GENNAIO-FEBBRAIO 2015
AUTOMAZIONE OGGI 378
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organizzazioni nella gestione del volume
delle informazioni in crescita, soddisfa-
cendo al tempo stesso aumento della
produttività, riduzione dei costi, sicurezza
e flessibilità”.
Randieri
: “Le sfide che si affrontano
con i Big Data sono varie, ma forse la
più importante è la
comprensione del
significato che essi
possono assumere
per le aziende. Essi
consentono una vi-
sione illimitata di ciò
che potrebbe essere
il futuro. L’adozione
a livello aziendale
esige che la soluzione
dei Big Data possa
adeguarsi senza pro-
blemi alla struttura
IT già esistente. I dati
macchina ottenuti
costituiscono la più recente e copiosa
fonte di informazione. Per ottenere i
vantaggi della Internet of Things sono
essenziali un’estrema scalabilità, una ge-
stione degli eventi in tempo reale e un
abbassamento del time-to-vision. L’u-
tilizzo e l’analisi dei Big Data consente
alle aziende di creare e applicare modelli
predittivi per raggiungere rapidamente
gli obiettivi di performance aziendali
prefissati. Concretamente, nel caso del
mercato dell’automazione, si potrebbe
immaginare un mondo in cui i sistemi
intelligenti, Internet of Things, sensori e
robotica si combinino per automatizzare
le grandi aree di produzione, davvero lo
‘smart manufacturing’. Realizzare tutte
le potenzialità della produzione con l’u-
tilizzo dei Big Data è, al momento, qual-
cosa di davvero avveniristico. Dipendere
dai Big Data potrebbe rappresentare la
quarta rivoluzione industriale”.
Albizzati
: “L’analisi dei Big Data comincia
a dimostrare il suo valore per il business
in diversi ambiti, soprattutto TLC, servizi
finanziari, retail e produzione industriale
discreta. Le caratteristiche proprie dei Big
Data, volume delle informazioni, velocità
di generazione dei dati e varietà delle ti-
pologie di dati, costituiscono una grande
sfida tecnologica, ovviamente una grande
opportunità considerando il valore dei ri-
sultati di una continua analisi del flusso
di informazioni provenienti dalla produ-
zione. Gli advanced analytics permettono
un nuovo livello di profondità e velocità
nel monitoraggio della produzione e per-
mettono di essere estremamente reattivi
ed efficaci nei processi di ottimizzazione
e nella risposta alle esigenze dei clienti”.
Ligresti
: “Big Data è la logica conse-
guenza della digi-
talizzazione che,
grazie a tecnologie
sempre più potenti
e miniaturizzate, sta
coinvolgendo ogni
settore della nostra
vita. A brevissimo
ogni oggetto, fermo
o in movimento, sarà
collegato alla rete e
registrerà informa-
zioni. Questo Internet
of Things creerà uno
‘tsunami di dati’ la
cui portata è difficile
immaginare oggi. L’opportunità nella
correlazione intelligente di questi dati è
immensa. Le sfide, a mio avviso, stanno in
una gestione efficiente di questa quantità
enorme di dati di tipologia differente, che
richiede tecnologie ad alte prestazioni
ma a bassi costi visti i volumi, e in un’ef-
fettiva correlazione degli stessi. È qui che
gli Advanced Analytics devono riuscire a
dare valore e intelligenza a tutte queste
informazioni. Un’occasione per noi di
Dell che, grazie a soluzioni di gestione
dati moderne e scalabili consentiamo di
affrontare questo tsunami con efficienza”.
AO: La stampa 3D è una nuova fron-
tiera dell’ICT che impatta direttamente
sulla produzione. Che futuro vede per
questa tecnologia?
Randieri
: “Le potenzialità delle nuove
tecnologie basate sulla stampa 3D sono
sempre più al centro dell’attenzione di
produttori e consumatori accompagnate
da previsioni di molti venture capitalist e
di società di ricerche. Si è provato a sti-
mare, anche in termini economici, quale
sarà il futuro della stampa 3D. Canalys, per
esempio, prevede che il mercato globale
della stampa 3D crescerà da 2,5 miliardi
di dollari nel 2013 a 16,2 miliardi entro il
2018. È chiaramente troppo presto per
sostenere che la manifattura additiva
avrà la forza per sostituire i tradizionali
processi produttivi. Sicuramente esistono
vantaggi per grandi e piccole aziende:
macchinari meno costosi, sostegno alla
competitività di aziende artigiane iper-
specializzate, condivisione di processi di
design (crowd-design) e di ricerca di ser-
vizi (crowd-sourcing), allargamento della
competizione anche alle piccole aziende,
diffusione di un modello di lavorazione
e commerciale digitale (si vendono file
di lavorazione). Sono convinto che la
stampa 3D avrà un notevole impatto
sull’accorciamento delle supply-chain.
Stampare in tre dimensioni i dati conte-
nuti in un file di progettazione ha implica-
zioni importanti sulle logiche degli attuali
sistemi di gestione logistica. È ipotizzabile
che le grandi fabbriche possano essere
sostituite da laboratori eco-sostenibili
per la produzione di serie limitate e perso-
nalizzate di piccoli manufatti. La stampa
3D permette inoltre l’utilizzo di materiali
innovativi e geometrie produttive molto
complesse non riproducibili con lo stesso
livello di precisione in un processo di as-
semblaggio”.
Massari:
“Visto il tasso di crescita in ve-
loce ascesa, gli osservatori di questo
mercato sono tutti concordi nel ritenere
che la stampa 3D cambierà il mondo, così
come è avvenuto prima con PC e cellu-
lari. Questo non avverrà nell’immediato,
ma sicuramente è una tecnologia che
affascina (basta osservare la produzione
di un oggetto) e che cambierà non solo
l’industria, ma anche la nostra vita quo-
tidiana quando i prezzi diverranno più
accessibili”.
Ligresti
: “Secondo i dati Gartner le spe-
dizioni mondiali di stampanti 3D supere-
ranno le 217.000 unità nel 2015, contro
le 108.000 del 2014: cresceranno più del
doppio ogni anno tra il 2015 e il 2018,
anno in cui si prevede che le spedizioni in
tutto il mondo raggiungeranno gli oltre
2,3 milioni di unità.
Sul fronte ‘enterprise’ i driver di mer-
cato primari sono le grandi opportunità
che arrivano dalla possibilità di usare la
stampa 3D per la prototipazione e la pro-
duzione, sommando alla riduzione dei
costi di stampa anche migliore qualità e
una più ampia gamma di materiali utiliz-
zabili. L’adozione in un numero di settori
merceologici sempre più ampio, penso al
biomedico, all’education ecc., sta dimo-
strando come la stampa 3D sia un modo
efficace e conveniente per ridurre i costi
Cristian Randieri, Ph.D.,
president e CEO di Intellisystem
Technologies