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SETTEMBRE 2014
FIELDBUS & NETWORKS
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è più ‘costruire e connettere in rete’, ma ‘efficienza e prestazioni’.
Nel mercato sono presenti meno operatori, ma più specializzati, per
cui esercizio, manutenzione e ottimizzazione degli impianti sono
‘core business’ e i clienti sono molto interessati agli strumenti e
ai servizi per la pianificazione, l’ottimizzazione e la gestione degli
asset degli impianti rinnovabili già esistenti”. Le eccellenze ita-
liane, ribadisce
Cicognani
, sono poi richieste all’estero, dove
i nuovi impianti sono trainati da incentivi, ma “i gestori di rete
impongono la predisposizione di servizi di rete quali, per esem-
pio, la gestione delle coordinate di potenza attiva e reattiva, la
simulazione dinamica dell’impianto e della connessione in rete,
l’Electrical Balance of Plant, automazione e monitoraggio remoti,
asset management ecc.”
Con questo concorda
Walter Mandelli,
R&D manager di
EFA Au-
tomazione
: “Vi è una forte richiesta di impianti fotovoltaici dall’e-
stero, rigorosamente controllati e monitorati da remoto. Per quanto
riguarda il mercato interno, invece, riscontriamo un crescente
interesse per applicazioni di monitoraggio e controllo di impianti
esistenti, per lo più installati nel periodo delle agevolazioni fiscali,
finalizzati a fornire degli indicatori sintetici, spesso più di carattere
finanziario che tecnico, sia del rendimento dell’impianto, sia di
eventuali malfunzionamenti, quindi della necessità di interventi di
manutenzione. Dato poi che i destinatari di queste informazioni, per
lo più i finanziatori dei progetti, non gestiscono gli impianti, queste
applicazioni sempre più si abbinano a pacchetti di ‘gestione e ma-
nutenzione’ chiavi in mano. Inoltre, oltre al fotovoltaico e all’eolico
stiamo registrando un discreto sviluppo della produzione di energia
da biogas”.
Gianluca Bertolino,
global business account, Solar Business di
Schneider Electric
, riconosce che il mercato italiano si sta in
questo momento concentrando sulla manutenzione degli impianti
installati negli anni del ‘boom’: “Questo però non è sufficiente per
la sopravvivenza di tutte le aziende che si sono strutturate per la-
vorare nel fotovoltaico. Di fatto, chi sta provando a crescere si sta
rivolgendo ai mercati emergenti, in cui il consumo di energia è de-
stinato ad aumentare e dove si può progettare una crescita basata
su energie pulite. Penso che questa tendenza si confermerà anche
nei prossimi anni e in quest’ottica sarà importante garantire alle
aziende italiane il necessario supporto ‘in loco’, a livello globale”.
Fra i settori potenzialmente interessanti
Paolo Laganà,
R&D ma-
nager di
Inlon Engineering
, menziona il biotermico, anche se egli
sottolinea come “occupandoci di sistemi di supervisione e moni-
toraggio, non siamo stati molto colpiti dal crollo del fotovoltaico,
in quanto continuiamo ad avere frequenti richieste di supporto da
parte degli utenti dei sistemi già in essere; d’altra parte, in numeri
assoluti il solare rimane il settore più importante tra le alternative”.
Infine, “sospettando da subito che il fotovoltaico fosse una ‘bolla
economica’, Lenze non ha fatto investimenti specifici di prodotto
per questo ambito” commenta
Giuseppe Testa,
sales director di
Lenze Italia
“favorendo invece l’applicazione dei propri drive in
impianti idroelettrici ed eolici. Particolare attenzione è stata de-
dicata all’identificazione di sistemi di filtro atti a garantire basse
armoniche in rete, i cosiddetti Thdi, per evitare situazioni di ‘inqui-
namento elettrico’. Nel mondo dei generatori idroelettrici, infine,
trovano naturale collocazione i riduttori ad alta efficienza e i nuovi
motori asincroni/sincroni”.
Monitorare per migliorare…
Al di là degli investimenti in sistemi per la produzione dell’energia,
è considerato cruciale contenere i costi e rendere più efficienti i siti
esistenti. Ottimizzare la gestione della misura e controllare a di-
stanza i sistemi riducendo tempi e
costi di intervento costituisce dun-
que una delle sfide che i gestori si
pongono.
Come si evolve la domanda di
sistemi e servizi da parte degli
utenti finali?
“Prima di tutto gli utenti vedono
grandi potenzialità nella possibi-
lità, oltre che di misurare, di intera-
gire con i sistemi in modo semplice
e di automatizzare i processi per
gestire al meglio l’utilizzo dell’ener-
gia” afferma
Giancarlo Bonacini
general manager di
Electrex
(marchio di Akse). “Sono molto richieste le funzioni di accensione/
spegnimento, invio di notifiche e gestione di automazioni basate su
calendari, al verificarsi di eventi e su valori rilevati dagli strumenti
di misura. Un altro aspetto che diventerà sempre più importante è
legato alla qualità dell’energia, in modo da identificare le possi-
bili cause di malfunzionamenti (interruzioni, distorsione armonica
ecc.)”.
Laganà
nota un maggiore interesse per la possibilità di intervenire
da remoto non solo e non tanto per risolvere velocemente i guasti,
ma soprattutto per abbassare i costi di intervento. “Si comincia inol-
tre a dare maggiore importanza alla possibilità di prevenire i guasti,
pur scontrandosi a volte con logiche di budget avverse: spesso è
più facile far accettare uno ‘sforamento’ di budget per riparare un
guasto piuttosto che per prevenirlo...”.
Anche secondo
Bertolino
il contenimento dei costi è la priorità del
momento e ha forte impatto sulle applicazioni di monitoraggio e te-
lecontrollo, alle quali viene chiesto di permettere una manutenzione
predittiva, tale da anticipare le pos-
sibili avarie, identificate tramite la
rilevazione della degradazione di
parametri specifici di funziona-
mento, e volta a riportare un’en-
tità nello stato in cui essa possa
eseguire nuovamente la funzione
richiesta: “In questo modo, si tiene
sotto controllo l’usura dei compo-
nenti dell’impianto riducendo gli
interventi in loco e contenendo
quindi i costi”.
Vittorio Agostinelli,
product ma-
nager Factory Automation di
Pana-
sonic Electric Works Italia
nota
come il ciclo di vita di una macchina, specialmente in tempi di crisi,
assuma un ruolo cruciale nei bilanci aziendali: “Ecco perciò che con-
cetti come manutenzione, prevenzione guasti, telecontrollo, teleas-
sistenza ecc. vanno considerati e analizzati fin dalla progettazione
della macchina. Qualora si decida di adottare una manutenzione
predittiva è necessario introdurre sulla macchina, se possibile già
in fase di progettazione, le tecnologie adatte. È opportuno preve-
dere dei sistemi di acquisizione dello stato di funzionamento della
macchina stessa e delle condizioni di lavoro in cui opera, che con-
sentano di scambiare i dati con il PLC tramite bus standard, meglio
ancora se si utilizzano dei moduli che permettono di monitorare,
diagnosticare e configurare i dispositivi da remoto. Il sistema di
elaborazione dei dati (PLC) deve essere in grado di analizzare le ore
di lavoro e il numero di cicli effettuati da ogni attuatore e compo-
nente elettromeccanico; tutte le operazioni e i dati di funzionamento
Luca Cicognani di ABB
Giancarlo Bonacini
di Electrex
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