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FEBBRAIO 2012
FIELDBUS & NETWORKS
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sigenza di disporre di un unico sistema di telecontrollo
‘smart’ centralizzato, un’unica postazione di supervi-
sione per il monitoraggio e controllo a distanza di tutti
i siti gestiti, pur mantenendo il funzionamento di ogni
sito indipendente e autonomo, grazie all’utilizzo di ap-
posite RTU a logica decentralizzata. Schneider fornisce
soluzioni scalabili in funzione della dimensione dell’im-
pianto, in modo tale da garantire il migliore connubio
tra soluzione tecnica e proposta economica. Il sistema
supporta diversi canali di comunicazione: Pstn, GSM/
Gprs, Ethernet, radio, seriale, con possibilità di canali
ridondati, al fine di garantire un’elevata efficienza del
servizio. Parlando invece di iniziative realizzate in Italia,
Schneider Electric ha aderito al progetto smart city lan-
ciato dal sindaco di Torino in settembre”.
Moresco:
“Siemens sta sperimentando soluzioni per
accumulare energia attiva e compensare quella reat-
tiva prodotta durante le varie fasi della giornata dai
processi produttivi, al fine di re-immetterla in rete nei
momenti di massima richiesta. Le soluzioni di Siemens
permetteranno inoltre di controllare la tensione, riav-
viare generatori in caso di black-out, mitigare le fluttuazioni prodotte
dalle energie rinnovabili e stabilizzare la rete, dando alla stessa una
riserva da impiegare in caso di bisogno. Del resto, il distributore sarà
sempre più chiamato a svolgere funzioni di ‘dispaccio’ per un migliore
rendimento complessivo del sistema elettrico e queste funzioni richie-
deranno la possibilità di modulare l’energia immessa in rete, utilizzando
strutture d’immagazzinamento che siano altresì in grado di assorbire le
fluttuazioni della generazione da fonti rinnovabili”.
Laganà:
“Oltre a diversi ‘trial’ e progetti di BMS, soprattutto per ca-
tene di supermercati, Inlon Engineering ha portato avanti un’esperienza
molto interessante legata a una struttura estesa (tre capannoni) per
la logistica. In questo caso, dopo aver proceduto all’audit energetico,
fino alla valutazione dell’impatto dell’automazione sui consumi, Inlon
ha monitorato costantemente il grado di assorbimento dell’energia,
confrontando i dati con lo storico e quelli di temperatura e luminosità
ambiente/esterno. E qui, onestamente, sarebbe più opportuno parlare
di efficienza che di risparmio”.
Integrare le competenze
Pinceti:
L’idea di smart grid, a tutti i livelli, prevede una profonda
integrazione tra power (sistema elettrico) e ICT (informatica e teleco-
municazioni). Questo comporta un lavoro congiunto tra tecnici elettrici
e informatici, mondi tradizionalmente poco permeabili tra loro. Come
state affrontando questo problema di integrazione delle competenze?
Moresco:
“Prima di tutto investendo in risorse umane attraverso l’in-
tegrazione di competenze elettriche, informatiche, di comunicazione, di
billing e di relazione con i clienti. Per lavorare al futuro delle reti è fonda-
mentale dotarsi di persone capaci di operare su più fronti, dalla preven-
dita al service. Dal nostro osservatorio, vediamo emergere un soggetto
nuovo nel panorama economico, il ‘prosumer’, che svolge la funzione
sia di produttore, sia di consumatore. E proprio il nuovo rapporto tra
produzione e consumo sarà fra i principali mutamenti che caratterizze-
ranno in futuro la generazione e la distribuzione di energia. Nel corso
degli ultimi anni abbiamo attivato diversi progetti pilota
per lo sviluppo di soluzioni innovative di comunicazione,
in grado di rendere visibili in modo permanente (always
on) gli elementi di controllo installati sui nodi della rete
di distribuzione di MT dei principali DSO italiani. A que-
sto abbiamo affiancato attività legate all’ottimizzazione
dei processi di comunicazione e di gestione degli utenti,
divenuti parte attiva dell’intera catena dell’energia”.
Laganà:
“È un problema che sta a monte, quando si
‘spostano’ servizi e soluzioni tradizionali, non ultimi
quelli di sicurezza, in un ambiente informatico. Anche
il ‘fantastico’ mondo del clouding si scontra con questa
problematica di fondo, legata alla necessità di creare
nuove figure professionali, che devono integrare com-
petenze forse non naturalmente integrabili. Da tempo
abbiamo coltivato all’interno di Inlon competenze varie-
gate e ‘distanti’; semmai è un problema che viviamo in
fase di proposta ai clienti, spesso poco aperti alle tec-
nologie più innovative. La soluzione non può che essere
in una formazione orientata alle tecnologie ICT, fin dalle
scuole professionali”.
Arneri Borghese:
“Questo tipo di integrazione è alla base della filo-
sofia di ricerca e sviluppo di Paradox Engineering, che studia le proprie
soluzioni in continua collaborazione con l’università svizzera Supsi. Per
citare un esempio, abbiamo progettato e introdotto sul mercato solu-
zioni per smart grid e smart city basate su standard Ietf aperti e sul
protocollo 6LoWpan, già pronto per la Internet of Things.
Grazie a questo protocollo, tutto ciò che è potenzialmente in grado
di generare dati e informazioni può essere associato a un indirizzo IP.
Combinando Internet e wireless possiamo localizzare i dispositivi e
comunicare con sensori o attuatori tramite reti wireless full-mesh che
integrano tecnologie ibride, anche il satellite. Le sinergie tra energia e
informatica sono quindi molto promettenti, a condizione di progettare
soluzioni basate su standard aperti, che garantiscano l’interoperabilità”.
Mangiò:
“Già da alcuni anni Schneider Electric ha definito l’ambiente
strategico Intelligent Energy (IE), che nasce proprio dalla convergenza
fra sistemi di gestione dell’energia (Energy Management) e Information
Technology. Con l’acquisizione di APC (American Power Conversion),
esperta in soluzioni per data center, power logic, sistemi di misurazione,
e Telvent, poi, il Gruppo Schneider si è dotato delle competenze ne-
cessarie a realizzare soluzioni integrate, che portino alle future città
intelligenti il meglio dei vari ambiti”.
De Bellis:
“Con l’acquisizione di Ventyx, ABB ha incorporato OT-Opera-
tional Technology e IT-Information Technology. Così, oggi può affacciarsi
a questi due ambiti vantando un’esperienza consolidata e un portafoglio
di soluzioni ad hoc. Ventyx, in particolare, fornisce soluzioni software
alle imprese che operano in campo energetico, con soluzioni di gestione
degli asset e delle squadre d’intervento, trading e risk management,
gestione operativa e diagnostica, di pianificazione e previsione del fab-
bisogno elettrico, anche da fonti rinnovabili.
Anche sulla componente ‘communication’ ABB non è scoperta: da anni
incorpora un’unità con competenze e tecnologie dedicate alla realizza-
zione di infrastrutture di telecomunicazioni per le utility”.
Dario Mangiò
Paolo Laganà
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