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MARZO 2015

AUTOMAZIONE OGGI 379

120

AO

TAVOLA ROTONDA

Gloder

. “Per quanto riguarda l’alternanza scuola/lavoro stiamo lavo-

rando all’implementazione di un progetto di collaborazione con un

importante istituto tecnico del territorio lombardo. Ciò può portare

a un duplice ritorno: riuscire a formare i giovani diplomati e laureati

consentendoci di attingere a questo bacino al momento della ricerca

di nuovi collaboratori; diffondere il brand Mitsubishi Electric quando

questi nuovi professionisti, una volta inseriti inun contesto lavorativo,

si troveranno a scegliere e utilizzare i prodotti e le soluzioni di auto-

mazione a loro familiari”.

Concorda

Randieri

: “Sicuramente. Scuola/università e lavorodovreb-

bero essere in simbiosi. Tutt’oggi cerchiamo di fare in modo che ciò

avvenga, infatti molti giovani sviluppano la propria tesi in azienda da

noi. Ma ciò non basta, occorrerebbe una vera e propria alternanza

studio/lavoro in cui il giovane possa realmente capire per cosa è

più portato. Molte volte i giovani alla domanda “Cosa ti piacerebbe

fare in azienda?” non sanno a rispondere. Il problema più grande è

che questo tipo di attività non è affatto agevolata sia nel caso delle

aziende (aumento dei costi), sia nel caso degli studenti (meno tempo

per studiare)”.

Il lavoratore di domani

AO: Afrontedi temi ‘nuovi’ (cloudcomputing, Internet of Things,

meccatronica, Industry 4.0) ritenete necessario fare formazione

internamente, per riqualificare il personale e aggiornarlo?

“Assolutamente, facciamo formazione interna, anche con l’ausilio

delle moderne tecnologie. Il personale nel nostro caso non è mai ‘ri-

qualificato’, poiché è sempre ‘aggiornato’, semmai aggiunge di anno

in anno nuove competenze” asserisce Randieri.

Ciscoèuna ‘IT company’ afferma

Lepore

: “Opera nel settore informa-

tico a tutto campoe abilita l’innovazionedelmododi lavorare, vivere,

apprendere in organizzazioni pubbliche e private di ogni tipo. Dob-

biamo essere gli “evangelist” dell’innovazione tecnologica, saperla

spiegare e vendere alle aziende del settore industriale e non solo e,

naturalmente, noi stessi dobbiamo formarci continuamente. Ogni

nostro dipendente è inserito in un processo di formazione continuo

e ad hoc per aggiornarsi e questa è la strada maestra che indichiamo

anche alle aziende del settore industriale.

I loro responsabili IT devono essere in grado di affrontare la gestione

di un’infrastruttura tecnologica che non è più semplicemente la ‘rete

aziendale’, in quanto integrata con la ‘rete di fabbrica’ e le risorse di-

sponibili in cloud, oltre che ‘on premise’. Una rete cui peraltro si ac-

cede sempre più con strumenti come smartphone o tablet, una rete

che va protetta in modo nuovo. È chiaro che esiste una necessità di

aggiornamento e riqualificazione”.

“Come fornitore di prodotti e soluzioni di automazione industriale in

ambito globale, Mitsubishi Electric non può esimersi dal supportare

i clienti nei temi introdotti da questa ‘quarta rivoluzione industriale’,

che sta introducendo nuovi concetti, quali la condivisione dei dati fra

sistemi diversi, l’intelligenza a livello di singolo componente, l’utilizzo

di sistemi di comunicazione wireless e su base Ethernet, l’impiego di

robot collaborativi, l’uso di strumenti integrati per la progettazione

e la simulazione a supporto del ‘digital manufacturing’...” interviene

Gloder

. “Risulta quindi fondamentale l’aggiornamento dei tecnici di

Mitsubishi: ciò si realizza sia con regolari sessioni di approfondimento

su nuovi prodotti o nuove funzionalità, sia mediante corsi nella sede

italiana, sia tramite specifiche giornate di formazione presso i centri

di sviluppo in Giappone. Durante questi momenti formativi i nostri

application engineer hanno modo di confrontarsi con i colleghi ap-

partenenti adaltrenazioni, allo scopodi scambiarsi non solo informa-

zioni sui prodotti, ma anche esperienze e casi concreti. Presso la sede

italiana vengono inoltre organizzate periodiche riunioni su specifici

temi applicativi in relazione alleopportunitàdimercatoe alle richieste

che possono scaturire”.

È affermativa anche la risposta di

Conte

: “Indubbiamente sì. Gli ap-

procci e le metodologie sono diversi

da quanto tradizionalmente con-

solidato. Su alcuni di questi aspetti

Rockwell è già in grado oggi di sod-

disfare le esigenze dei propri clienti,

ma con l’avvento della ‘connected

enterprise’ molti di questi argomenti,

a oggi ancora ‘oscuri’, diventeranno

presto di attualità quotidiana”.

Formazione come voce

del business

AO: La formazione sta diventando

un servizio aggiuntivo da offrire a

clienti e utenti finali: quale valore ha nel vostro business?

Formazione e aggiornamento sono percepiti come un ‘plus’ da

Mitsubishi Electric, proprioperché lamissione dell’azienda non è solo

quella di creare e produrre soluzioni di automazione, ma di formare

una vera e propria cultura di settore, che consenta al cliente di sce-

gliere un partner in grado di garantire innovazione in termini sia di

prodotto sia di servizio.

“In quest’ottica” afferma

Gloder

“consideriamo i corsi clienti non

tanto inizio o proseguimento dell’azione di vendita, quanto un servi-

zioveroeproprioal cliente, chepuòdiventare anche strumentale alla

vendita. Un cliente può affidarsi a noi per varie ragioni, per esempio

per la formazione di nuove figure professionali all’interno della pro-

pria realtà aziendale, utilizzando i nostri corsi anziché sottrarre tempo/

lavoro ai propri tecnici per fare training alla nuova risorsa; o ancora

per la formazione specialistica su un nuovo prodotto e su soluzioni

di automazione. Per noi èmolto importante trasferire le informazioni

necessarieper far apprezzare la semplicità, la compattezza e leperfor-

mancedelle soluzioni cheoffriamo. Attraverso i nostri percorsi forma-

tivi desideriamo trasmetterequelle che sono ledifferenze rispettoalla

concorrenza più qualificata. Inoltre, durante i corsi tecnici vi è anche

una parte informale di anticipazione sulle novità da cui può nascere

un interesse, una necessità che prima non c’era e quindi una conse-

guente azione di vendita”.

Spiega

Randieri

: “Nel nostro caso sta diventando una componente

crescente, poiché oggigiorno le nuove tecnologie sono davvero

tante, oltre a essere ‘bizzarre’ e rivoluzionarie, poiché molte volte si

allontanano di molto dai vecchi metodi di lavoro. Intellisystem ha

Francesco Sangermani,

commercial director

di Socomec