GIUGNO 2014
AUTOMAZIONE OGGI 373
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quindi dalla scalabilità di accesso alle ap-
plicazioni, ma anche dal grado di sicurezza
garantito, sia in termini di security di infor-
mazioni confidenziali sia di garanzia del
contenuto una volta modificato da remoto.
Noi offriamo la soluzione più adatta a ogni
singola esigenza grazie a servizi di diagnosi
preliminare da remoto già native nelle solu-
zioni”.
AO:MotionControl nel packaging: quanto
incide la conoscenzameccanicaper la sua
applicazione corretta?
Vittorio Agostinelli
: “Nella nostra espe-
rienza il corretto dimensionamento della
catenameccatronica è fondamentale per ot-
tenere un perfetto controllo di movimento.
La definizione dei corretti rapporti d’inerzia
e delle coppie in relazione al movimento che
si vuole ottenere e rispetto alle accelerazioni
e alle velocità in gioco con i conseguenti
calcoli rappresentano un passaggio fon-
damentale e delicato nella progettazione
della macchina. Mettiamo a disposizione
dei progettisti gratuitamente il proprio
software MSelect che riesce a elaborare, in
tempi ristretti, grandi quantità di dati e a ri-
tornare dei risultati sicuri e affidabili; in base
alla descrizione dell’applicazione vengono
indicate le motorizzazioni più adatte. Il pro-
cesso molto semplice e veloce contribuisce
a ridurre i tempi e quindi i costi di progetta-
zione e messa in servizio”.
Edi Gherbezza
: “La figura del meccatronico
è essenziale per l’ottimizzazione della pro-
gettazione delle macchine. La separazione
dei ruoli tra elettrico e meccanico sta sfu-
mando per lasciare spazio a progettisti in
grado di individuare la soluzione ottimale
come compromesso tra meccanica ed elet-
tronica. In aiuto a questa figura vengono
i tool software di dimensionamento che
partono dalla definizione cinematica del
moto passando attraverso la valutazione di-
namica fino alla scelta del corretto motore e
azionamento. Ovviamente questi strumenti
possono aiutare il progettista nella scelta dei
componenti, ma l’esperienza e la capacità di
generare idee non possono venire che dal
progettista stesso e dalle conoscenze matu-
rate sia in ambitomeccanico che di controllo
elettrico del moto”.
Luigi Franchini
: “Come fornitore multi tec-
nologico (automazione, tecnica lineare,
sistemi di trasporto) affianchiamo abitual-
mente i clienti nello studio di prototipi, rea-
lizzando quando richiesto anche analisi FEM
o simulazioni dinamiche di sistemi, sia per
l’integrazione di componenti standard che
per la progettazione di soluzioni dedicate
ad applicazioni molto performanti quali ad
esempio nel settore robotica”.
FedericoVarotti
:“La conoscenzameccanica
riveste una parte molto importante all’in-
terno dell’applicazione motion control. Pos-
siamo infatti identificare il controllodel moto
come l’elaborazione originale di quote e dati
meccanici, successivamente rappresen-
tate con grafiche 3D molto
complesse e tradotte infine
in moto meccanico su tre o
più assi, grazie ad attuatori
elettrici”.
Giuseppe Testa
: “Come
detto in precedenza i costi
della meccanica incidono
mediamente del 25% sul
costo complessivo della
macchina. È quindi una
leva molto importante
che, se non considerata
correttamente, soprattutto nel suo valore
prestazionale, ha una forte incidenza sui
risultati di produzione e sulle prestazioni di
macchina in termini di cadenza, precisione,
consumi energetici e affidabilità. L’organo
meccanico può ‘aiutare’ oppure ‘ostacolare’
il funzionamento; di qui la necessità di sce-
gliere il riduttore più idoneo (alte velocità di
ingresso, ridotti giochi angolari, silenziosità e
rendimento).
A valle del riduttore ci sono poi altri organi di
trasmissione del moto: giunti, frizioni, ruote
libere e freni. Anche per questi componenti
abbiamo investito sensibilmente per con-
sentire una catena di trasmissione di qualità
e con alti rendimenti”.
Paride D’Alessandro
: “La conoscenza della
meccanica rimane senza dubbio fondamen-
tale nel mondo del motion control. Un bravo
progettista di motiondeve essere ingradodi
capire cosa il programma che sta scrivendo
va a movimentare e come, deve avere ben
chiare le implicazioni cinematiche, sapere
dove sono i punti critici e come evitare che
questi diventinodei problemi sugli impianti”.
Claudio Giulianetti
:“Per ottenere alte velo-
cità con il massimo del controllo occorrono
competenze su vari aspetti, in particolar
modo sul sistema motion control, oltre che
sull’applicazione, sulla parte meccanica con
il corretto dimensionamento dei motori e
una corretta conoscenza delle cinematiche.
Sia che si tratti di robotica che di movimen-
tazioni su macchine da produzione, occorre
avere una spiccata competenza meccatro-
nica per raggiungere la massima precisione
e velocità.
La Business Unit Motion Control, con la pro-
pria struttura specializzata in meccatronica,
fornisce numerose competenze in questo
ambito da ormai molti anni”.
Roberto Beccalli
: “Il motion
control è ciò che dà ‘vita’
all’intera macchina, per-
mettendogli di muoversi in
modo da eseguire le lavora-
zioni per la quale è stata pro-
gettata e costruita. È quindi
logico che gli investimenti
seguano questa direzione.
L’evoluzione delle macchine
prevede una sempre più
esasperata ‘fusione’tra l’elet-
tronica e la meccanica, dove
le parti meccaniche in movimento sono ge-
stite in modo molto affidabile e flessibile da
servomotori e servoazionamenti pilotati da
motion controller.
Funzioni tipo le camme, precedentemente
eseguite meccanicamente, possono ora es-
sere programmate nei controlli eseguendo
operazioni quali il cambio formato, in modo
immediato ed evitando fermi macchina do-
vuti alla sostituzione delle camme mecca-
niche. È quindi necessario avere delle forti
basi di conoscenza meccanica per poter
eseguire o verificare correttamente il dimen-
sionamentodeimotori considerando tutte le
inerzie e i materiali coinvolti.
Se non vengono considerati tutti i parametri
meccanici in modo attento le performance
dell’interamacchina ne risentono rischiando
di non incontrare le aspettative dell’utente
finale.
Di fatto possiamo dire che la meccanica è il
primo stepda affrontare in fasedi nuovapro-
gettazione, mentre l’elettronica di controllo
ne è la conseguenza. I tecnici del futuro sa-
ranno quindi sia esperti di meccanica che
di controllo elettronico, in grado quindi di
progettare in modo sempre più accurato e
innovativo nuovi macchinari”.
Claudio Giulianetti
di Siemens Italia