MARZO 2015
AUTOMAZIONE OGGI 379
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fatto dell’R&S il fulcro attorno al quale ruotano tutte le attività. Per noi
l’unico modo di affermarci è quello di innovare, solo così possiamo
competere con le aziende più grandi. Per questo i nostri collaboratori
sono continuamente aggiornati e preparati per affrontare le nuove
sfide tecnologiche eorganizzative. Il nostro ‘segreto’ stanell’acquisire
nuove idee a partire dal mondo scientifico”. “Nel nostro business rap-
presenta per noi un valore principalmente strategico, perché ci per-
mette di consolidare la conoscenza dei nostri prodotti presso i clienti,
in un certo qual modo fidelizzandoli” dichiara
Conte
.
Interviene quindi
Colombo
: “Se parliamo di fatturato per noi non è
importante e rappresenta una parte minima. È invece essenziale per
permettere al cliente di utilizzare il software in modo corretto e otte-
nere ilmassimodaquantohannoacquistato. La formazionepermette
ai clienti di risolvere meglio e più velocemente i problemi, di aumen-
tare la produttività. Questo per noi significa clienti soddisfatti, che
continueranno a lavorare con noi, che vedranno in modo evidente il
valore di quello che offriamo e che utilizzeranno in maniera sempre
più sofisticata la simulazione, includendo l’analisi di più fisiche, la pa-
rallelizzazione dei processi, l’esplorazione di design. Quindi, anche in
termini di business, per noi la formazione è un elemento essenziale,
perché ci permette di crescere dietro la spinta di clienti soddisfatti,
che ci chiedono di più”.
AO: I clienti vi chiedono formazione sui prodotti che fornite?
“La richiestadi formazione èpressoché continua, ancheperché credo
sia facile per i clienti scegliere i percorsi da seguire all’interno dei no-
stri cataloghi” afferma
Colombo
. “Abbiamo piani predisposti per i
nuovi operatori e per quelli più esperti, e uno dei nostri ingegneri è
specializzato nel fornire consulenza per la progettazione di piani di
crescitaprofessionale adhoc. Ogni nuovo cliente riceveunaproposta
di piano di implementazione e ha poi accesso al ‘customer portal’,
dove trova i corsi online, ledispense emoltomaterialeper aumentare
la sua conoscenza sull’impiego dei sistemi. Il cliente diviene presto
consapevole dell’importanza dei training e dei benefici che ne ha, è
quindi stimolato a contattarci e a chiederli. Le grandi aziende sono
in questo senso molto sistematiche e possono chiederci anche piani
formativi pluriennali per la creazione di un curriculum per i loro in-
gegneri, inserendo la formazione sui nostri prodotti tra i requisiti per
gli avanzamenti di carriera. Quelle più piccole sono più orientate a
richieste collegate a esigenze immediate, fino a chiedere corsi per-
sonalizzati dove si lavora su un caso reale fornito da loro. Il trend di
richieste di formazione è in crescita costante”.
“Nella maggior parte dei casi sì” dichiara
Randieri
. “Dopo una breve
seduta formativa occorre affiancare i clienti per qualche giorno, per il
resto si lavora telematicamente da remoto”.
“Sì, e da circa 5 anni abbiamo iniziato una serie di corsi di forma-
zione in maniera molto strutturata e con un calendario fitto di ap-
puntamenti” ricorda
Gloder
. “I corsi
sono suddivisi per famiglie di pro-
dotto (PLC compatti, PLC modulari
e HMI, motion, inverter, robot) e per
funzioni specifiche; a questo scopo
abbiamo introdotto due corsi, uno
denominato ‘Posizionamento con
PLC compatti’, rivolto ai clienti che
devono effettuare operazioni di posi-
zionamento utilizzando prodotti PLC
e servo, l’altro chiamato ‘Dimensiona-
mento e tuning per i prodotti servo’.
Quest’ultimo è diretto a fornire strumenti di progettazione e metodi
di calcoloper effettuare il correttodimensionamentodei servomotori
in relazione alla meccanica del cliente e a verificare e ottimizzare le
prestazioni dinamichedel sistema. Tutti i corsi hannounaduratadi un
giornoe si differenzianonei contenuti
tra corso base e avanzato. Si svolgono
nelle nostre tre sedi di Agrate, Torino
e Padova, inmodo da garantire un’ot-
tima copertura geografica. Il riscontro
è sempre molto positivo con una nu-
merosa partecipazione da parte sia di
clienti effettivi, sia di nuovi e poten-
ziali”.
Prosegue
Gloder
: “I nostri corsi sono
rivolti non solo a professionisti che
intendono approfondire tematiche
specifiche, ma anche ai neoassunti,
neodiplomati/neolaureati che ap-
procciano per la prima volta il mondo
dell’automazione. Al termine di ogni
corso ogni partecipante riceve un
attestato di partecipazione e un que-
stionario sul gradodi soddisfazione, strumentoper noi fondamentale
per apportare miglioramenti, avanzamenti, cambiamenti. Inoltre, su
richiesta, l’azienda partecipante può richiederci un questionario di
verifica sul livello di apprendimento della persona che ha fruito del
corso”.
AO: Quali argomenti ritenete siano più di appeal per gli utenti
finali del mondo dell’automazione che chiedono di aggiornarsi?
“Ritengo sianodavvero tanti, sicuramentequelli che riguardanocloud
computing, disaster recovery, dataprotection, Internet of Things” sin-
tetizza
Randieri
.“Mitsubishi Electric offre non solo prodotti, ma solu-
zioni complete di automazione e sevizi al cliente. Pertanto la nostra
offerta non può prescindere da un programma corsi, spesso anche
personalizzato su richiesta da alcuni clienti. Quando il cliente è un
utente finale, la nostra forza è proprio la personalizzazione dei con-
tenuti: ci confrontiamo con lui e cerchiamo di capire quali sono i temi
che intende affrontare, partendo da quelli prettamente manutentivi
fino a quelli progettuali, proponendo anche materie che riguardano
il risparmio energetico” afferma
Gloder
. “Quelli di natura manuten-
tiva sono storicamente gli argomenti più richiesti” conclude
Conte
.
“Personalmente penso che lo sviluppo delle nuove tematiche di IT e
di sicurezza informatica delle reti aziendali di livello zero e uno, oggi
ancorapoco considerate epoco compresedai clienti per i rischi e l’im-
portanza che già hanno, sia destinato a suscitare sempre maggiore
interesse e domanda formativa nel prossimo futuro”.
•
Gianfranco Mereu,
responsabile delle
relazioni con le scuole
e le università di
Schneider Electric
Fonte:
www.physique360.com