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OTTOBRE 2015

AUTOMAZIONE OGGI 385

32

AO

PANORAMA

L’

industria alimentare italiana

riveste una posizione strate-

gica per le sue dimensioni e

per la solida tradizione che

l’accompagna nel tessuto

sociale ed economico Italiano, senza di-

menticare i valori di cui è portatrice. È da

sempre uno dei comparti più ‘responsabili’,

sensibile ai temi della tutela dell’ambiente,

della qualità del lavoro, dello spreco ali-

mentare, molto attenta all’evoluzione degli

stili di vita e dei modelli di alimentazione. I

player di settore, per esempio, collaborano

attivamente ai programmi istituzionali pro-

mossi in materia di corretta alimentazione

ed educazione nel consumo di cibo.

Un comparto anti-crisi

Analizziamo i dati del 2015: 134 miliardi di

fatturato, 385.000 addetti e circa 29miliardi

di export. Nella crisi più grave e prolungata

di questi anni, abbiamo potuto contare

sul comparto alimentare in tutte le sue

componenti, dalle grandi aziende, alcune

multinazionali, che operano e investono

nel nostro Paese, alle

numerose piccole e

medie imprese, che

si confermano essere

un patrimonio invi-

diabile: vero tessuto

connettivo di un’im-

prenditorialità forte e

attiva, diffusa in modo

consistente sull’intera

penisola.

Dal 2007, ultimo anno

pre-crisi, a oggi la pro-

duzione dell’industria

alimentare ha perso

solo 3 punti percentuali, a fronte dei 24

punti che l’industria italiana nel suo com-

plesso ha perso sul territorio. E ancora, dal

2007 l’export dell’industria alimentare è

salito della metà (+49,5%) contro il +9,9%

del settoremanifatturiero ingenerale. All’e-

stero però esportiamo solo il 20,5% del fat-

turato contro percentuali benmaggiori, fra

il 23% e il 31%, delle più importanti nazioni

europee concorrenti. È quindi importante,

nonché un impegno

delle aziende del set-

tore, aumentare la

quota dell’export agro-

alimentare compren-

sivo del primario (34,4

miliardi nel 2014) a 50

miliardi entro fine de-

cennio. Si avrebbe così

l’opportunità di ridurre

il divario e produrre

100.000 nuovi posti

di lavoro, sebbene

il comparto alimen-

tare abbia comunque

mantenuto i propri livelli occupazionali

in modo ottimale, con un calo di 20.000

posti dal 2007 a oggi, passati da 405.000

a 385.000, legato soprattutto al blocco del

turnover. Si tratta dunque di una riduzione

abbastanza limitata, chemette in evidenza,

anche sotto l’aspetto sociale, l’importante

ruolo anticiclico e stabilizzatore di questo

settore. La meta dei 50 miliardi di euro di

export agroalimentare da raggiungere

Alimentare: ago della

Quello alimentare è un comparto strategico per la bilancia economica

italiana. Sempre più ‘responsabile’ e ‘sostenibile’, ha confermato il

proprio ruolo anti-crisi con i 134 miliardi di fatturato del 2015

Carlo Marchisio

@CMarchisio

Federico Varotti,

HMI & software division

manager di ESA Automation

Fonte: thewellbeingclinic.ie