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AO

PANORAMA

U

n piano per lo sviluppo

tecnologico del settore

agroalimentare a livello

nazionale, declinato in sei

aree strategiche: salute e

benessere attraverso l’intero ciclo di vita,

sicurezza alimentare, processi produttivi

per una migliorata qualità degli alimenti,

produzione alimentare sostenibile e

competitiva, macchine e impianti per l’in-

dustria alimentare, ICT nel settore agro-

alimentare e strumenti di trasferimento

tecnologico. Il programma è stato pre-

sentato all’Enea di Roma da Clan, ovvero il

Cluster Agrifood Nazionale, che vede l’U-

niversità di Bologna tra i membri della pre-

sidenza assieme a Federalimentare, Aster

e alla stessa Enea. Ai Ministeri dell’Istru-

zione, dello Sviluppo economico e delle

Politiche agricole alimentari e forestali, il

Cluster Agrifood Nazionale ha presentato

le priorità d’intervento in ricerca e inno-

vazione, condivise da imprese alimentari,

enti di ricerca, università, associazioni e

rappresentanze territoriali per rilanciare la

competitività del settore industriale agro-

alimentare.

Con 54.000 imprese, 385.000 addetti

(più altri 850.000 indiretti della produ-

zione agricola trasformata), un fattura-

to stimato in 134 miliardi di euro per il

2016 (di cui quasi 29 milioni derivanti

dall’export), l’industria alimentare è il

secondo comparto manifatturiero ita-

liano ed è posizionata al terzo posto in

Europa, a ridosso dell’industria alimen-

tare tedesca e francese. Si tratta di un

comparto molto attento all’affermazio-

ne su scala globale dei modelli di pro-

duzione e consumo sostenibili, in grado

di far fronte al crescente fabbisogno

mondiale e di garantire la competitività

dei sistemi agroalimentari nel rispetto

dell’ambiente e delle comunità del ter-

ritorio. Un’industria che investe l’8% del

fatturato in R&S, unendo le tradizioni

del modello alimentare italiano con l’in-

novazione di processo e di prodotto per

andare incontro alle principali tendenze

di consumo: la qualità e la freschezza

dei prodotti e i contenuti organo-

lettici, la ricettazione e le tante sue

riformulazioni, le valenze nutrizio-

nali e salutistiche, l’occasione e il

luogo di consumo e la salvaguardia

dell’ambiente. Ognuna delle sei linee

tecnologiche presentate, veri e propri

riferimenti di sviluppo strategico dell’in-

dustria agroalimentare nazionale, corri-

sponde quindi a una sfida importante

per rilanciare la competitività del setto-

re. Dall’ottimizzazione delle proprietà

nutrizionali degli alimenti finalizzate

ad accrescere la qualità della vita

dei consumatori, all’intensifica-

zione della produzione riducendo

l’impatto ambientale e la pressione

sulle risorse naturali, producendo

al contempo alimenti di qualità

sani e sicuri. Il progetto è

completo: dal

miglioramen-

to delle fun-

zionalità degli

impianti produt-

tivi e delle materie

da utilizzare nei meto-

di di lavorazione dei pro-

dotti alimentari, fino allo

sfruttamento efficace ed

efficiente, a scopo gestionale

e di analisi, di tutti i dati dispo-

nibili nella filiera produttiva.

L’industria alimentare italiana, leader nell’export, è fra i settori più

avanzati per sviluppo tecnologico: un piano programmato a livello

nazionale apre ulteriori prospettive di crescita - Parte I

Una ‘ricetta’ per

il futuro

Carlo Marchisio

@Industry40

MARZO 2017

AUTOMAZIONE OGGI 396

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