OTTOBRE 2015
AUTOMAZIONE OGGI 385
40
AO
ATTUALITÀ
E
nzo Maria Tieghi, CEO di Servi-
Tecno, ci illustra le opportunità
offerte dall’adozione dello stan-
dard OPC nell’industria.
Automazione Oggi:
Qual è secondo lei la
sfidamaggiore per l’Industrial Internet?
Enzo Maria Tieghi
:
Una delle maggiori
sfide dell’Industrial Internet è l’interope-
rabilità. Molti fornitori utilizzano diversi
tipi di dispositivi, ciascuno con i propri
protocolli univoci per comunicare tra loro,
rendendo difficile realizzare soluzioni con-
nesse e sicure. Molti clienti, poi, impiegano
all’interno delle loro reti industriali diverse
tecnologie di vendor anche concorrenti.
Non sorprende quindi che molte orga-
nizzazioni abbiano difficoltà a integrare i
sistemi con disparati dispositivi e apparec-
chiature. Le aziende che aderiscono alla
Fondazione OPC (OPC Foundation) hanno
affrontato il problema e hanno creato un
protocollo standard per il funzionamento
delle macchine e dei sistemi software che
ora possono comunicare tra loro nella
stessa lingua.
A.O.:
Come si è passati da OPC a OPC-UA?
Tieghi:
Lo standard OPC è stato ed è am-
piamente adottato in tutto il mondo, ma
finora soffriva la mancanza di alcune fun-
zionalità a livello di sicurezza e di conte-
stualizzazione. A risolvere anche questo
problema è però arrivato lo standard OPC-
UA (Unified Architecture). OPC-UA ha una
forte presenza in Europa e ha dimostrato
di poter risolvere una serie di problemi che
vanno al di là dei soli aspetti di automa-
zione. Questo standard infatti si è evoluto
passando da semplice sistema di trasmis-
sione di dati a uno strumento che offre
un percorso cifrato sia per i dati sia per la
configurazione, e continua a evolversi con
nuove funzionalità di
rilevamento automa-
tico delle periferiche
connesse in rete e la
possibilità di colle-
garli senza la neces-
sità di configurazione
manuale.
A.O.:
Ci parli dell’im-
portanza di usare tali
standard
Tieghi:
Lo standard
OPC-UA garantisce
comunicazioni strut-
turate efficienti e sicure, favorendo unami-
gliore connettività, la gestione di sistemi e
interoperabilità a tutti i livelli, fondamento
per la gestione degli asset industriali e
delle loro performance.
Ma attenzione, gli standard non possono
diventare standard se non li utilizziamo
come tali. Se noi immaginiamo un futuro
in cui le macchine intelligenti possono co-
municare in modo trasparente per creare
una rete intelligente in grado di fornire in-
formazioni ricche e pertinenti alle infinite
applicazioni e agli utenti per migliorare
il flusso di lavoro, la produttività e l’effi-
cienza, solo allora ci accorgeremo che la
progettazione basata su standard OPC-
UA è fondamentale al raggiungimento
di tale obiettivo. Se si vuole ‘vivere il
sogno’ dell’Industrial Internet è necessa-
rio un approccio unificato agli standard.
L’utilizzo dello standard OPC-UA come
protocollo di base
per tutti i sistemi di
automazione delle
nostre organizza-
zioni per migliorare
la gestione delle
performance degli
asset, aiuterà a rea-
lizzare il pieno valore
del nostro sistema e
dei servizi collegati.
Lo standard OPC-
UA potrà avere un
impatto significativo
sui problemi di inte-
roperabilità in molti settori industriali, ma
solo se sarà ampiamente adottato. Molti
dei prodotti software distribuiti e sup-
portati da ServiTecno sono già OPC-UA
Compliant: GE Intelligent Platforms ade-
risce a OPC Foundation e i software della
famiglia Proficy (HMI/Scada iFix, Historian,
WorkFlow, ecc.) sono già predisposti OPC-
UA; Dream Report è già pronto per OPC-
UA; Win911 rileva gli allarmi da OPC-UA; i
driver GE-IP/IGS e SoftwareToolBox sono
già compatibili con OPC-UA.
•
ServiTecno -
www.servitecno.itIndustrial Internet:
da sogno a realtà
Lo standard OPC è ampiamente adottato in tutto il mondo, ma
finora ha pagato la mancanza di alcune funzionalità per la sicurezza
e la contestualizzazione di dati e comunicazioni
Carolina Veloso
EnzoMaria Tieghi, CEOdi ServiTecno
Foto tratta da www.pixabay.com