RIPRESA E RESILIENZA: l’Italia guarda al futuro
È un piano di investimenti ambizioso quello inviato a Bruxelles dal Governo Draghi a fine aprile. Si inserisce all’interno del programma europeo Next Generation EU (NGEU), che prevede per tutti i Paesi uno stanziamento complessivo pari a 750 miliardi di euro, di cui all’Italia, che è fra i maggiori beneficiari, spettano 191,5 miliardi di euro finanziati attraverso lo strumento chiave del NGEU: il Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR).
A questi si aggiungono ulteriori 30,6 miliardi di euro che sono parte di un Fondo complementare, finanziato attraverso lo scostamento pluriennale di bilancio che è stato approvato nel Consiglio dei Ministri del 15 aprile scorso.
Pertanto la somma totale a disposizione arriva a 222,1 miliardi di euro.
Lo strumento, ci le sue 6 missioni, mette in campo risorse finanziarie ingenti finalizzate ad accelerare la ripresa economica, rispondendo in modo, si spera, efficace alla crisi pandemica provocata dal Covid-19. Parallele viaggiano numerose riforme, senza le quali gli investimenti rischiano di non portare frutti nel medio-lungo periodo.
In particolare il Piano ha come principali beneficiari le donne, i giovani e il Sud del Paese ed è articolato in sei missioni:
1. “Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura” ( 49,2 miliardi – di cui 40,7 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 8,5 miliardi dal Fondo): promuovere la trasformazione digitale del Paese, sostenere l’innovazione del sistema produttivo, investire in due settori chiave: turismo e cultura.
2. “Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica” ( 68,6 miliardi – di cui 59,3 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 9,3 miliardi dal Fondo): migliorare la sostenibilità e la resilienza del sistema economico e assicurare una transizione ambientale equa e inclusiva.
3. “Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile” (31,4 miliardi – di cui 25,1 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 6,3 miliardi dal Fondo): sviluppo di un’infrastruttura di trasporto moderna, sostenibile ed estesa a tutte le aree del Paese.
4. “Istruzione e Ricerca” (31,9 miliardi di euro – di cui 30,9 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 1 miliardo dal Fondo): rafforzare il sistema educativo, le competenze digitali STEM, la ricerca e il trasferimento tecnologico.
5. “Inclusione e Coesione” (22,4 miliardi – di cui 19,8 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 2,6 miliardi dal Fondo): facilitare la partecipazione al mercato del lavoro, anche attraverso la formazione, rafforzare le politiche attive del lavoro e favorire l’inclusione sociale.
6. Salute ( 18,5 miliardi, di cui 15,6 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 2,9 miliardi dal Fondo): rafforzare la prevenzione e i servizi sanitari, modernizzare e digitalizzare il sistema sanitario e garantire equità di accesso alle cure.
Forniremo qui continui aggiornamenti sui vari interventi che verranno via via varati dal Governo per mettere in atto i progetti previsti dal Piano.
Fonte foto Pixabay_stux
Indice dei contenuti
-
PNRR, poche le risorse per la cybersicurezza
La Commissione Europea ha incaricato l’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza delle reti e dell’informazione (Enisa), istituita nel 2004 con l’obiettivo generale di garantire un livello elevato di sicurezza delle reti e dei sistemi informativi in ambito...
-
Dagli emendamenti al Dl Sostegni bis nuova linfa per la ripresa
Prendono corpo dopo le riunioni al Ministero dello Sviluppo Economico e in commissione bilancio alla Camera le ipotesi sui possibili emendamenti al decreto Sostegni bis. In primis il rifinanziamento della nuova Sabatini, la legge che incentiva l’acquisto...
-
PNRR: monitoraggio e valutazione dell’impatto macroeconomico delle azioni intraprese
Nel documento ufficiale che descrive il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la quarta e ultima parte è dedicata alla valutazione dell’impatto macroeconomico delle misure e delle componenti cui verrà dato il via con l’accesso ai fondi...
-
Start-up e Pmi innovative, scelta per risparmiare sui capital gain
Dal 1 giugno è ancora più conveniente investire in Start-up innovative e in Pmi innovative grazie a due misure introdotte con il Dl Sostegni bis (Dl 73/21 Art. 14), fermo restando l’autorizzazione della Commissione UE richiesta dal...
-
Quale cyber security con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza?
Grande attenzione per la digitalizzazione del Paese con investimenti per circa 35 miliardi e l’obiettivo dichiarato di imprimere una decisa accelerazione in tema di innovazione sia a livello industriale, sia a livello della Pubblica Amministrazione. Il Piano...
-
Transizione 4.0 e piani di sviluppo industriale, il punto sugli incentivi all’innovazione
Transizione 4.0 è il nome che ha sostituito nel 2020 quello di Industria 4.0, ma non è solo un cambio di etichetta. Sono cambiate infatti le modalità che permettono di usufruire del beneficio fiscale per le imprese...
-
PNRR: con i progetti legati alle smart city risparmi fino a 300 miliardi di dollari entro il 2026
Nel nostro Paese mancano dati su 850.000 km di strade e 21.100 ponti: un paradosso se si pensa che stiamo avviando la transizione verso le ‘smart city avanzate’, ma il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza)...
-
Boom di investimenti in beni strumentali, quasi esaurite le risorse della nuova Sabatini
La nuova Sabatini piace alle PMI italiane tant’è che stando ai dati di maggio sui finanziamenti si sarebbe raggiunta la cifra di 1 miliardo e 335 milioni di euro di prenotazioni. Poco meno di 5 miliardi nei...
-
Trasformazione digitale, l’Italia accelera con lo Spid
Il 2020 certamente passerà alla storia come l’anno della pandemia, ma un altro fattore appare evidente. L’Italia, le imprese, i cittadini, hanno accelerato il passo verso la trasformazione digitale. Qualcuno penserà che è stato merito dello smart...
-
Transizione 4.0, ecco le stime sull’impatto dell’incentivo
Il PNRR inviato a Bruxelles contiene le stime sugli effetti che derivano dal piano di incentivi fiscali Transizione 4.0, finanziato in parte proprio con le risorse del Recovery Fund. Si stima che in totale saranno coinvolte 91...