazione
e controllo. Per il momento il sotto seg-
mento dei controlli Hvac contribuisce per
oltre un terzo al valore complessivo, ma si
prevede in crescita la quota dei dispositivi
di controllo accessi e sicurezza (secondo
MarketsAndMarkets). Un’altra fonte, Navi-
gant Research, porta questa cifra addirit-
tura da 58 miliardi nel 2013 a oltre 100 nel
2021 solo per i BAS (Building Automation
System) nel settore commerciale. Da notare
che la crescita è pressoché vasta in tutte le
aree geografiche, Asia compresa. Infine le
smart home, per le quali si identificano pre-
cise aree di automazione (controllo accessi
e sicurezza), dell’ambiente (riscaldamento
e ventilazione), dell’illuminazione; sistemi
di comunicazione e di intrattenimento. I
dati espressi dagli analisti qui divergono in
funzione dei parametri adottati, ma tutti
concordano su un fattore chiave, costan-
temente ricorrente, ossia sulla domanda di
sicurezza e safety; inoltre tutti concordano
sulla tecnologia wireless come regina delle
applicazioni future: per il monitoraggio
intelligente delle case sarà installato per il
2018 oltre mezzo miliardo di dispositivi e
nel solo 2013 le vendite di dispositivi wire-
less embedded sono raddoppiate in valore
rispetto all’anno precedente, toccando il
fatturato di 17,23 milioni (fonte). In vista di
Domotica 2.0, il Cagr settoriale per il quin-
quennio 2013-2018 è, secondo le stime più
prudenti, intorno al 50% in tutto il mondo,
ma ABI Research lo innalza addirittura al
78%, con un valore commerciale finale di
351 milioni di dollari, mentre Transparency
Research parla di un valore iniziale di 3,6mi-
liardi nel 2012 e 16,4 nel 2019.
Prospettive e potenzialità
Vale la pena di soffermarsi sulle previ-
sioni relative al mercato europeo, che do-
vrebbe toccare i 18,8 miliardi nel 2020 (per
Markets&Markets), ma esiste una notevole
discrepanza con le ipotesi avanzate da Berg
Research, che opta per un Cagr del 46% tra
il 2012 e il 2017, con un valore finale di 2,6
miliardi di euro (3,4 in dollari).
Anche in Italia si vedono ampie possibilità
per l’automazione residenziale. Il nostro
Paese è in fase di decisa crescita e gli uti-
lizzatori potenziali sono sempre meglio
informati sui suoi benefici, non solo diretti,
ma anche in termini di valore dell’immobile;
per tale motivo gli edifici di qualità (nuovi
o completamente ristrutturati) sempre più
frequentemente vengono posti sul mercato
non solo con un’automazione di base, ma
anche con alti livelli di integrazione.
Il CEI ha già standardizzato dettagliamente
(CEI 64-8/V3) i 3 livelli di installazioni dome-
stiche e la disponibilità di specifiche app su
smartphone e tablet fa da volano alla do-
manda, con interfacce utente di facile uso,
accessibili localmente o in remoto. Il valore
totale dei sistemi (infrastrutture escluse, ov-
viamente) è decuplicato tra il 2005 e il 2013
per Assodomotica, passando da 42 a 440mi-
lioni di euro. In tema di automazione di edi-
fici sul territorio nazionale, non si possono
omettere le possibilità di business offerte da
una automazione intelligente di strutture al-
berghiere, siti turistici e/o artistici: si sono già
ipotizzate delle stime assolutamente pru-
denziali - per collegare ad esempio alberghi,
infrastrutture di trasporto, musei e i numeri
derivanti sono comprensibilmente enormi.
Un’accezione più estesa
di automazione
Se parliamo di automazione in senso lato,
vale la pena di citare alcuni settori nei
quali le commesse affluiscono con co-
stanza. Nel campo scientifico, ad esempio,
sta crescendo l’automazione dei sistemi
per la medicina e la salute (sistemi di dia-
gnostica e sala operatoria in primis). Per
MarketsAndMarkets il relativo mercato
mondiale tra il 2013 e il 2018 dovrebbe cre-
scere con un Cagr del 9%, per portarsi da 43
miliardi di dollari a quasi 67; da notare che il
Cagr costituisce una media, ma l’accesso a
metodologie di diagnosi e cura più accurate
in alcune aree del globo che fino ad ora ne
sono state prive potrebbe generare local-
mente un Cagr enorme.
Anche se l’automazione di laboratorio è
ormai consolidata come tecnica sostitutiva
della manipolazione manuale di apparec-
chiature e processi, oggi le tecnologie e le
soluzioni ingegneristiche offerte sono di
altissimo livello. La crescita del mercato è
spinta da driver di domanda quali ad esem-
pio la miniaturizzazione dei processi stessi,
la necessità di maggior affidabilità e la ridu-
zione della contaminazione dei campioni.
Sul fronte dell’offerta si evidenziano solu-
zioni di tecnologie emergenti, come quella
- ma non solo - del lab-on-chip; i produttori
stanno dedicando un’ingente attività di R&S
ai sistemi biotecnologici, il cui mercato è
particolarmente attivo, anche con soluzioni
robotizzate.
In termini globali, le cifre dovrebbero pas-
sare dai 3 miliardi di dollari del 2012 ai 4,2
del 2017 (
fonte: marketresearch.com
).
Anche il settore bellico si avvale di tecnolo-
gie di automazione sempre più avanzate.
Secondo MarketsAndMarkets il mercato
mondiale delle armi intelligenti dovrebbe
portarsi da 3,6 miliardi nel 2013 a 5,3 nel
2018, mentre la robotica militare dovrebbe
superare gli 8 miliardi nel 2016. Un ambito
di particolare interesse è rappresentato dai
SAS (Situation Awareness Systems), ossia da
sistemi che hanno un versante anche civile;
si tratta di soluzioni che attengono alla di-
fesa ma anche alla sicurezza del territorio
(homeland security), tramite un sistema di
infrastrutture intelligenti, veicoli connessi in
rete, e robot, incaricati di individuare poten-
ziali elementi di pericolo.
Uno sfondo invece bucolico per la smart
agriculture e lo smart farming, dove diven-
tano essenziali il monitoraggio dei raccolti e
il collegamento diretto con sistemi meteo-
rologici per approntare misure di conteni-
mento dei danni da maltempo. Gli automi
Fonte: