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rmo

maggio 2016

Quale automazione.

Il grado di automazione del parco

macchine lombardo, rilevato dall’incidenza di sistemi a

controllo numerico sul totale, è risultato pari al 30% del

totale installato ed è inferiore rispetto alla media nazio-

nale (32%). Lo scarto è attribuibile alla limitata presenza

di grandi industrie e di imprese appartenenti a settori che

non utilizzano sistemi dotati di CNC, primo fra tutti l’au-

tomotive concentrato in altre aree del Paese. Rispetto alla

rilevazione precedente (2005), il grado di automazione

delle imprese lombarde, così come quello nazionale, è

cresciuto in misura molto ridotta: nel 2005 l’incremento

era stato dell’8%, nel 2014 risulta dell’1%. Cresce il grado

di integrazione dei sistemi di produzione presenti in Lom-

bardia: il 20% delle macchine utensili installate è dotato

di sistemi di automazione e integrazione. Il dato, molto

vicino alla media nazionale risultata pari a 20,8%, con-

fina però la Lombardia al quarto posto tra le aree del

Paese dopo Piemonte, Emilia-Romagna, Sud e isole. Le

macchine semplici, prive di qualsiasi tipo di integrazione,

rappresentano comunque ancora il 79% del totale. Nel

2005, anno dell’ultima rilevazione, risultavano essere

l’89% del parco installato. Da un’analisi più approfon-

dita, emerge che l’integrazione si concretizza anzitutto

nell’incremento del contenuto di automazione (primo li-

vello di integrazione) dellamacchina che cresce di 8 punti

percentuali, passando da 4,8% del 2005 al 12,5% del

2014. Segue l’integrazione meccanica (secondo livello)

la cui diffusione risulta raddoppiata, passando dal 2,5%

al 5,8%. Arretra invece la quota di macchine dotate di

integrazione informatica (terzo livello) che si riduce dal

3,7%del 2005 al 2,5%. Anche ipotizzando che per le im-

prese sia stato difficile indicare il proprio posizionamento

INCHIESTA

rispetto ai tre livelli di integrazione, l’indicatore che mi-

sura le ICT nelle aziendemetalmeccaniche è decisamente

basso.

Tipologia di macchine.

In Lombardia la quota di mac-

chine ad asportazione rispetto al totale installato risulta

pari al 55%, quella dellemacchine a deformazione è pari

al 27%, seguono altri sistemi (10%), robot (6%) e le tec-

nologie non convenzionali quali laser, fibra e waterjet

(2%). A confronto con il dato relativo al Paese, il territo-

rio lombardo appare sostanzialmente in linea, con una

presenza leggermente più alta (tre punti percentuali)

di deformazione e altri sistemi a scapito di asportazione

e robot. Anche in questo caso, la differenza rispetto al

resto del Paese è determinata dalla tipologie di industrie