ficienti, offrendo loro un argomento di
vendita più efficace di fronte al com-
parto alimentare italiano. È importante
ricordare come per raggiungere i livelli
di efficienza IE3 imposti dalla ErP non
sia necessario acquistare un nuovo mo-
tore IE3, ma basti abbinare un inverter
a un motore IE2 esistente, a fronte di
un costo decisamente più ridotto. Ab-
biamo ideato una tipologia di inverter
completamente nuova, che garantisce
la stessa facilità d’uso di una partenza
motore unita a un controllo a velocità
variabile. In questo modo, i costruttori
di macchine hanno a disposizione una
soluzione affidabile ed economica per il
controllo dei motori, rendendo le appli-
cazioni a velocità costante più efficienti
dal punto di vista energetico e confor-
mi ai requisiti sempre più esigenti delle
normative internazionali. Anche altre
aziende hanno sviluppato componenti
per il comando e la prote-
zione dei motori testate per
essere utilizzate con motori
IE3, in quanto questi ultimi
sono soggetti a correnti di
avviamento molto superiori
rispetto ai motori IE2”.
Roberto Beccalli
, product
manager
servo&motion
di Mitsubishi Electric (
it3a.
mitsubishielectric.com):
“È
ormai da parecchio tempo
che l’automazione indu-
striale è entrata a far parte
della produzione alimentare con le sue
tecnologie sempre più innovative, le
quali hanno consentito di aumentare
la produttività e la qualità del prodotto
finito, partendo dal processo di produ-
zione fino all’imballo e alla spedizione.
La sfida odierna riguarda l’integrazio-
ne completa delle linee di produzione
all’interno delle fabbriche e la loro to-
tale trasparenza con i livelli manage-
riali per ottenere soluzioni sempre più
all’avanguardia, con il relativo aumento
della competitività. Per raggiungere
questi importanti obiettivi il produtto-
re necessita di appoggiarsi ad aziende
che non siano più dei semplici fornitori
di prodotti, ma dei veri e propri partner,
che siano in grado di studiare e propor-
re la soluzione più adeguata per risol-
vere le esigenze applicative. È quindi
preferibile selezionare un partner che
disponga di un pacchetto completo di
automazione, che ab-
bia un know-how che
va oltre l’automazione,
garantendo la totale in-
tegrazione dei sistemi e
incrementando ulterior-
mente la produttività e
la qualità del prodotto.
Noi sposiamo perfetta-
mente questo concetto,
perché tutti i prodotti di
automazione sono pro-
gettati, sviluppati e pro-
dotti nelle nostre fab-
briche, garantendo in questo modo la
totale integrazione e la semplice comu-
nicazione fra i prodotti stessi. Ciò rende
particolarmente semplice lo sviluppo
di sistemi di produzione, consentendo
agli utenti di ridurre i costi di progetta-
zione e cablaggio”.
Massimo Damiani
, CEO di Rfid Global
( www.rfidglobal.it): “Interpretando la
produzione come un tassello dell’intero
mosaico agro-alimentare, questa filiera
annovera al suo interno una moltepli-
cità di attori, ognuno sensibile alle pro-
prie esigenze (produttive, logistiche, di-
stributive, di sicurezza e originalità del
prodotto) che poi, a ben vedere, sono
strettamente legate tra loro. Avvalersi
di una tecnolo-
gia in grado di
rispondere
alle
aspettative ‘lean’
del produttore ri-
flette i suoi effetti
benefici
anche
nella fase della di-
stribuzione, giun-
gendo poi, con
una reazione a ca-
tena, a soddisfare
le attese del con-
sumer finale. Col-
lante tecnologico
in una simile visione di filiera integrata
è l’Rfid, compreso il ramo NFC: standard
ISO internazionali, che permettono
quindi ad attori diversi di dialogare tra
Roberto Beccalli
di Mitsubishi Electric
Massimo Damiani
di Rfid Global