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tatrici: macchine che, seppure comandate

dall’uomo, richiedono l’utilizzodi varie fonti

di energia.

Il semplicemonitoraggio di questi consumi

tramite l’inserimento di un energy mana-

gement system permetterebbe di identi-

ficare le ‘falle’ del sistema, problematiche

che spesso sfuggono all’occhio umano per

impossibilità di rilevamento. In applicazioni

complesse queste situazioni di macroper-

dite sono spesso già state risolte, ma non

è un buon motivo per ritenersi soddisfatti:

nuovi tool tecnologici stanno spingendo

nella direzione degli scenari simulati,

dando la possibilità all’utente di verificare

eventuali intuizioni, o al sistema stesso di

‘proporre’ variazioni al processo, al piano

tariffario, alle procedure”.

Biego:

“La migliore strategia è quella della

misurazione e integrazione delle informa-

zioni raccolte in campo. A livello di tecno-

logia è più di un decennio che proponiamo

misuratori per aria compressa e gas tecnici,

affiancati da misuratori magnetici o a ul-

trasuoni per i liquidi. Inoltre, il nostro da-

talogger, con la possibilità di registrare ed

elaborare i dati ricevuti dalle misurazioni

e/o da accellerometri, ci consente di inviarli

via Ethernet TCP/IP via OPC server a Scada

ERP ecc.”

Brancaleoni:

“La Global Food Security

stima che entro il 2050 la popolazione

mondiale raggiungerà i 9 miliardi. L’au-

mento del consumo di energia necessaria

per l’incremento di produzione, la mag-

giore quantità di rifiuti e l’esaurimentodelle

risorse naturali saranno le dirette conse-

guenze di una popolazione più numerosa

e più densamente concentrata.

In questo scenario, i produttori hanno la re-

sponsabilità di bilanciare il bisogno di sod-

disfare una domanda crescente con una

produzione sicura e sostenibile e al minore

costo possibile. Il monitoraggio del con-

sumo di energia a livello sia generale sia di

specifiche linee di produzione, è un punto

di partenza che consente di apportare mo-

difiche operative per ridurre i consumi e i

costi energetici.

L’accesso ai dati storici, inoltre, permette

di risolvere problemi occasionali o persi-

stenti relativi alla qualità dell’energia, cali

di tensione o armoniche, con conseguente

risparmio economico in termini di attrezza-

ture danneggiate, prodotti di scarsa qualità

ed eventuali sanzioni legate a problemi di

potenza sulla rete energetica. Monitorare e

misurare significa migliorare. La visibilità e

la disponibilità di dati relativi ad acqua, aria,

gas, energia elettrica e vapore consentono

alle aziende di registrare vantaggi costanti

e ripetuti nel tempo. I comportamenti si

affidano all’osservazione e all’intervento

umano, coinvolgendo dirigenti e membri

del teama capo di attività di pianificazione,

gestione, controllo e modifica, mentre la

chiave per accelerare il miglioramento

dell’efficienza energetica si trova, ancora

una volta, all’interno dei flussi di dati pro-

venienti dalle apparecchiature”.

Varotti:

“Abbiamo una gamma di prodotti

hardware e software pensati per il monito-

raggio continuo e puntuale dei consumi

energetici. Attraverso questi misuratori è

possibile raccogliere tutti i dati necessari

per capire come ottimizzare i consumi, ma

non solo. Se parliamo di energia nel senso

stretto del termine, per esempio, siamo

anche in grado di esaminare la qualità della

fornitura elettrica. Tutti questi dati sono

poi liberamente consultabili attraverso

una semplice connessione Internet e un

browser standard”.

Gaia:

“Indubbiamente i processi produttivi

in ambito food & beverage hanno dei con-

sumi energetici elevati. Essi nascono prin-

cipalmente dalle condizioni ambientali di

lavoro in cui si sviluppa la filiera produttiva,

che per alcuni comparti devono garantire

enormi livelli di produttività e, vista la de-

peribilità delle materie prime che vengono

utilizzate, un’operatività h 24, 7/7. È davanti

a queste esigenze che automatizzando la

filiera produttiva si può ottimizzare il con-

sumo energetico.

Di fatto, una catena produttiva ‘smart’ con-

sente l’accensione e lo spegnimento sche-

dulatodellemacchine e nello stesso tempo

un monitoraggio e un’autodiagnosi della

stessa macchina capace di segnalare ano-

malie che possono portare a un consumo

energetico non preventivato”.

Oneglio:

“Il risparmio energetico è un tema

molto caldo e un aspetto a cui tutti i settori

industriali devonoporregrande attenzione.

Dal fornire importanti dati per il miglio-

ramento della produzione, alla manu-

tenzione predittiva, dall’azzeramento del

rischio di errore alla protezione sicura di

aree e ambiente, tutti i nostri sensori por-

tano a un naturale innalzamento della qua-

lità e dell’efficienza produttiva.

Questo, di conseguenza, significa riuscire

a sfruttare in modo intelligente le risorse a

disposizione con un fisiologico risparmio

energetico”.

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