Automazione_Oggi_365 - page 28

LUGLIO-AGOSTO 2013
AUTOMAZIONE OGGI 365
28
AO
PANORAMA
F
iore all’occhiello del made in Italy
la moda italiana rappresenta
una delle eccellenze del nostro
Bel Paese. Fin dagli esordi nei
primi anni 50 con i primi pionieri
del pret-à-porter quali Krizia e Missoni, per
arrivare ai grandi stilisti dei giorni nostri,
da Armani a Valentino, la moda italiana
si è imposta in tutto il mondo quale sim-
bolo di creatività, stile ed eleganza. I suoi
prodotti, in cui convergono tecnologia,
ricerca e innovazione, sono esempi inar-
rivabili di qualità e originalità, espressione
di uno stile che rispecchia lo spirito di un
paese storicamente patria del bello e del
senso estetico. Il sistema moda Italia, che
comprende tessile, vestiario, pelle, pellet-
teria, calzature, costituisce una parte molto
importante della nostra economia. Uno
dei suoi punti di forza è la completezza
di una filiera produttiva rappresentata da
imprese presenti in tutte le fasi del ciclo
tessile, operanti su tutto il territorio nazio-
nale, con una concentrazione maggiore in
distretti industriali, come quello di Biella,
Carpi, Castel Goffredo, Como, Prato e Vi-
cenza, caratterizzati da economie esterne
e sinergie inter-aziendali. Essa è completa
non sono solo in termini di processi (dalla
filatura alla tessitura passando per i nobili-
tatori, fino alle fasi del confezionamento, fi-
nissaggio, abbigliamento e biancheria per
la casa) ma anche sotto il profilo delle fibre
lavorate, poiché nel nostro territorio coesi-
stono imprese cotoniere e liniere, seriche,
laniere, così come imprese attive nella la-
vorazione di fibre artificiali e sintetiche.
Lo spettro della crisi
Il settore, a causa delle ripercussioni della
difficile congiuntura economica, sta oggi
soffrendo di un considerevole calo fisiolo-
gico. L’eredità lasciata dalle crisi finanziarie
che hanno interessato i paesi Europei e non
solo, ha inciso profondamente sullo stato di
salute di tutta l’economiamondiale lascian-
dola ancora molto debole. Le imprese della
moda stanno facendo grandi sforzi per cer-
care di restare competitive e di garantire
un futuro al settore. “Lo scenario che si de-
lineerà per il 2013, a livello mondiale, sarà
di una moderata ripresa trainata da paesi
quali gli Stati Uniti, le economie asiatiche e
i paesi Opec, mentre in Europa prevarranno
ancora spinte recessive destinate a essere
superate soltanto dopo la seconda metà
dell’anno”. È questo il quadro descritto da
Gregorio De Felice, chief economist Intesa
San Paolo durante il convegno organizzato
a Milano con Pambianco illustrando la si-
tuazione del sistema moda e lusso nell’at-
tuale scenario economico. La situazione è
quindi ancora molto difficile e le incertezze
non mancano. Le previsioni per il 2013
relative al tasso di crescita del PIL a livello
mondiale vedono una situazione molto si-
mile a quella dello scorso anno registrando
una lieve flessione del tasso di crescita per
gli USA (-1,7) e Giappone (-1,4), una forte
rimonta per i paesi asiatici (6,7), mentre si
prevede una lieve ripresa per paesi dell’eu-
rozona che passano da -0,4 del 2012 a un
+3. Si tratta di un risultato positivo per la
nostra area geografica, che cela però un
andamento a doppia velocità con una do-
manda interna molto debole e un export
che rimane molto favorevole. “Le politiche
fiscali degli ultimi anni hanno inciso nega-
tivamente sulla crescita dei paesi europei
e i provvedimenti correttivi già adottati sul
2013 valgono lo 0,9% del PIL” ha ricordato
ancora Gregorio De Felice. Il quadromacro-
economico delVecchio Continente è quindi
debole e anche gli indici di fiducia dei con-
sumatori sono molto bassi, portando a una
previsione di sostanziale stagnazione della
spesa delle famiglie soprattutto per alcune
aree geografiche. Anche nei consumi si
Il 2012 è stato un anno
molto difficile per il comparto
tessile-abbigliamento. Cala
drasticamente la domanda del
mercato interno. Tiene l’export
verso i paesi extra-UE grazie
soprattutto ai prodotti di
alta gamma
Lamoda ita
vigore dall’
di
Silvia Beraudo
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