entro fine decennio è una sfida importante
e un obiettivo assai complesso, ma il suo
concreto avvicinamento consentirebbe di
accrescere in modo significativo gli occu-
pati e ridurre il divario con i principali con-
correnti in Europa.
Nello specifico, il comparto alimentare
dedica alla sicurezza 80.000 persone e 2,4
miliardi di euro l’anno e impegna ogni
anno 10miliardi di euro in ricerca, sviluppo
e innovazione. Investe poi l’1,6% del fat-
turato totale nell’innovazione di processo
e di prodotto. A differenza di altri settori
industriali, poi, che durante la crisi hanno
dovuto tagliare in modo incisivo attività
produttiva e forza lavoro, l’industria alimen-
tare ha potenzialità integreper essere il rife-
rimento guida della crescita e della ripresa
dell’economia italiana sia per l’area di sua
competenza, sia a livello generale. L’impor-
tante risorsa delle proposte alimentari del
settore, il modello produttivo articolato e
flessibile, una numerosa parte delle tipo-
logie di prodotti porta risposte importanti
ed esemplari alla sfida globale del cibo. Il
comparto alimentare italiano è dunque un
modello che ‘fa scuola’ a livello internazio-
nale e che conferma con responsabilità e
intensità l’importanza del suo ruolo prima-
rio nel contesto industriale tricolore, non-
ché mondiale.
L’automazione
nell’industria alimentare
L’automazione occupa un ruolo strategico
e basilare per lo sviluppo industriale del
comparto alimentare in termini di qualità
dei prodotti e conte-
nimento dei relativi
costi produttivi. I for-
nitori delle soluzioni
di automazione hanno
contribuito a miglio-
rare notevolmente la
produzione e a ren-
dere più efficienti i pro-
cessi industriali delle
aziende. Abbiamo
incontrato alcuni fra i
principali fornitori di
automazione indu-
striale per il comparto,
per verificare con loro
le attività e le tecnologie emergenti.
Automazione Oggi:
L’efficienza delle linee
di produzione nella filiera alimentare è basi-
lare: come l’automazione può aumentarla?
Federico Varotti
(
ESA Automation
-
www.esa-automation.com
): “Certamente
l’efficienza delle linee
di produzione è basi-
lare e in questo caso
l’automazione può
apportare un grande
contributo attraverso
sistemi di interconnes-
sione tra i vari impianti.
I clienti possono così
attuare procedure di
comparazione tra le
differenti linee e ca-
pire in tempo reale
quale linea può avere
dei problemi e, di conseguenza, un calo
della produzione. Attraverso questi tipi di
interconnessione è possibile inoltre inter-
venire in tempo reale in modo mirato su
eventuali problematiche. La nostra piatta-
forma di teleassistenza remota, per esem-
pio, permette all’operatore di collegarsi ai
macchinari, ovunque si trovino, verificarne
il funzionamento corretto e intervenire im-
mediatamente in caso di necessità. Quindi
un servizio di assistenza puntuale e sicuro,
che permette di tagliare i costi e i tempi di
trasferta”.
Enrico Biego
(
IFM electronic
-
www.ifm.com
): “Quello che vedo come richiesta di
punta da parte di chi gestisce le linee di
produzione è l’interesse ad avere unamag-
giore quantità di informazioni dalla linea di
produzione, questo per garantire la mas-
sima efficienza. Il protocollo IO-Link può
costituire una modalità
per trasferire diretta-
mente dai sensori in
campo (fotocellule, tra-
smettitori di pressione,
temperatura ecc.) non
solo i valori di processo,
ma anche informazioni
di diagnostica che
possono portare a ga-
rantire una maggiore
efficienza e disponibi-
lità delle linee produt-
tive. Questoutilizzando
dei master in grado di
interconnettersi con i
principali bus di campo (Profinet, Profibus,
Ethernet/IP, Ethercat…)”.
Davide Brancaleoni
(
Rockwell Automa-
tion
-
www.rockwellautomation.it ): “Il set-
tore del food&beverage è caratterizzato
da bassi margini; qualsiasi cambiamento
nelle dinamiche o nelle
preferenze di mercato,
sui prezzi o sulla nor-
mativa ha dunque un
impatto superiore alla
media sui produttori.
Le maggiori probabi-
lità di successo sono le-
gate alla capacità delle
aziende di individuare
le aree di produttività
che possono adeguarsi
al cambiamento, per-
mettendo di man-
tenere il vantaggio
competitivo. Ciò è
però possibile quando vi è una reale visi-
bilità lungo tutta la supply chain che per-
metta di disporre, raccogliere e utilizzare
i dati per migliorare le capacità operative,
aumentare l’utilizzo degli impianti, incre-
mentare la produttività e massimizzare la
resa. L’accesso a questo tipo di informa-
zioni permette di apportare miglioramenti
che hannoun impattodiretto sulla ‘bottom
line’. Le giuste informazioni permettono
infatti di monitorare e gestire le linee di
produzione in modo più efficiente, comu-
nicare e utilizzare i dati generati in tempo
reale, migliorare i processi per prevenire i
guasti alle apparecchiature. Oggi sono di-
OTTOBRE 2015
AUTOMAZIONE OGGI 385
33
bilancia
Enrico Biego, corporate
account manager
food & beverage di IFM
electronic
Davide Brancaleoni, Emea
segment leader - packaging
industry di Rockwell
Automation