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MARZO 2017

AUTOMAZIONE OGGI 396

54

AO

PANORAMA

li frutti, dove diamo supporto in caso di

gelo stabilendo quando si desidera es-

sere avvertiti, al fine di mettere in atto

le corrette contromisure, per esempio

irrigazione antibrina o copertura con

teloni. Per l’approvvigionamento idrico

si apre una nuova strada per quanto

riguarda l’igrometria del terreno, gra-

zie al sistema che genererà un allarme

qualora il terreno risulti troppo asciut-

to/umido. Con l’ausilio dell’andamento

storico sarà inoltre possibile ottimizzare

l’irrigazione e curare le piante in modo

ottimale. Per le malattie dovute l’umidi-

tà il nostro sistema di misura documen-

ta l’umidità dell’aria in prossimità delle

piante. Questo rilevamento è un impor-

tante fondamento per la valutazione

dei rischi, che permette l’attuazione di

strategie adeguate. La gestione delle

coperture con teli mediante la misura-

zione della temperatura sotto e sopra

il telo serve a determinare il momento

ottimale per rimuovere il telo di paccia-

matura del raccolto e/o le coperture del

tunnel. Grazie ai monitoraggi resi si trae

un significativo incremento della quota

di prodotto di classe merceologica”.

Roberto Vicenzi

, vice presidente di

Centro Computer (

www.centrocom-

puter.it

): “Oggi sentiamo sempre più

parlare di Industry 4.0 come la nuova

rivoluzione industriale che sta digitaliz-

zando il settore manifatturiero, appor-

tando cambiamenti radicali che stanno

trasformando

il

modo di lavorare

anche delle fab-

briche di prodotti

alimentari. La tec-

nologia sta cam-

biando la ‘materia

prima’, ovvero il

cibo, in tutta la

filiera e le tecno-

logie

disponibili

per il settore (big

data,

mappatu-

re, nuovi mezzi

agricoli) vengono

introdotte sempre più nelle aziende

agricole, che devono crescere e mi-

gliorare sensibilmente il livello di for-

mazione dei collaboratori. Pensiamo

per esempio al settore del vino, dove si

applicano già molte innovazioni tecno-

logiche che consentono di raccogliere

dati sull’andamento della campagna,

la situazione dei vigneti e dei terreni,

informazioni che vengono elaborate in

tempi veloci e trasmesse alle macchine.

Un altro esempio concreto riguarda una

seminatrice che grazie al satellite forni-

sce mappe di vegetazione; le immagini

vengono elaborate e, in base ai risultati,

la macchina distribuisce i semi in modo

intelligente per avere un rapporto di

azoto omogeneo sull’intero vigneto.

Una volta si lavorava su piccoli appez-

zamenti, quindi l’agricoltore conosceva

con precisione il terreno, oggi invece si

opera su campi grandi e la tecnologia

digitale permette di creare memorie e

utilizzare questi dati in maniera certa

per avere una produzione di qualità.

Noi siamo specializzati nella progetta-

zione e commercializzazione di soluzio-

ni tecnologiche in aree strategiche che

consentono alle aziende nostre clienti,

che operano nella produzione alimen-

tare, di sfruttare al meglio le potenziali-

tà di Industry 4.0. Sono molteplici infatti

le aziende che supportiamo sull’intero

territorio nazionale nell’implementazio-

ne di nuove tecnologie IT che consenta-

no un processo automatico di raccolta

dei dati di produzione, permettendo

alle imprese di risparmiare sull’efficien-

za e migliorare la comunicazione e la

formazione del personale che opera

nelle linee di produzione”.

Massimo Calvetto

, Comau sales mana-

ger GI Italy (

www.robotics.comau.com

):

“Nell’agroalimentare

l’automazione

industriale ha consentito di automatiz-

zare la tracciabilità e la rintracciabilità

in caso di inconveniente sul mercato.

La grande industria ha iniziato questo

processo di digitaliz-

zazione a fine anni

’90,

aggiornandolo

continuamente con le

innovazioni tecnologi-

che emergenti. La me-

dia azienda ha iniziato

questo processo a par-

tire dagli anni 2000, la

piccola sta invece ini-

ziando ad approcciare

la digitalizzazione in

questo periodo, an-

che grazie al concetto

di ‘Fabbrica 4.0’, alla

necessità pressante di dotarsi di un si-

stema automatico di tracciabilità e alla

richiesta sempre più spinta di certifica-

zione. L’estensione della tracciabilità au-

tomatica alla gestione amministrativa

e finanziaria consentirà la realizzazione

del controllo di gestione analitico e l’a-

nalisi in un periodo temporale variabile

su richiesta dell’analista. Inoltre, la di-

gitalizzazione consente e consentirà la

fruizione delle informazioni che rispec-

chiano il processo produttivo. L’analisi

dei dati che rispecchiano i processi con-

sentirà di ricercare i malfunzionamenti

senza dover chiedere o attendere la

registrazione, ma semplicemente con-

sultando i dati sul cruscotto aziendale”.

Massimo Bartolotta

, machinery OEM

segment manager per l’Italia di Eaton

( www.eaton.it

): “Dal punto di vista del

comparto produttivo dell’industria ali-

mentare, l’automazione, a partire dai

componenti più semplici, può senza

dubbio fare la differenza a livello di

efficienza. Basti pensare che i costi cui

un’azienda

deve

far fronte quan-

do acquista una

nuova

macchina

azionata da motori

elettrici sono solo

in minima parte da

attribuirsi al costo

iniziale. Si stima in-

fatti che il TCO (To-

tal Cost of Owner-

ship - costo totale

di possesso) di un

motore

elettrico

sia per il 95-98%

dovuto al costo dell’energia che è con-

sumata per consentirne l’utilizzo e solo

per il 2-4% al costo iniziale. Per le azien-

de dell’industria alimentare la

scelta di macchine azionate

da dispositivi più efficienti può

avere un impatto significativo

sui costi di produzione, con-

sentendo quindi forti risparmi.

L’automazione può giocare un

ruolo di primo piano a livello

di efficienza anche per i tanti

costruttori di macchine desti-

nate all’industria alimentare,

consentendo non soltanto il ri-

spetto delle normative in vigo-

re, ma anche maggiore com-

petitività. Infatti, la normativa

ErP (prodotti correlati all’uso di energia)

ha spinto i costruttori di macchine ad

adottare motori e azionamenti più ef-

Roberto Vicenzi

di Centro Computer

Massimo Calvetto

di Comau

Massimo Bartolotta

di Eaton