LUGLIO-AGOSTO 2014
AUTOMAZIONE OGGI 374
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AO
ATTUALITÀ
di
Francesco Camagni
Q
uando si parla di Rfid (Radio
Frequency Identification) si
fa riferimento a una tecnolo-
gia nata durante la seconda
guerra mondiale, dettata
dalla necessità di distinguere gli aerei al-
leati da quelli nemici. Da quel momento in
poi derivazioni e brevetti sono stati nume-
rosi, ma la sua diffusione è avvenuta princi-
palmente dagli anni Novanta in poi, di pari
passo con i sempre crescenti livelli di mi-
niaturizzazione dei sistemi. Oggi il campo
dell’identificazione a radio frequenza è
uno dei più fertili terreni di ricerca e inno-
vazione al servizio di un numero sempre
crescente di potenziali fruitori. Secondo
una ricerca realizzata dalla società IDTe-
chEx, infatti, il mercato globale dell’Rfid
valeva 6,98 miliardi di dollari nel 2012,
7,88 miliardi di dollari nel 2013 e nel 2014
è già salito a 9,2 miliardi. La previsione per
il 2024 è che tag, lettori, software per card
Rfid, etichette e tutti gli altri formati di ap-
plicazione della tecnologia Rfid varranno
complessivamente
30,24 miliardi di
dollari. I campi di
applicazione della
tecnologia Rfid
sono molteplici e
spaziano da quelli
più diffusi come il
controllo delle pre-
senze e accessi, la
logistica di magaz-
zino e trasporti, la
bigliettazione elet-
tronica o l’iden-
tificazione degli
animali, a quelli
più all’avanguardia
come il monitorag-
gio dei rifiuti, la mo-
netica, i camerini
virtuali e la rileva-
zione dei parametri
ambientali. In base
alle stime realiz-
zate da IDTechEx,
nel 2014 saranno vendute nel mondo
7,1 miliardi di tag, contro i 5,9 miliardi
venduti nel 2013. Ma quali sono i settori
maggiormente interessati? In base ai dati
di vendita disponibili, sappiamo che l’Rfid
sta vedendo una rapida crescita nell’eti-
chettatura per l’abbigliamento, scopo per
il quale, solo nel 2014, sono impiegate 3
miliardi di etichette con tecnologia Rfid.
Sempre nel 2014, serviranno 700 milioni
di tag destinati ai biglietti di transito e
425 milioni dedicati alla marcatura degli
animali. Il motivo di una crescita tanto
sostenuta sta nei benefici che l’Rfid offre
sia all’utilizzatore finale, sia a chi decide di
implementare questa tecnologia, in primis
il miglioramento dei processi e il conse-
guente aumento di efficienza. La tecno-
logia Rfid, infatti, è una tecnologia di tipo
pervasivo: indipendentemente dal punto
della filiera in cui viene implementata,
riesce a portare giovamento sia a monte
sia a valle. Ad esempio l’Rfid permette di
fare un inventario più velocemente e con
meno errori (in un’ora e mezza, con l’Rfid,
si possono inventariare 15.000 capi di ab-
bigliamento con il 97% di accuratezza),
una gestione puntuale degli out of stock,
un sensibile miglioramento della shop
Rfid: puntodella
situ
diunatecnol
ogia
‘magica’
Stabilire con precisione quale
sarà il futuro dell’Rfid?
Difficile a dirsi forse perché
l’Rfid non ha ancora sprigionato
tutte le sue grandi potenzialità
applicative….
Francesco Camagni, direttore
commerciale Partner Data