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SETTEMBRE 2014
FIELDBUS & NETWORKS
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per ridurre la perdita sarà diminuire il livello della pressione, facendo
tuttavia attenzione a mantenere la pressione minima necessaria per
garantire l’acqua a tutte le utenze. “Il nostro progetto consisteva pro-
prio in questo: stabilire un livello ottimale di pressione all’interno della
rete di distribuzione, in modo che tutti gli utenti potessero beneficiare
dell’acqua nelle loro abitazioni. Mante-
nendo la pressione al livello minimo suffi-
ciente è possibile contenere il volume delle
perdite e consentire al gestore di ottenere
un risultato soddisfacente rispettando il
budget”. Dopo aver eseguito una serie di
test in laboratorio, il progetto è stato te-
stato ‘sul campo’ implementandolo per
qualche ora in un quartiere di Benevento. “I
privati cittadini non erano a conoscenza del
test” spiega Fontana “altrimenti sarebbero
potuti rimanere influenzati nell’esprimere
un giudizio sulla qualità del servizio di ero-
gazione dell’acqua. Nelle ore del test nes-
suno si è lamentato di un calo di pressione
dell’acqua dai rubinetti, il che non ci ha
sorpreso, ovviamente, poiché la pressione
era sotto controllo, quindi possiamo dire che il test è effettivamente
riuscito”. Gesesa, la società responsabile della gestione dell’acqua,
partecipata in parte dal Comune di Benevento, è rimasta anch’essa
soddisfatta dall’esito del test, tanto che implementerà l’applicazione
per l’approvvigionamento di acqua a un intero quartiere cittadino. Non
solo: l’Università del Sannio sta collaborando con l’Università degli
Studi di Napoli Federico II per lo sviluppo di un’applicazione che per-
metterà di recuperare energia elettrica dall’acqua. “Per abbattere la
pressione occorre dissipare l’energia in eccesso installando una val-
vola. Questa energia però si può recuperare semplicemente installando
una turbina” sottolinea ancora Fontana. “Anche se parliamo di pochi
kW, il costo di installazione è davvero modesto, rendendo conveniente
l’operazione soprattutto in quelle aree difficoltose da raggiungere e
permettendo l’autosufficienza della strumentazione”.
Controllare le perdite idriche con eWon
Protagonista assoluto del progetto è stato il router eWon 2005CD,
potenziato in combinazione con eFive. “C’era la necessità di far co-
municare il PLC con il nodo sfavorito, dove si trovava il misuratore di
pressione” illustra Buonopane. “Inizialmente si era pensato di stabilire
la comunicazione punto-punto tramite rete wifi, ma la connessione non
risultava stabile, poiché i punti erano troppo lontani. Per questo mo-
tivo abbiamo cercato delle alternative GSM/Gprs e il router eWon ci è
sembrato una scelta interessante”.
Nel punto di alimentazione del distretto erano presenti una valvola di
riduzione della pressione, due misuratori di pressione, un misuratore
di portata e un PLC, mentre nel nodo di controllo, ovvero il nodo idrau-
licamente più sfavorito, sono stati installati un modulo Point I/O e un
misuratore di pressione. Ogni impianto remoto era munito di modem
telefonico per la trasmissione dei dati, l’invio dei comandi tramite tec-
nologia GSM/Gprs e la ricezione dei dati stessi in formato digitale. La
comunicazione tra impianto remoto e centro di supervisione avviene
quindi via GSM (sms) o Gprs; questo ha il vantaggio di offrire un servi-
zio sempre garantito pur con limitazioni sulla banda disponibile.
I dispositivi eWon permettono l’interazione con gli impianti remoti at-
traverso un tunnel di comunicazione sicuro a banda larga senza bisogno
di modificare l’infrastruttura e le impostazioni di sicurezza esistenti; in-
staurano la comunicazione tramite connessione alla rete Ethernet LAN
o collegando il dispositivo attraverso rete mobile. Garantiscono inoltre
la compatibilità con un’ampia serie di PLC con collegamento Ethernet
o seriale, sfruttando i protocolli di comunicazione utilizzati nell’auto-
mazione: Profibus/MPI, IsoTCP, Modbus RTU/TCP, DF1, Ethernet/IP. Il
router eWon ha permesso di far puntare il nodo slave del misuratore di
pressione al nodo master dove era installato il PLC; successivamente,
la combinazione con eFive 25, la solu-
zione per la gestione remota centralizzata
aperta e integrata compatibile con Scada
e PLC di eWon, ha permesso di realizzare
un’architettura completa di telecontrollo
in realtime. Infine, grazie alla memoria di
eWon, oltre a monitorare le applicazioni
da remoto, è possibile effettuare modi-
fiche o correzioni direttamente online.
Inoltre, eWON gestisce il ciclo completo
di notifica di allarme dal momento in cui
si verifica l’emergenza, eventualmente fa-
cendo scattare azioni multiple per ciascun
allarme, via sms o email di avviso.
Flessibilità, robustezza
e affidabilità
Il supporto tecnico fornito da EFA Automazione, che commercializza i
prodotti eWon in esclusiva per il territorio italiano, è stato molto ap-
prezzato da coloro che hanno preso parte al progetto. “Walter Man-
delli di EFA si è rivelato una fonte di informazioni davvero preziosa:
oltre a spiegarci il funzionamento e le potenzialità del prodotto, ci ha
fatto capire che con eWon si potevano realizzare applicazioni com-
plesse” precisa Buonopane. Il prodotto ha soddisfatto le aspettative
e nell’applicazione che le università di Benevento e Napoli stanno re-
alizzando congiuntamente verrà utilizzato Flexy, il router M2M modu-
lare componibile di eWON che, in virtù della sua flessibilità, supporta
progetti più evoluti.
La configurazione di eWon non ha rappresentato un problema per i pro-
gettisti, anzi: uno dei punti di forza del prodotto è proprio la semplicità
dell’interfaccia e la rapidità di implementazione, che consentono di
arrivare in breve tempo alla messa in opera anche a chi non è un utente
esperto. Conclude Buonopane: “Sicuramente eWon si è rivelato uno
strumento potente e ci permetterà di migliorare la gestione dell’acqua
nella nostra città”.
EFA Automazione -
I router eWon sono i veri protagonisti del progetto
I prodotti eWon permettono di implementare un controllo realtime
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