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GENNAIO-FEBBRAIO 2015

AUTOMAZIONE OGGI 378

31

Il nostro Paese ha realiz-

zato il boom del dopo-

guerra basandosi sulla

lotta all’analfabetismo.

Un segno di sviluppo di

quei tempi fu la trasmis-

sione televisiva “Non è

mai troppo tardi” con il

Maestro Manzi. Oggi noi

abbiamo bisogno del

‘Maestro Manzi digitale’,

per far capire a quella

buona metà del Paese

che ‘non è mai troppo

tardi’ per digitalizzarsi.

Investire nella cultura

digitale (e in parallelo

nella digitalizzazione dei

servizi della PA) signifi-

cherebbe non soltanto

rivitalizzare un mercato,

ma anche contribuire

all’emancipazione (digi-

tale) del Paese.

Abbiamo voluto coinvol-

gere primari attori del

mercato ICT ponendo

loro qualche domanda

che toccasse un po’ tutti

gli aspetti più attuali e

prospettici del mercato. A loro la parola,

con la certezza che anche loro sono con-

vinti che “Non è mai troppo tardi”…

Automazione Oggi: L’accordo IBM-Ap-

ple sembra rivoluzionare il mondo del

‘mobile’ dedicato all’industria. Come

vede l’evoluzione del manifatturiero

verso il mondo iOS? La collaborazione

tra questi due ‘giganti’ rappresenta un

pericolo o un’opportunità?

Filippo Ligresti

, country manager di Dell

Italia (

www.dell.it

): “Mi pare prematuro

esprimere dei giudizi su quello che per ora

è solo un annuncio di alleanza: vedremo.

Credo che l’evoluzione delle ‘mobile app’

nel mondo professionale sia ancora in

fase embrionale e che la vera opportu-

nità in termini di guadagno significativo

di produttività in azienda, si realizzi con

l’integrazione delle app nei sistemi azien-

dali. In questo senso, IBM può fornire un

contributo ma non è certo l’unica. In ogni

caso, per noi rappresenta un’opportunità:

la ‘mobilizzazione’ delle applicazioni ha in

genere immediate conseguenze sul data

center, dove la crescita dei dati da proces-

sare e gestire richiede un’infrastruttura

sempre più flessibile, scalabile ed effi-

ciente. Esattamente quello che noi di Dell

oggi facciamo particolarmente bene”.

Edoardo Albizzati

, country manager di

Exclusive Networks Italy

( www.exclusive-

networks.it

): “Si tratta di una svolta che

avrà sicuramente

un forte impatto sul

business. È evidente

che il ruolo dei device

mobili e delle appli-

cazioni che li colle-

gheranno ai sistemi

informativi aziendali

si appresta a dive-

nire chiave e inve-

stirà ogni aspetto dei

processi di business

aziendali. Quella tra

IBM e Apple è un’alle-

anza tra aziende che

portano, ciascuno nel

proprio campo speci-

fico, una competenza

e un’esperienza ai

massimi livelli. Dal

nostro punto di vista

un’apertura genera-

lizzata e strutturata al

cloud e la diffusione

dei device mobili

nelle aziende apre

opportunità legate

alle delicate e com-

plesse problematiche

della sicurezza, area

in cui ci sentiamo ben

attrezzati e pronti

a offrire al mercato

soluzioni che per-

mettano di sfruttare

in tranquillità tutti i

benefici della con-

vergenza tra cloud e

mobilità”.

Andrea Massari

,

country manager di Avnet Technology

Solutions Italia

( www.ts.avnet.com/it ):

“Stiamo assistendo a una forte crescita

della diffusione dei dispositivi mobile e

delle applicazioni nei contesti aziendali:

questo accordo ne è la testimonianza.

La partnership tra questi due prestigiosi

brand, a nostro parere, non può essere

che un’opportunità, perché la mobilità

aziendale ne guadagnerà in sicurezza e

funzionalità e, lato business, aprirà nuovi

orizzonti sul modo stesso di lavorare po-

tenziando ulteriormente aspetti quali col-

laborazione e innovazione”.

Cristian Randieri

, Ph.D., president e CEO

di Intellisystem Technologies

( www.intel-

lisystem.it

): “L’accordo IBM-Apple nasce

dalle mutue esigenze

di espandere i rispet-

tivi mercati. Poiché

ognuna delle due

aziende non invade

il mercato dell’al-

tra, un’alleanza era

più che prevedibile.

Dalla letteratura uf-

ficiale sull’accordo

si evince l’offerta di

decine di soluzioni

business specifiche

per settore, app na-

tive, servizi cloud,

una nuova offerta

di assistenza e sup-

porto su misura per

le esigenze dei clienti

business. Mi sembra

che sia un tentativo

di dominare il mer-

cato della mobilità

aziendale attraverso

la creazione di un

player tecnologico

di riferimento. Credo

che l’attenzione dei

dipartimenti IT si

sta spostando sem-

pre più dai device

alle app, data una

marcata standardiz-

zazione dei device

stessi. Vedo come

principale il pro-

blema dell’integra-

zione dei device e

app mobili con l’in-

frastruttura aziendale

e il parco applicativo

già esistente. Detto questo, mi sembra

che l’unione, in definitiva, sia un vantag-

gio reciproco per i due colossi, anche

nell’ottica di una maggiore adozione di

politiche Byod (Bring your own device)

e data anche la diffusione di apparecchi

Apple.

Fatte queste premesse per le aziende

come la mia penso si profilino due op-

zioni. La prima è quella di accettare l’al-

leanza ampliando la propria offerta e, ove

AndreaMassari, countrymanager

di Avnet Technology Solutions

Italia

Filippo Ligresti, countrymanager

di Dell Italia

Fonte: www.marsdd.com

Fonte: tarsierfx.files.wordpress.com