MARZO 2017 AUTOMAZIONE OGGI 396
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AO
PANORAMA
dell’azienda: l’automatizzazione dell’in-
tera linea produttiva migliora l’OEE ot-
timizzando le perfomance complessive
di qualsiasi impianto produttivo, non
solo alimentare”.
Giorgio Santandrea
, food&beverage
sales director - digital factory process
industries and drives di Siemens (
www.
siemens.it): “Nell’industria alimentare
di oggi l’aumento dell’efficienza pro-
duttiva è raggiungibile lavorando su
due aspetti chiave: l’ottimizzazione
degli impianti di produzione e il mi-
glioramento dei processi produttivi
aziendali. Il primo di questi è indis-
solubilmente legato all’automazione
che governa l’impianto di produzione,
mentre il secondo è fortemente con-
dizionato dalla tipologia di prodotto
e dal suo processo di produzione. Per
migliorare entrambi questi aspetti è
possibile lavorare singolarmente, otte-
nendo miglio-
ramenti
mo-
desti, oppure
ottimizzarli in
maniera
in-
tegrata,
cer-
cando così di
massimizzare il
beneficio com-
plessivo
per
l’azienda. Con
la nostra suite
digitale siamo
in grado di of-
frire una solu-
zione che consente di ottimizzare con-
temporaneamente sia gli impianti di
produzione, sia i processi, aggiungen-
do ai benefici in termini di efficienza,
flessibilità e qualità anche la riduzione
del time to market del prodotto stesso.
Soluzioni software avanzate che con-
sentono di gestire l’intero ciclo di vita
del prodotto, la gestione operativa
della sua produzione e l’automazione:
tutto si integra nativamente tramite
una collaboration platform comune.
Si mette così a disposizione del cloud
qualunque tipo di informazione legata
al prodotto, all’impianto o al processo.
Tutto ciò permette di gestire in modo
completamente integrato ed efficien-
te la produzione di un alimento, dalla
sua ideazione fino a quando questo fi-
nisce sullo scaffale di un supermercato
o addirittura sulla nostra tavola”.
Raccolta dati
e monitoraggio delle linee
AO:
Quali saranno i futuri sviluppi dei si-
stemi di raccolta dati dalle linee produt-
tive e di monitoraggio dell’andamento di
un processo alimentare?
Beccalli
: “In ambito alimentare è molto
importante il monitoraggio dell’anda-
mento del processo di produzione, che
deve essere privo di contaminazioni
esterne e volto a ottenere un prodotto
di alta qualità anche in chiave d’igie-
ne. Per raggiungere questo obiettivo il
monitoring dei dati deve essere molto
preciso e affidabile, quindi la raccolta
dei dati stessi deve essere eseguita ed
elaborata da sistemi informatici all’a-
vanguardia. Anche in questo caso le
aziende operanti in campo alimentare
stanno studiando soluzioni sempre più
affidabili che permettano una gestio-
ne ottimale delle fabbriche. Sono allo
studio soluzioni con i MES, potenti sof-
tware che elaborano i dati raccolti dal
campo e li sommano ai dati provenienti
dai sistemi informatici aziendali per ge-
nerare gli algoritmi di produzione ideali
per l’impianto. Semplificare i procedi-
menti di raccolta ed elaborazione dati
è molto importante per minimizzare
eventuali errori, che potrebbero com-
promettere la produzione. I moduli MES
non richiedono programmazione e i
dati che mettono a disposizione sono
già formattati per i principali sistemi
MES o ERP, rendendo in questo modo
semplice e veloce lo sviluppo del siste-
ma di elaborazione dati. Inoltre, il MES
interface è immune da eventuali attac-
chi informatici che possono invece in-
taccare sistemi PC based”.
Damiani
: “Monitoraggio, sicurezza e
qualità alimentare sono anelli concate-
nati che escono fuori dal sito produtti-
vo, tracciando in tempo reale il flusso
dei prodotti lungo le fasi di distribu-
zione e magazzino, fino agli scaffali del
punto-vendita. Anche in questo caso
giunge puntuale la risposta dell’Rfid
con la tracciabilità automatica, senza al-
cun presidio e intervento dell’operatore,
e massiva (rilevazione contemporanea
di molti item posti sul pallet in entrata
e uscita dal magazzino) volta a snellire e
ottimizzare il flusso della merce, mentre
l’NFC è lo strumento che, nativamente
alloggiato in molti smartphone di ulti-
ma generazione, assicura un’interazio-
ne tra il prodotto e il consumatore ai fini
dell’anti-contraffazione. Fedelmente a
questo approccio della filiera agro-ali-
mentare e in sintonia con le dinamiche
evolutive della tecnologia, abbiamo
curato anche l’aspetto dell’interconnes-
sione di persone e oggetti lungo l’intera
catena (IoT), rendendo i dispositivi Rfid
compatibili con alcuni degli standard
più diffusi. Se quindi da un lato la tec-
nologia tout court soddisfa le aspet-
tative di identificazione e tracciabilità,
dall’altro è necessario considerare in un
progetto anche altri fattori: quello eco-
nomico, poiché il costo dell’investimen-
to tecnologico deve essere economica-
mente sostenibile, e quello ‘operativo’,
poiché l’innesto del progetto non deve
complicare, ostacolare, inceppare il pro-
cesso, ma fondersi con esso armonio-
samente, amputando pratiche e men-
talità non coerenti con le migliorie da
apportare, il tutto con un attivo coinvol-
gimento degli operatori. Decisivi, infine,
sono i servizi a latere della tecnologia: è
in quest’ottica, per esempio, che si inse-
risce il servizio di confezionamento dei
tag Rfid, sia HF sia UHF, su specifiche ‘cu-
stom’, per accoppiare in automatico l’in-
lay del tag con il rivestimento in carta o
film tramite l’Rfid Label Inserting Machi-
ne. In una cantina vinicola il servizio ha
così permesso di trasformare l’etichetta
Giorgio Santandrea
di Siemens