OTTOBRE 2015
AUTOMAZIONE OGGI 385
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tracciare a discrezione dell’utente tutti gli
eventi ritenuti sensibili durante il normale
svolgimento delle lavorazioni”.
Biego:
“Abbiamo investitomolto nelle tec-
nologie Rfid per la tracciabilità con nuovi
moduli Rfid che hanno una connessione
Ethernet TCP/IP e integrano la possibilità
di interfacciarsi con database ERP, quali
SAP ecc. Si apre così la possibilità di una
maggiore integrazione dei dati, mentre le
antenne assicurano la lettura anche nelle
zone più disagiate. Per il controllo del ca-
rico/scarico di latte e/o di sottoprodotti,
poi, un sistema in AS-i con gateway in
Profibus e relative antenne sono state uti-
lizzate per tracciare il singolo camion e per
autorizzarlo a caricare/scaricare il prodotto
senza possibilità di errore”.
Oneglio:
“Non solo le normative interna-
zionali richiedono una maggiore tracciabi-
lità, ma anche il consumatore finale è stato
sensibilizzato su questo tema. Infatti, gli ac-
quirenti sono sempre più attenti alla lettura
delle etichette e, giustamente, pretendono
di ricevere il maggior numero possibile di
informazioni sul prodotto che acquistano.
Di conseguenza, i produttori si devono at-
tivare per rendere disponibili questi dati e
la loro richiesta è quella di poter tracciare
l’intera filiera in tempo reale. Ciò è reso
possibile dai nostri lettori di codice a barre
o Rfid. Poi, con l’utilizzo di sensori IO-Link
per rintracciare l’interoprocessoproduttivo
effettuato dalla macchina è possibile fare
manutenzione preventiva sugli impianti”.
Tieghi:
“Non è solo una questione di ef-
ficientamento o di aumento di qualità e
produzione: sono gli enti che regolamen-
tano le produzioni in
ambito food & beve-
rage a chiederlo. Nel
mondo globalizzato
di oggi non si può
pensare di rimanere
fuori da un determi-
nato mercato perché
le caratteristiche del
prodotto non soddi-
sfano le normative
locali: in Italia da
questo punto di vista
abbiamo frequenti
controlli e regola-
mentazioni molto
‘spinte’ e questo
fortunatamente ben
ci colloca nel pano-
rama internazionale”.
Gaia:
“È ormai evidente che la tracciabilità
fondata sulla corrispondenza biunivoca
codice a barre/lotto di produzione non
può soddisfare requisiti così stringenti
come quelli attuali imposti dalle norma-
tive internazionali. Il codice a barre ha delle
forti limitazioni, quali l’impossibilità di trac-
ciare il singolo prodotto, o la necessità di
una lettura ottica in vista, che lo rendono
poco adatto alle applicazioni più avanzate
dell’automazione industriale. L’impiego
e la standardizzazione di tecnologie RF
già comprovate come l’Rfid in banda UHF
stanno attuandouna grossa rivoluzione nel
settore. A ciò aggiungiamo la tecnologia
NFC (Near Field Communication) presente
nei sistemi di telefonia mobile di ultima
generazione, soprattutto Android, che
permettono di ottimizzare il management
negli stabilimenti produttivi, per esempio
le serre agricole, con smartphone commer-
ciali di alto livello prestazionale. Anche le
WSN (Wireless Sensor Networks) sono un
ampliamento delle tecnologie RF a sup-
porto del management produttivo. In que-
sto caso, non è nemmeno indispensabile
la presenza di un operatore sul campo, in
quanto i dati fluiscono direttamente dalle
aree monitorate al sistema di controllo e
tracciabilità. Siamo di fronte a una conti-
nua e rapida evoluzione della tecnologia di
monitoraggio”.
Daniele:
“Lo sviluppo continuo che noi
diamo ai prodotti e alle soluzioni per i si-
stemi di controllo della produzione, in
particolare della tracciabilità nel settore
alimentare, ha permesso ai clienti di ade-
guarsi alle più recenti regolamentazioni CE
(per esempio CE 178/2002) mediante l’a-
nalisi delle informazioni provenienti dagli
impianti e dall’ERP. La possibilità di rico-
struire la storia di un prodotto e delle sue
trasformazioni con informazioni documen-
tate su materie prime, ordine, lotto di pro-
duzione, dati dal campo, rintracciabilità e
reportistica contribuisce in maniera impor-
tante alla competitività di un’azienda. La
maggiore facilità nel risalire alle cause dei
problemi, la rapidità delle azioni correttive,
che garantiscono la limitazione dei costi
e la crescita organizzativa, costituiscono i
punti cardine del servizio a elevato valore
aggiunto che offriamo”.
Automazione e risparmio
energetico
A.O.:
Quali strategie e scelte tecnologiche
puòimpiegarel’industriaalimentareperotte-
nereunmigliorerisparmioenergeticotramite
l’automazione?
Daniele:
“Migliorare il risparmio energetico
tramite l’automazione è fondamentale per
l’industria alimentare. La strategia giusta è
scegliere un approccio onnicomprensivo
all’efficienza energetica, andando a inter-
venire in tutte le aree dove è più comune
che si generino sprechi, o in cui il consumo
energetico è particolarmente elevato. Si
parte dalla scelta di componenti intrinse-
camente orientati all’efficienza e alla di-
sponibilità di servizi per la gestione della
stessa, per esempio inverter di processo
che consentono non solo elevati risparmi,
ma anche di integrare in una piattaforma
web based la gestione e il controllo dei dati
energetici, oltre che dei dati di funziona-
mento del componente, per arrivare, sulla
base di un audit energetico approfondito,
ad adottare soluzioni capaci di interve-
nire sugli sprechi e di coniugare efficienza
operativa ed energetica per moltiplicare i
vantaggi e i risparmi. Con i moderni sistemi
per l’automazione, l’energia entra in gioco
anche come elemento per migliorare la di-
sponibilità dei processi di produzione e la
diagnostica. L’aumento di consumo ener-
getico in una pompa o in una valvola, per
esempio, può essere un segnale predittivo
di malfunzionamenti, che può consentire
di intervenire con un controllo o una ripa-
razione ben prima che il guasto si presenti
determinando blocchi macchina”.
Tieghi:
“Anche nel processo più basilare si
utilizzano macchinari, forni e impacchet-
Industria alimentare: i principali prodotti esportati
(I bimestre 2015)