LUGLIO-AGOSTO 2013
AUTOMAZIONE OGGI 365
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Investire in capitale umano
Se consideriamo i vari comparti dell’automa-
zione possiamo dire, in base ai dati di Anie,
che “per gli azionamenti elettrici il 2012 si è
chiuso con una contenuta flessione rispetto
all’anno precedente, a fronte di previsioni
che a fine 2011 non erano per nulla ottimi-
stiche. Il mercato degli azionamenti e, più in
generale, dell’automazione industriale nel
2012 ha tenuto quindi meglio del previsto
e il leggero calo è da considerarsi piuttosto
normale, visti i livelli record di fatturato rag-
giunti nel 2011” haosservatoPaoloColombo,
presidente del gruppo azionamenti elettrici.
“La previsione, o meglio la speranza, per la
maggior parte degli attori nel nostro mer-
cato è una sostanziale stabilità nel 2013, con
un moderato ottimismo per gli ultimi mesi
dell’anno. Resteranno fondamentali come
mercati di sbocco i settori della meccanica
strumentale, in particolare il packaging e le
macchine utensili, dove la tecnologia italiana
consente di mantenere una posizione di lea-
dership nel mondo”.
A fronte dell’instabilità economica e dell’in-
certezza politica che ancora caratterizzano i
primi mesi del 2013, appare del resto arduo
che si metta mano, nel corso dell’anno, a ri-
forme incisive sul mercato del lavoro o a in-
terventi, come il cuneo fiscale, che possano
ridare fiato alle aziende e permettere loro
di investire in capitale umano. “Crediamo
quindi che in questa fase sarà ancora più
importante per le aziende concentrarsi sul
miglioramento e la formazione continua del
personale e intervenire sui propri modelli
organizzativi, per poter rispondere al meglio
alle esigenze della globalizzazione” ha pro-
seguito Colombo. Con lui concorda Andrea
Bianchi, presidente gruppo componenti e
tecnologie per lamisura e il controllo di Anie:
“Se nel 2013 la domanda interna si è con-
fermata sempre più tenue, il comparto non
è stato certo ‘a guardare’, ma ha proseguito
nella ricerca di nuovi sbocchi commerciali,
realizzando alleanze nella filiera produttiva
e investimenti nei segmenti tecnologici più
promettenti, nel marketing, nella forma-
zione, nella ricerca e sviluppo. E quasi lametà
del campione delle imprese del comparto
elettrotecnico ed elettronico ha dichiarato
di voler investire nel primo semestre 2013
più del corrispondente semestre dell’anno
scorso” ha sottolineato Bianchi. “Alcuni
spunti positivi per il futuro arrivano dalla ca-
pacitàdell’internazionalizzazionedellenostre
imprese e dalla loro capacità di aggiudicarsi
commesse e clienti esteri. Solo operando in
mercati in crescita, come il Sud America o
una parte dell’Asia, si riesce a contrastare la
crisi e, non potendo fronteggiare i costruttori
asiatici con la sola arma del prezzo, si cerca
di far leva sull’aumentodel gap tecnologico”.
L’automazione made in Italy potrebbe dun-
que rapidamente tornare a dare un contri-
buto significativo alla ripresa occupazionale
se solo si investisse in modo più significativo
in capitale umano. In questo contesto le
iniziative formative di Anie si propongono
come un’utile integrazione alle attività di
training interno. L’associazione si sta anche
muovendo per rinnovare la propria attività
di monitoraggio del mercato, per ricalibrare
le rilevazioni sui prodotti a frontedelle recenti
evoluzioni tecnologiche. In particolare, sono
stati costituiti tra la metà del 2012 e l’inizio
del 2013 due nuovi gruppi: meccatronica e
automazione di processo. Resta inoltre alta
l’attenzione di Anie in materia di energy sa-
ving, anche in vista dell’approssimarsi del
2015, data in cui entrerà in vigore la seconda
tranche dei provvedimenti previsti dal Rego-
lamento europeo sull’efficienza energetica.
Prospettive per il futuro
Data la forte contrazione della domanda in-
terna, dove la propensione a investire degli
operatori resta frenata dalla bassa fiducia e
dalla minore disponibilità di risorse, la ‘par-
tita’ della crescita si giocherà nel prossimo fu-
turo per le imprese italiane prevalentemente
sui mercati esteri, soprattutto Stati Uniti ed
economie emergenti. Resta più incerta la ca-
pacità di ripresa dell’Unione Europea: il man-
cato riavvio del ciclo internazionale potrà
avere conseguenze rilevanti sullo sviluppo
dell’industria italiana. Se passiamo all’indivi-
duazione dei segmenti tecnologici che po-
trebbero trainare la ripresa, “sono senz’altro
interessanti le prospettive legate a Industrial
Ethernet in senso lato (bus di campo, in-
frastruttura di rete, security…) e, a livello di
potenzialitànonancora totalmente espresse,
all’e-mobility e alla tecnologia wireless cui, a
dispetto della debole contrattura nel 2012, si
continua ad accreditare uno sviluppo sensi-
bile (oltre il 15%) dell’intero mercato Indu-
strial Networking Infrastructure entro il 2015”
ha commentato Bianchi. “Decisamente di
frontiera, ma con ricadute nel breve termine
ancora difficili da quantificare sono poi i temi
Internet delle Cose e smart city”. Infine, sug-
gerisce Bianchi: “Centrali restano per la spe-
cificità del nostro Paese i tradizionali settori
alimentareedenologico, la cui relativa tenuta
si riverbera su settori a forte contenuto di au-
tomazione come l’imballaggio, l’imbottiglia-
mento e l’etichettatura”.
Sono previsioni di lento miglioramento con
una ripresa però ancora lontana, quelle del
mercato dell’HMI, a sua volta tradizional-
mente legato a quello dei PLC e dei costrut-
tori di macchine (OEM). “Nel 2013 la flessione
è stata inferiore al trend medio degli altri
comparti grazie al software di supervisione,
che ha chiuso l’anno con una timida crescita,
e ai pannelli operatore, trainati dai terminali
grafici touchscreen a colore” ha osservato
Mauro Galano, presidente gruppo HMI-IPC-
Scada. “Risparmio energetico ed efficienza
dellemacchine potrebbero fare da traino alla
ripresa del comparto, in termini di produtti-
vità e qualità della produzione”.
Infine, Roberto Motta, presidente gruppo
PLC-I/O, ha rivelato che “guardando al 2012 il
comparto ha chiuso con una perdita rispetto
all’anno precedente di circa il 6%, generando
un fatturatodi quasi 400milioni di euro. Diffi-
cile fare previsioni sul futuro, anche se, grazie
a un andamento più positivo ipotizzato per
gli scambi globali in ragionedi unamaggiore
vivacità delle economie emergenti nella se-
conda metà dell’anno e al superamento
del così detto ‘fiscal cliff’ negli Stati Uniti, il
comparto potrebbemantenersi su livelli non
troppo distanti dal 2012”. Mentre Antonio
De Bellis, presidente gruppo telecontrollo,
supervisione e automazione delle reti, au-
spica infine un “eventuale sblocco di risorse
pubbliche da destinarsi all’avvio di progetti,
significativi e diffusi, di efficienza energetica
e sostenibilità, per la realizzazione delle in-
frastrutture alla base della smart community,
per innescare una ripresa significativa”. Rien-
trano inquest’area le tematiche relative all’in-
tegrazionedelle fonti rinnovabili, la creazione
di una mobilità di merci e persone sosteni-
bile, l’uso razionale dell’energia, dell’acqua,
del tempo.
Anie Automazione
Fonte: Anie