Automazione_Oggi_369 - page 46

AO
ATTUALITÀ
di
Ilaria De Poli
U
n fatturato estero migliore di
quello francese e il secondo
più alto in campo manifattu-
riero a livello europeo dopo
quello della Germania (62,8
miliardi di euro nel 2012 contro il 45,5 della
Francia, sotto i 218,1 tedeschi): l’Italia ha
da sempre una ‘vocazione’ all’export, oggi
soprattutto per le difficoltà economiche
persistenti sul fronte interno, storicamente
per la cronica inaffidabilità e volatilità del
nostro sistema-Paese che, se da un lato sco-
raggia gli investitori stranieri, dall’altro non
semplifica certo la vita a quelli nostrani. E
così nel 2012 il nostro Paese ha generato
113 miliardi di euro di surplus commerciale
(quinto nel mondo, secondo fra gli europei)
e secondo il Trade Performance Index 2011
(Unctad/WTO - G20), che registra le posi-
zioni di primato dei diversi Paesi nell’export
in ben 14 settori di riferimento, è il secondo
produttore più competitivo dopo la Ger-
mania: l’Italia si è classificata prima in tre
segmenti, seconda in altrettanti e sesta in
un caso, mentre la Germania ha ‘vinto’ con
otto primi posti e un secondo posto. Queste
le cifre rese note da Marco Fortis, economi-
sta di Fondazione Edison, docente dell’Uni-
versità Cattolica ed editorialista del Sole 24
Ore, in occasione della seconda edizione di
Fimi-Forum internazionalizzazionemade in
Italy. L’evento, tenutosi nella sede milanese
del Sole 24 Ore e organizzato da Messe
Frankfurt quale momento di riflessione in
attesa dell’edizione 2014 di SPS/IPC/Drives
Italia, si è infatti concentrato sul tema ‘Com-
petitività globale del settore manifatturiero
in Italia - sviluppo e internazionalizzazione’,
quanto mai attuale in un periodo come
quello che stiamo vivendo. “Mai come in
un’esperienza in controtendenza quella testimoniata da Edgardo Porta, diret-
tore marketing di Rittal. Si tratta infatti del caso di un’azienda tedesca che,
avendo individuato un’eccellenza italiana nel settore del condizionamento,
ha deciso di investire nel nostro Paese, nonostante tutto. “È stata per Rittal
una scelta strategica, il cui frutto è oggi ben visibile a Valeggio sul Mincio, in
provincia di Verona, dove si trova il sito produttivo primario di Rittal per il business del
condizionamento” ha commentato Porta.
Dopo l’acquisizione avvenuta nel 2000, Rittal ha avviato un piano di integrazione per
combinare l’eccellenza italiana di quell’azienda tecnologicamente evoluta con la meto-
dica e la standardizzazione tedesche. Il primo investimento logistico è arrivato nel 2003
con l’ampliamento del sito, necessario per tenere il passo con i ritmi di produzione im-
posti dal mercato: in tre anni il livello produttivo è aumentato considerevolmente di pari
passo con una riduzione del 58% dei resi da parte dei clienti. Il sito di Valeggio si è così
È
Internazionalizzare la produzione… in Italia
Comeva
l’Italiaall’estero:
il puntoa Fimi
Fimi, Forum internazionalizzazione made in Italy, ha puntato
i riflettori sul grado di internazionalizzazione e competitività del
nostro Paese che si conferma votato all’export
GENNAIO-FEBBRAIO 2014
AUTOMAZIONE OGGI 369
46
Paesi conpiùelevati
tassi di crescita
nell’export dimeccanica
made in Italy (a) e la
meccanica italiana in
Russia, Australia,
Turchia, ArabiaSaudita,
Cina (b) (elaborazione
UfficioStudi Anima su
dati Export Istat giugno
2013 - Comparazione
dati I semestredi ogni
anno)
a
1...,36,37,38,39,40,41,42,43,44,45 47,48,49,50,51,52,53,54,55,56,...128
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