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SETTEMBRE 2014
FIELDBUS & NETWORKS
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grid e smart city”. Con lui concorda
Bertolino
: “L’utilizzo del cloud
è sempre più diffuso e orienterà il futuro nell’evoluzione dell’offerta,
perché il cloud è un elemento importante per le smart grid e per le
implementazioni di soluzioni smart city a cui è destinata l’energia
prodotta. Schneider Electric offre già soluzioni di monitoraggio che
si appoggiano su un servizio cloud gestito su di un portale dedicato;
la richiesta del mercato volge verso l’‘assicurazione’ della disponi-
bilità del funzionamento dell’impianto e la sicurezza dell’accesso ai
dati in qualsiasi momento e su qualsiasi device”. Un altro esempio
ci viene offerto da
Agostinelli
: “Il sito web di Panasonic ospita uno
spazio dedicato alle soluzioni per l’efficienza energetica in cui si evi-
denziano le diverse tecnologie e strumenti per il monitoraggio dei
consumi dell’energia elettrica. È inoltre disponibile una demo-live
interattiva
stituita da un contatore
di energia KW9 collegato in rete mediante il modulo FPWebServer
e FPWebExpansion, con cui si rilevano i consumi di una stampante.
I parametri elettrici ed energetici sono monitorati e visualizzati gra-
ficamente mediante pagine html o tool dedicati e archiviati su file
csv. Le misure sono inoltre trasmesse da FPWebServer mediante
specifici comandi (http client) a un cloud server e visualizzati in
tempo reale in forma grafica”.
“Electrex ha messo a punto una soluzione di facile utilizzo basata
sul cloud che consente di consultare misure istantanee e storiche
in forma grafica, tramite widget, o numerica” interviene
Bonacini
.
“Gli utenti possono impiegare qualsiasi apparato (smartphone, ta-
blet, PC) per consultare qualsiasi misura energetica e ambientale
(temperature, umidità, irraggiamento ecc.). All’occorrenza è possi-
bile realizzare pagine web custom a fronte di esigenze particolari”.
Osserva
Cicognani
: “Il cloud computing comincia a essere diffuso
per il monitoraggio degli impianti e dei servizi associati, anche per-
ché, con l’avvento di ‘smart city’/‘smart grid’, non è più sufficiente
monitorare ma occorre anche poter gestire in maniera sicura ed
efficiente, con possibilità di controllo e comando, impianti e cari-
chi anche di piccole dimensioni e molto distribuiti. Occorre perciò
passare dal concetto di impianto ‘tout court’ a quello di ‘virtual
power plant’, intendendo con esso l’aggregazione di piccoli sistemi
di produzione da fonti rinnovabili, in grado di offrire sul mercato la
somma delle capacità dei singoli elementi. Sarà importante offrire,
per esempio, servizi di aumento/diminuzione della potenza attiva/
reattiva immessa in rete ed eseguire il comando ricevuto ‘dispac-
ciandolo’ tra i vari impianti disponibili”.
Conclude quindi
Laganà
: “Si tratta di tecnologie molto diffuse tra
i gestori di caratura nazionale, ma anche qualche ‘piccolo’, dotato
delle necessarie competenze, le sta sviluppando. Sono applicazioni
poco economiche nel caso di soluzioni dedicate ma, direi, ‘inevita-
bili’ per sistemi più complessi nell’ottica smart grid e smart city”.
Dove finisce l’energia
Per concludere, il mondo dell’energia vive di pianificazioni a lungo
termine, per cui è doveroso dare uno sguardo a quelli che saranno
gli investimenti futuri e le politiche energetiche strategiche a li-
vello globale. “Per quanto concerne l’efficienza e la riduzione dei
consumi, sicuramente i trasporti e il residenziale sono i settori sui
quali le possibilità di intervento sono molto importanti” afferma
Testa
. “Non bisogna però dimenticare che circa metà dell’energia
prodotta nelle nazioni industrializzate è consumata dall’industria;
la gran parte di questa energia è utilizzata per applicazioni di movi-
mentazione di organi meccanici e la grande maggioranza di queste
applicazioni è realizzata mediante motori asincroni trifase. Motori
e relativi azionamenti rappresentano un’importante leva di energy
saving. A partire dal 16 giugno 2011 i motori devono avere come
minimo un livello di efficienza IE2; dal 1° gennaio 2015 i motori con
una potenza compresa nel range 7,5-375 kW devono avere come mi-
nimo il livello di efficienza IE3 oppure il livello di efficienza IE2, ma
devono essere muniti di variatore di frequenza. L’ultimo step della
Direttiva UE 2005/32/CE prescrive che dal 1° gennaio 2017 tutti i
motori nel range 0,75-375 kW debbano avere come minimo il livello
di efficienza IE3 oppure il livello di efficienza IE2, sempre muniti di
variatore di frequenza”. Occorrerà tenere presenti queste linee di
sviluppo, dunque, per pianificare le prossime produzioni. Per quanto
concerne poi l’economia aziendale, “l’energy manager non dovrà
più essere visto come un ‘ministro senza portafoglio’. L’esperienza
insegna che un’accurata politica di energy management consente
una riduzione dei costi nella gestione di un impianto che varia nel
range 12-18%. La corretta scelta di una rete di comunicazione è
assolutamente essenziale: il supporto Ethernet è di gran lunga pre-
feribile sia per la rapidità della trasmissione dati, sia per la facile
integrazione nei sistemi esistenti di data collecting”.
Per quanto concerne invece l’andamento del mercato, in partico-
lare quello solare, Pritil Gunjan, analista di Frost & Sullivan, nota
nel suo studio che: “Il mercato globale dell’energia solare sta be-
neficiando di vari schemi di incentivi nella forma di certificati di
energia verde scambiabili, feed-in tariff, sussidi e sgravi fiscali per
l’utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione di energia. Tuttavia,
questi schemi di incentivi continuano a essere molto eterogenei,
facendo variare il tasso di diffusione dei sistemi solari fotovoltaici in
base alle politiche locali e regionali”. Inoltre, il mercato fotovoltaico
è stato frenato dall’elevato costo di installazione e manutenzione
dei sistemi e dalla disponibilità di tecnologie meno costose per il
rinnovabile, per esempio l’eolico e la bioenergia: le banche stesse
preferiscono finanziare progetti relativi a tecnologie alternative più
collaudate. “Elaborare normative severe per l’energia pulita e offrire
sussidi adeguati al settore delle rinnovabili sarà in futuro essen-
ziale” osserva in conclusione Gunjan. “Ugualmente importante sarà
la chiarezza nelle linee guida relative agli incentivi, in modo che gli
sviluppatori dei progetti, gli investitori e i clienti possano prendere
decisioni di finanziamento adeguate”
(*) Comitato Tecnico FN e AO
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