Table of Contents Table of Contents
Previous Page  53 / 118 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 53 / 118 Next Page
Page Background

MARZO 2017

AUTOMAZIONE OGGI 396

53

L’automazione

nell’industria alimentare

Per approfondire le tecnologie e le ap-

plicazioni di automazione nell’industria

alimentare abbiamo incontrato i rappre-

sentati di alcune primarie aziende del

settore. Sentiamo cosa ci hanno detto.

Automazione Oggi:

Come può l’auto-

mazione rendere più efficiente la produ-

zione in ambito alimentare?

Nicola Tricomi

, count-

ry marketing manager

food&beverage di ABB Ita-

lia

( www.abb.it

): “Oggi tut-

te le aziende che operano

nell’industria alimentare e

delle bevande puntano in

misura crescente sull’au-

tomazione per aumentare

l’efficienza, la produttività

e la sicurezza e per mi-

gliorare la tracciabilità, il

servizio e la qualità lungo

tutta la filiera produttiva.

Le sfide sono molte e devono essere ge-

stite senza eccezioni: sicurezza e igiene,

affidabilità tecnologica e tracciabilità

del processo, cicli di produzione sem-

pre più brevi con crescenti esigenze di

varietà e flessibilità. L’automazione e la

robotica, cuore della nostra proposta

tecnologica, offrono a tutte le realtà del

food&beverage (dai produttori di ali-

menti e bevande ai costruttori di mac-

chine e impianti, dai system integrator

alla grande distribuzione, fino ai qua-

dristi), nonché vantaggi significativi in

termini di velocità di produzione, quali-

tà dei prodotti, riduzione degli sprechi,

maggiore efficienza, varietà e persona-

lizzazione dei beni”.

Romolo Biondi

, direttore vendite -

cross selling coordinator Bosch Rexroth

( www.boschrexroth.com )

: “Nella nostra

start-up Deepfield Robotics un team di

ingegneri, sviluppatori di software, ro-

botica e specialisti agricoli sviluppano

soluzioni innova-

tive per il futuro

dell’agricoltura,

in collaborazione

con i nostri part-

ner e in stretto

contatto con i

clienti. Nello spe-

cifico, hanno lavo-

rato a soluzioni di

sensoristica legate

alla coltivazione

degli asparagi, per

le fragole e i picco-

Export dell’alimentare:

incremento in USA ed

Europa

Il consuntivo gennaio-ottobre 2016 del com-

parto alimentare registra una quota export pari a

24.647,1 milioni di euro, con un incremento del 2,9%

rispetto ai primi dieci mesi del 2015, in assestamento a

confronto con il +3,1% registrato sui nove mesi. Secondo le

ultime anticipazioni aggregate Istat, il mese di novembre ha recato

una forte accelerazione sullo stesso mese 2015 (+9,5%), per cui il tenden-

ziale di settore previsto sugli undici mesi dovrebbe risalire in modo significativo a +4,1%.

Malgrado il leggero indebolimento complessivo, si rinforza il passo degli USA, con un +4,8%, dopo il +3,6% dei nove mesi. Per converso, prosegue il

cedimento della Cina, con un -14,9%, dopo il -13,7% dei nove mesi. Si registra un miglioramento anche nel mercato UE rispetto alla media generale,

con un +3%, e si conferma il consueto vantaggio dell’export di settore rispetto a quello complessivo del Paese, che si assesta su un +0,2%, dopo

il +0,5% dei nove mesi. Rimane evidente, comunque, la netta perdita di velocità delle dinamiche in atto rispetto ai consuntivi export del 2015, che

avevano raggiunto un +6,7% per l’industria alimentare e un +3,9% per l’export totale.

Tra i primi mercati europei si confermano Germania (+1,8%), Francia (+3,2%) e Regno Unito (+0,9%). Inoltre, conserva ancora una discreta spinta,

anche se in costante indebolimento, la Spagna, con un +5,3%, mentre si riaffaccia un simbolico segno ‘più’ sul mercato russo: +0,7%.

Passando ad altri fronti si segnala il progressivo e netto recupero del Canada, che segna un +7,7% dopo il +5,6% del precedente tendenziale,

mentre nell’area orientale si confermano le discese del Giappone (-3,2%) e di Hong Kong (-8,8%). Spicca invece il passo espansivo della Corea

del Sud (+22,4%). A livello di comparto, registrano variazioni positive a due cifre il ‘saccarifero’ (+23,7%) e il ‘molitorio’ (+18,8%), seguiti da: caffè

(+8,7%), oli e grassi (+6,5%) e lattiero-caseario (+5,6%). Sul fronte opposto si segnalano i cali di: acque minerali e gassose (-7,7%), riso (-3,1%),

pasta (-2,1%), alimentazione animale (-2,1%), birra (-1,8%), seguiti da un marginale -0,3% della trasformazione degli ortaggi.

Altre Ind. Alimentari

9,8%

Caffè

4,6%

Acqua minerali

e gassose

2,8%

Birra 0,6%

Vino, Mosti, Aceto

19,6%

Alim. Animale

2,4%

Alcool etilico 0,1%

Acquaviti e

liquore 2,4%

Oli e Grassi 7,2% Lattiero-Caseario

9,1%

Trasfor. Frutta

3,7%

Trasfor. Ortaggi

7,4%

Ittico 1,1%

Carni

preparate

5,3%

Zucchero 0,6%

Dolciario 12,2%

Pasta 7,9%

Molitorio 1,2%

Riso 1,8%

Nicola Tricomi

di ABB

Romolo Biondi

di Bosch Rexroth

I principali prodotti esportati (gennaio-settembre 2016)

Foto tratta da

www.pixabay.com