Automazione_Oggi_369 - page 49

GENNAIO-FEBBRAIO 2014
AUTOMAZIONE OGGI 369
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Tante soddisfazioni
in Italia
La filiale italiana di Messe Frankfurt ha fe-
steggiato proprio in questi giorni i suoi 15
anni di attività, regalando all’azienda un
2012 di successi: “E a dimostrazione dell’ot-
timo lavoro compiuto dal team tricolore
questo 2013 non sarà da meno: il meglio
deve ancora venire” ha concluso Braun.
“Abbiamo visto che ci sono ancora moltis-
sime opportunità da cogliere”. Del resto, la
crisi del 2008-2009 ha cambiato i paradigmi
stessi con i quali le aziende devono com-
petere sul mercato globale, proponendo
nuovi paradigmi e il modello di business
tedesco ben si adatta a una realtà come l’I-
talia. Lo ha sottolineato Donald Wich, am-
ministratore delegato di Messe Frankfurt
Italia, intervistato da Automazione Oggi:
“La Germania è un Paese che si fonda sul
manifatturiero, proprio come l’Italia, oltre
che sulla forza del suo sistema industriale di
cui l’apparato fieristico è parte integrante.
Dal punto di vista dell’internazionalizza-
zione siamo stati i primi fra gli operatori
fieristici tedeschi a puntare all’estero ben
25 anni fa con l’apertura del primo spin off
a Hong Kong e a esportare le nostre mani-
festazioni in varie aree, anche con acqui-
sizioni. Prima è venuta la Cina, poi Dubai,
Mosca, gli Stati Uniti e il Sud America. Oggi
contiamo circa 2.000 dipendenti di cui al-
meno la metà lavora fuori Francoforte; in
Cina per esempio abbiamo circa 400 per-
sone e cinque uffici. Utilizziamo personale
locale, anche a livello manageriale, come è
avvenuto in Italia dove io stesso sono stato
contattato per gestire la filiale italiana”.
Automazione Oggi: Le aziende si aspet-
tano dagli enti fieristici pieno supporto
per sostenere le proprie strategie di in-
ternazionalizzazione. Voi cosa offrire?
Donald Wich:
Alle aziende di automa-
zione italiane siamo in grado di proporre
una piattaforma fieristica completa, prima
di tutto con la partecipazione alla nostra
fiera madre SPS/IPC/Drives di Norimberga,
dove registreremo quest’anno un record
di presenze italiane: ci saranno circa una
novantina di aziende, il contingente più
numeroso secondo solo a quello tedesco.
Per quanto concerne le manifestazioni nel
mondo, abbiamo stretto da alcuni anni
una joint venture con un operatore fieri-
stico cinese, con il quale organizziamo una
manifestazione a Guangzhou, e ne stiamo
preparando un’altra a Shanghai per il 2014-
2015; lo stesso stiamo facendo in India.
Siamo inoltre presenti in America del Sud
con nostre filiali
e organizziamo
eventi ma per
il momento in
ambiti diversi
dall’automazione.
Ai clienti offriamo
non solo sup-
porto durante
l’evento, ma un
pacchetto com-
pleto di servizi
che
possono
sfruttare
per
organizzare al
meglio la loro
partecipazione.
A.O.: Qual è il
‘grado di internazionalizzazione’ di
SPS/IPC/Drives Italia dal punto di vista
di espositori e visitatori?
Wich:
SPS/IPC/Drives Italia nasce comema-
nifestazione pensata per il mercato italiano
e non vuole in nessun modo fare concor-
renza a Norimberga. È focalizzata sull’Italia
ma, nonostante non fosse nei nostri obiet-
tivi ha ricevuto anche la qualifica di manife-
stazione internazionale. Vi sono espositori,
per esempio, che arrivano direttamente
dalla Germania senza l’appoggio di filiali
e fra i visitatori abbiamo delegazioni di
buyer da Paesi esteri quali Polonia, Russia e
Francia. Al momento non abbiamo invece
input da parte dei clienti per aprirci all’area
del Mediterraneo, anche per la difficile si-
tuazione economico-politica di questa re-
gione che rimane commercialmente poco
appetibile.
A.O.: State lavorando anche in vista di
Expo 2015, che sarà un ottimomomento
di internazionalizzazione…
Wich:
Expo 2015 è un progetto impegna-
tivo. Abbiamo vinto il bando per l’assegna-
zione della gestione del padiglione tedesco
e siamo ormai in una fase avanzata dei la-
vori; a metà dicembre abbiamo un accordo
per la consegna del lotto sul quale sorgerà
il padiglione tedesco, i cui lavori inizieranno
a marzo 2014 per terminare i collaudi finali
entro il 1° maggio 2015, data di apertura
della mostra. Expo non sarà un momento
‘fieristico’ bensì piuttosto un evento busi-
ness-to-consumer del tutto diverso e l’idea
è proporre qual-
cosa di nuovo,
incentrato sul
r a f f o r z amen t o
del brand ‘made
in Germany’ al
quale si associano
fattori positivi
quali tecnologia,
precisione, pun-
tualità…
Nel
padiglione pre-
senteremo i pro-
dotti tipici del
nostro Paese,
anche culinari-
gastronomici, e
l’obiettivo è cre-
are qualcosa di
divertente e ludico, giocando sulla mul-
timedialità, la digitalizzazione e l’utilizzo
delle nuove tecnologie per coinvolgere
i visitatori più che le aziende. Oltretutto
SPS/IPC/Drives Italia nel 2015 si terrà in
sovrapposizione all’apertura di Expo, in
maggio appunto, e questo ci aiuterà a svi-
luppare tutte le possibili sinergie. Del resto,
come sappiamo, le aziende di automazione
hanno nel settore alimentare, tema sul
quale si incentrerà l’Expo, uno dei principali
mercati di sbocco.
A.O.: Nuovi mezzi di comunicazione e
fiere: come interagiscono questi due
elementi?
Wich:
La digitalizzazione e l’utilizzo delle
nuove tecnologie di comunicazione ‘social’
hanno profondamente modificato il modo
in cui le aziende si devono rapportare con
il pubblico e più in generale con i clienti: le
fiere costituiscono un elemento assoluta-
mente complementare all’impiego di que-
ste nuove forme di comunicazione.
Proprio per la maggiore ‘rarefazione’ e
virtualizzazione dei rapporti è essenziale
proporre dei momenti di effettivo contatto
e relazione, di incontro ‘fisico’, che si può
realizzare solo in una cornice come quella
delle fiere, che hanno ricevuto così nuovo
impulso.
Messe Frankfurt -
Donald Wich, amministratore delegato
di Messe Frankfurt Italia
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