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FEBBRAIO 2015

FIELDBUS & NETWORKS

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bilità da parte dell’operatore di cambiare le funzioni con facilità adat-

tandole a nuove situazioni. Inoltre, la bidirezionalità del protocollo

permette di avere un feedback sullo stato degli apparecchi, permet-

tendone la gestione e manutenzione da una postazione remota. Tutti

i moduli possono dialogare tra loro in modo bidirezionale, in quanto

ognuno possiede un indirizzo univoco. Per inviare un comando con-

temporaneo a più moduli si utilizza l’indirizzo del gruppo. I comandi

inviati su un bus Dali possono essere quindi indirizzati a un singolo

modulo, a un gruppo oppure a tutti i moduli connessi. Un’applicazione

tipica consiste nel controllo manuale della luminosità, oppure nella

regolazione automatica in funzione del contributo di luce naturale.

Integrazione con altri sistemi

di automazione: il caso Bacnet

Grazie alla loro versatilità e alle estese funzionalità gli impianti

Dali possono essere integrati facilmente nei sistemi di automa-

zione per edifici già esistenti, oppure inclusi nei progetti per nuovi

edifici. Il sistema di illuminazione degli ambienti, per esempio,

può essere integrato nei sistemi Bacnet

( www.bacnet.org ). L’

in-

tegrazione dei reattori ballast Dali in una rete Bacnet può avvenire

attraverso l’utilizzo di un gateway. In questo modo, tutti i corpi

illuminanti, nonché tutti gli altri dispositivi di controllo costituenti

l’impianto di illuminazione normale degli ambienti, saranno vir-

tualizzati sotto forma di oggetti Bacnet nel sistema BMS con nu-

merosi vantaggi: possibilità di pilotare accensione, spegnimento

e modulazione della luminosità da sistema sia manualmente, sia

automaticamente secondo logiche libere e impostabili dall’utente;

ottenimento di reportistica sulle effettive ore di funzionamento

delle lampade; possibilità di spegnimento e accensione automa-

tica all’uscita o ingresso nella camera; possibilità di impostare un

avviso quando viene superato un numero prefissato di accensioni

continue.

Il sistema di illuminazione di emergenza, inoltre, può essere con-

nesso alla rete Bacnet del sistema BMS tramite apposito gateway

di protocollo, virtualizzando con oggetti standard Bacnet tutti i

corpi illuminanti e i comandi relativi a questo sottosistema. In

questo modo è possibile ottenere: reportistica sui risultati dei

test effettuati sulle lampade; esecuzione dei test secondo logiche

libere e impostabili dall’utente, comprese temporizzazioni o calen-

dari; accensione selettiva dei corpi illuminanti.

Realizzare con Dali

Nella londinese ‘The Shard’, la torre più alta d’Europa, il si-

stema di controllo della luce sia per la parte esterna, che per

gli uffici è stato realizzato da Delmatic

( www.delmatic.com ) e

si serve del protocollo Dali, anche per il monitoraggio delle luci

di emergenza in tutto l’edificio. Si tratta di un ottimo esempio

dei vantaggi che si possono ottenere applicando una strategia

differenziata per la gestione di parti diverse come consentito

da Dali. Il sistema utilizza una vasta gamma di prodotti Del-

matic: moduli plug in negli uffici in broadcast e moduli cablati

nelle aree centrali, così come rilevatori di presenza Dali, sen-

sori multipli, switch, pannelli di controllo della scena e dispo-

sitivi per il monitoraggio delle emergenze. Un altro esempio di

realizzazione tramite Dali riguarda la società internazionale at-

tiva nel mondo dell’energia Statoil, che si è trasferita nel 2012

in una nuova sede a Fornebu, vicino Oslo, in Norvegia. Si tratta

di un edificio di 70.000 m

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che ospita circa 2.500 impiegati su

9 piani e 5 ale. Vanpee Norge, con Fagerhult, ha fornito all’in-

tera struttura il sistema di controllo dell’illuminazione Helvar

( www. helvar.com ) ch

e utilizza Dali, inclusivo di oltre 7.000 componenti Hel-

var Dali fra router Digidim 910, sensori e pannelli per il controllo dei

ballast. L’installazione è stata voluta principalmente ai fini dell’effi-

cienza energetica: il sistema comprende migliaia di sensori che of-

frono agli impiegati il livello di luce più adeguato in ogni momento del

giorno, mentre i sensori di presenza/assenza evitano inutili sprechi.

Infine, l’edificio di Intesa Sanpaolo a Torino rappresenta uno dei più

significativi interventi urbani eseguiti con Dali per il secondo gruppo

bancario italiano: quando verrà completato, si tratterà della seconda

costruzione più alta della capitale della Regione Piemonte. Linea Light

Group

( www.linealight.com ) ha

collaborato attivamente con architetti

e utenti per realizzare il sistema di illuminazione, fornendo le lampade

sospese a LED Zoe, altamente confortevoli: 950 lampade installate

sono controllate tramite Dali, offrendo luce indiretta personalizzata; il

70% del flusso luminoso è orientato dall’alto al basso. Dali consente

inoltre un controllo ottimale della luce, integrando la luce da fonte

naturale che entra già nell’edificio.

Nota: tratto da Newsletter Esac n. 70 - ottobre 2014

Esac -

www.esacsrl.com

Dali -

www.dali-ag.org

La nuova sede norvegese di Staoil

L’edificio in via di realizzazione di Intesa Sanpaolo a Torino