Automazione_Oggi_365 - page 36

LUGLIO-AGOSTO 2013
AUTOMAZIONE OGGI 365
36
AO
ATTUALITÀ
di
Lù Corradini
S
econdo quanto presentato da
Giuliano Busetto, presidente Anie
Automazione, il 2012 è stato un
anno difficile per le aziende del
comparto e il 2013 dovrebbe pre-
sentare un andamento analogo, anche se il
mondo dell’automazione industriale, mani-
fatturiera e di processo “mostra appieno la
sua vitalità in termini di
innovazione e tecnolo-
gia, due concetti che le
nostre aziende associano
costantemente e dovero-
samente”. Ha infatti sotto-
lineato Busetto: “I mercati
sui quali lenostre imprese
operano riflettono una
situazione economica e
industriale difficile, una
produzione in continuo
calo non solo rispetto alle
punte del 2008 (-25%),
ma anche significativamente al di sotto del
2005 (-15%ca). L’export, che ha costituito
l’elemento trainante dell’economia negli ul-
timissimi anni, ha visto una forte contrazione
nell’ultimo semestre, in particolare verso i
maturi mercati europei e l’estremo oriente,
mentre più sostenuto è stato l’andamento
nelle Americhe”. Pur in ridimensionamento,
la domanda estera di tecnologie per l’auto-
mazione ha segnato un incremento del 2,8%
(+13,6% l’analoga variazione nel 2011). No-
nostante le forti strategie di diversificazione
geografica portate avanti dalle imprese ita-
liane, l’Unione Europea
rimane il principale mer-
cato di sbocco delle tec-
nologie nazionali e qui
la domanda ha mostrato
una significativa caduta
solo in parte bilanciata
da Medio Oriente e Asia
orientale. Fra i mercati
tradizionali più vitali
sono emersi negli Stati
Uniti, quarto Paese di
destinazione delle tecno-
logie nazionali. La caduta
della domanda interna ha depresso anche le
importazioni di tecnologieper l’automazione
(-5,1% nel 2012), importazioni che manten-
gono una prevalente origine europea (più
del 77% sul totale), con una decisa crescita
della quota relativa ai Paesi europei extra UE.
Nonostante questo contesto difficile le “no-
stre aziende hanno operato con successo,
contribuendo alla tenuta del comparto con
un calo medio del fatturato di circa il 7%,
modesto se confrontato con la situazione al
contorno o con altri mercati affini, per esem-
pio quello delle infrastrutture. Una fase di
assestamento era in ogni caso prevedibile
dopo due anni di forte crescita complessiva
superiore al 30%, anche se manteniamo una
giusta preoccupazione sull’evoluzione del
corrente anno, auspicando una contenuta
ma probabile ripresa nel 2014” ha chiarito
Busetto. Nello specifico, afine2012 l’industria
italiana fornitrice di tecnologie per l’automa-
zioneemisuraha espressounvolumed’affari
complessivo di 3,5 miliardi di euro; nel corso
dell’anno la quasi totalità dei segmenti mer-
ceologici ha sperimentato un andamento di
segno negativo. I cali più accentuati si sono
visti nei segmenti inverter e tecnologie per
il telecontrollo, per effetto della debolezza
degli investimenti nelle reti e per le soffe-
renze emerse nel solare fotovoltaico. Altre
tematiche hanno invece sostenuto la ripresa
del comparto, mostrando comunque i limiti
di unapolitica industriale lacunosa, per esem-
pio in relazione all’energia. Le tecnologie
destinate allo sviluppo dell’efficienza ener-
getica e alle smart grid non rappresentano
ancora un elemento consistente del mercato
a causa dell’estrema difficoltà di accesso alle
risorse finanziare e alla scarsità degli investi-
menti pubblici. È cresciuta invece da parte
dei mercati e degli utenti finali la richiesta
di prodotti industriali personalizzabili e de-
dicati, con la conseguente necessità di linee
di produzione sempre più flessibili, modulari,
efficienti, in grado di sostenere un rapido
time-to-market. “Tutto questo comporta
l’obbligo di mantenere alti gli investimenti in
innovazione tecnologica da parte di tutte le
aziende del settore, per garantire al mercato
e alla sua clientela un’elevata competitività e
produttività” ha concluso Busetto.
Giuliano Busetto, presidente
Anie Automazione
Ilmade in Italyvince
Di fronte a una ripresa che stenta
a venire, le aziende italiane devono insistere su innovazione
tecnologica e risorse umane
Fonte: Anie
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