MARZO 2015
AUTOMAZIONE OGGI 379
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Veniamo ai fatti...
AO: Potete illustrare il vostroprogetto
di formazione per le scuole e/o per i
clienti?
Racconta
Baruffi
: “L’esperienza, ormai
decennale, condotta da ABB a fianco
di Junior Achievement, organizzazione
internazionale no profit sostenuta da
una task force di imprese che propone
percorsi formativi rivolti a insegnanti e
studenti tra i 9 e i 19 anni, ben si inse-
risce in questo quadro di riferimento.
Dallo scorso anno ABB con il programma ‘Ecopreneur’ ha permesso
a 7.000 studenti di tutta Italia tra i 16 e i 18 anni di sviluppare tra i
banchi di scuola un percorso di attivazione d’impresa reale (‘impresa
di studenti’) e di approfondire il tema della sostenibilità ambientale.
Sono state inoltre messe a disposi-
zione 250 ore di volontariato a scuola
(quindi di formazione) dei dipendenti
ABB che, in qualità di ‘dream coach’,
hanno supportato la progettualità dei
giovani studenti-imprenditori sup-
portandoli nell’impresa che sareb-
bero andati a creare”. In particolare,
racconta
Baruffi
: “Automazione e
cultura del riciclo hanno permesso ai
giovani imprenditori dell’IstitutoSalvo
D’Acquisto di Bagheria (Palermo) di
vincere il premio ‘Ecopreneur 2014’,
grazie al loro cassonetto intelligente
per la raccolta di lattine di alluminio.
La sperimentazione avviata lo scorso
anno è stata riconfermata anche per il 2014/15, confortati dal suc-
cesso del ‘Premio dei Premi’ per ‘l’Innovazione’, il più importante
riconoscimento dedicato all’innovazione made in Italy istituito dal
Governo italiano e dell’inserimento degli studenti dell’Istituto Marco
Polo di Cecina (Livorno) nell’Albo delle Eccellenze del Miur (Ministero
dell’Istruzione, Università e Ricerca)”. Il progetto, come sottolinea
Ba-
ruffi
, presentadiversi punti di forzaedi innovazione formativa: “Prima
di tutto integra il piano dell’offerta formativa curriculare della scuola
superiorenelle classi III-IVoV (l’80%sono istituti tecnici eprofessionali
o licei tecnologici) e ben si inserisce nella legislazione dell’alternanza
scuola-lavoro. Inoltre, prevede un percorso di 80 ore per integrare le
competenze tecniche degli studenti con quelle altrettanto chiave
dell’imprenditorialità, dotando i giovani di spirito d’iniziativa e fa-
cendo sviluppare loro prodotti e servizi. Oltre a ciò, crea un percorso
di apprendimento virtuoso proponendo percorsi formativi informali
capaci di connettere i ‘saperi’ scolastici con quelli aziendali, grazie
agli scambi collaborativi che si creano tra insegnanti, dream coach-
dipendenti dell’azienda, studenti (vi sono incontri in classe rinforzati
con video conference, si creano gruppi sui canali social, si utilizzano
piattaforme digitali come
www.impresainazione.it , glistudenti effet-
tuano interviste a funzioni chiave in azienda, la sede aziendale è host
di competizioni rivolte alle scuole ecc.). Infine, consente all’azienda
quale partner strategico della scuola di avviare nuove forme di col-
laborazione e interazione con altri soggetti istituzionali attivi sul ter-
ritorio dove essa opera, o di rinforzare le relazioni già in essere con
alcuni stakeholder primari, con risultati che superano l’impatto re-
putazionale del proprio brand, in una logica lungimirante di impatto
socio-economiconelle comunità locali nellequali l’aziendaopera con
il proprio business”.
Altra azienda attivadamolti anni sul temadel raccordo tra formazione
e lavoro è
Schneider Electric
( www.schneiderelectric.it ): “L’obiettivo è
fare inmodo che chi frequenta le scuole impari a usare le tecnologie
che sono richieste dal mondo del lavoro, in particolare rispetto alle
specifiche esigenze del territorio in cui si opera” illustra
Gianfranco
Mereu
, responsabile delle relazioni con le scuole e le università della
multinazionale. “Collaboriamo con istituti tecnici e professionali,
nonché con i centri di formazione professionale, per allinearci con i
programmi scolastici e aiutare gli istituti a creare laboratori didattici
in cui far fare pratica sulle soluzioni che gli specialisti di settore e le
aziende effettivamenteutilizzano. Attiviamo, inquestoquadro, stage
e tirocini estivi per fare incontrare le nuove leve con i loro potenziali
futuri datori di lavoro. E abbiamo anche iniziative di tipo internazio-
nale, come le ‘Learning Week’, una delle quali si è appena svolta in
gennaio. Un gruppo di 30 studenti di varie scuole lombarde è andato
al Politecnico di Valencia, in Spagna, università con cui Schneider
Electric collabora da anni, per una settimana intensa di formazione
sulla domotica. Altri studenti delle scuole della provincia di Bergamo,
invece, hanno fatto questa esperienza direttamente presso la sede
aziendale di Stezzano (Bergamo), per una settimana di formazione
intensiva sullenostre soluzioni di efficienza energetica”. Proseguepoi
Mereu
: “Per dare un’idea più precisa: collaboriamo con 95 centri di
formazione, 85 istituti professionali, 105 istituti tecnici e 30 università;
le diverse attività portate avanti ci hannomesso in contatto con oltre
300 realtà formative. Solo nell’ultimo anno abbiamo svolto 32 corsi
di formazione, con 400 partecipanti, e realizzato 32 eventi fra semi-
nari, workshop, visite a stabilimenti, cui hannopartecipatooltre 3.000
persone. Dal 2014 abbiamo anche lanciato una campagna dedicata
a tutte le scuole per promuovere, a condizioni agevolate, l’acquisto
di tecnologie altamente innovative per l’automazione e la domotica,
allestendo 33 laboratori didattici dedicati all’automazione (inpartico-
lare con soluzioni SoMachine per l’automazione dellemacchine e dei
processi industriali) e 53 laboratori di domotica KNX, di cui 9 realizzati
nei centri di formazione dei Salesiani in varie Regioni italiane”.
Anche Cisco punta molto sulla formazione di personale qualificato,
in grado di operare, gestire, innovare, in particolare sulle reti e le tec-
nologie informatiche. Descrive
Lepore
: “Da oltre vent’anni esiste il
programma ‘Cisco Networking Academy’, che proponiamo in tutto
il mondo a scuole, enti di formazione, realtà no profit di ogni tipo:
mettiamo a disposizione l’addestramento degli istruttori, i materiali
e le piattaforme tecnologiche di formazione, nonché la nostra col-
laborazione, consentendo di offrire corsi che spaziano da una ‘alfa-
betizzazione’ tecnologica sulle reti ‘di base’, alle certificazioni Cisco
per tecnici di rete, per arrivare a iniziative specifiche quali la forma-
zione IT rivolta agli operatori del settore energia”. Prosegue quindi
Paolo Colombo,
marketing manager
di Ansys
AO
TAVOLA ROTONDA