MARZO 2017
AUTOMAZIONE OGGI 396
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AO
PANORAMA
la modifica dell’assetto industriale sarà
sempre più frequentemente operata
su un modello matematico, prima che
su un processo agroalimentare. Tutte
queste cose saranno realizzabili se le
aziende passeranno alla specifica 4.0
in ogni parte della struttura. Una mac-
china 4.0 senza che l’azienda lo sia darà
la possibilità di vedere su uno smart
phone lo stato della macchina stessa,
ma non l’azienda nel suo insieme e nei
suoi valori finanziari. Sarà un’illusione di
digitalizzazione senza alcuna possibilità
di settare correttamente l’azienda e mi-
gliorarla con criteri direzionali”.
Vicenzi
: “Il fenomeno di Industry 4.0 è
talmente veloce che secondo alcune in-
dagini di mercato i manager sono anco-
ra impreparati ad affrontare la profonda
trasformazione causata dal digitale.
In particolare, non sono ancora pron-
ti a gestire l’aumento del volume dei
dati (big data), lo sviluppo di analytics
e soluzioni di business intelligence, le
nuove interfacce uomo-macchina per
esempio touch e i sistemi di realtà au-
mentata, il miglioramento nel trasferi-
mento di istruzioni digitali al mondo re-
ale, come soluzioni IoT e stampanti 3D.
La nostra organizzazione viene spesso
coinvolta nei processi di creazione di
un’infrastruttura di networking ade-
guata per consentire la massima con-
nettività nelle imprese di produzione.
Abbiamo per esempio implementato
un nuovo sistema di comunicazione in
una nota azienda del settore lattiero-
caseario, che ha adottato la soluzione
su Microsoft Skype for Business per
collaborare con chiunque, ovunque e
su qualsiasi dispositivo, con la sicurez-
za e l’integrazione dell’offerta Micro-
soft. Altro caso di successo è quello di
un’azienda fra i maggiori esportatori di
aceto balsamico, che ha adottato una
nuova soluzione che consente ai dipen-
denti di comunicare velocemente in
video-conferenza, ottimizzando anche
il valore dello stato di presenza”.
Tricomi
: “La raccolta continua dei dati
dagli impianti produttivi è fondamen-
tale in un’ottica di mo-
nitoraggio, efficienza e
manutenzione. Con par-
ticolare riferimento ai ro-
bot, abbiamo presentato
negli scorsi mesi un pac-
chetto avanzato di servizi
sviluppati per garantire la
disponibilità dei robot e
ottimizzare le prestazioni
dei sistemi robotizzati. I
servizi sono forniti trami-
te un’interfaccia intuitiva
che rende disponibili dati
fruibili in qualsiasi luogo
e in qualsiasi momento.
Questa modalità di mo-
nitoraggio aumenta l’ef-
ficienza, riduce i costi di
assistenza, garantisce la disponibilità e
prolunga la vita utile delle attrezzature.
L’approccio tradizionalmente reattivo
alla gestione del parco macchine è so-
stituito così da un approccio predittivo,
proattivo e immediato, pianificando la
manutenzione in base alle condizioni
effettive di un robot o una macchina
e definendo le priorità degli interventi
per garantire l’efficienza e la disponibi-
lità dei processi più critici”.
Bartolotta
: “Uno degli sviluppi più
importanti da segnalare è l’avvento di
‘Industria 4.0’: quello alimentare è uno
dei micro-segmenti che sarà più forte-
mente coinvolto dalla trasformazione
delle macchine in ‘macchine intelligen-
ti’. A questo proposito, il Piano Indu-
stria 4.0, inserito nella legge di bilancio
2017, dimostra come anche l’Italia sia
ormai pienamente avviata su questa
strada. Esso prevede infatti un iperam-
mortamento al 250% indirizzato alla
trasformazione tecnologica e digitale
delle imprese. Sempre più aziende del
settore alimentare sono consapevoli
dei vantaggi offerti dall’adozione di
macchine IoT-ready a partire dai com-
ponenti più semplici. Nella tecnologia
dell’automazione diventa sempre più
utile sviluppare sistemi modulari, distri-
buiti (o piuttosto decentralizzati), che
permettano di ridurre gli sforzi profusi
per lo sviluppo, eseguire aggiornamen-
ti in modo più facile e abbassare i costi
legati alla manutenzione. Per raggiun-
gere questo obiettivo è necessario che
semplici componenti, tra i quali per
esempio inverter, salvamotori, con-
tattori e pulsanti, siano trasformati in
dispositivi in grado di comunicare e di
prendere decisioni autonome basate
sui dati ambientali a disposizione: in
altre parole componenti intelligenti o
smart device”.
Biondi
: “La gestione dei dati di produ-
zione richiede sia un’integrazione di
tipo verticale, verso i sistemi ERP e MES
di gestione e contabilità della produ-
zione, sia di tipo orizzontale, orientati
allo scambio di meta-informazioni tra
le diverse macchine all’interno di una li-
nea. Forniamo soluzioni e componenti
di automazione in grado di interfacciar-
si in senso verticale con le più diverse
piattaforme di raccolta dati e business
intelligence su base server e cloud, im-
piegando interfacce di comunicazione
standardizzate e aperte, facilmente
connettibili con dispositivi industriali e
IT. L’integrazione orizzontale può realiz-
zarsi sia per la comunicazione di singoli
parametri indicativi per il processo, sia
per elaborazioni in locale per la produ-
zione di dati aggregati significativi per
la valutazione della OEE o per funziona-
lità di diagnostica predittiva”.
•
1.
Stato dell’arte del risparmio energeti-
co nell’industria alimentare: a che pun-
to siamo?
2.
Tracciabilità alimentare e automazio-
ne: un vero e proprio ‘must’ per il futu-
ro…
3.
Quale ritenete sarà l’applicazione
futura nell’industria alimentare di para-
metri tecnologici nuovi come IoT, cloud,
big data?
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La tecnologia digitale permette
di creare ‘memorie’ dello stato
delle coltivazione e di utilizzare i dati
per avere una produzione di qualità
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