MARZO 2015
AUTOMAZIONE OGGI 379
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AO
MANUTENZIONE
E
sistono differenti strategie per gestire la manutenzione,
sia della singola macchina, sia di un sottosistema di un
processo più complesso. In generale, si può parlare di
manutenzione ciclica, su evento, proattiva, ‘condition-
based’ o predittiva ecc. Ciascuna strategia manutentiva
offre un diverso livello di prestazione e di efficacia e richiede una
quantità di dati diversa a seconda del livello che si vuole ottenere.
Come regola generale, si può dire che più è precisa e predittiva
l’informazione diagnostica che si riesce a ottenere, maggiore è
l’efficacia delle attività manutentive, con conseguente vantaggio
economico. L’efficacia della manutenzione può essere misurata in
termini di disponibilità (‘availability’) di ciascuna macchina o sot-
tosistema ed è necessario comparare questo dato con il costo so-
stenuto per ottenere un simile risultato. Aumentare l’efficacia della
manutenzione comporta risvolti da tenere in conto: in particolare,
è necessario creare una rete di comunicazione che permetta il tra-
sferimento delle informazioni dallemacchine/sottosistemi al server
dedicato alla manutenzione, dove le informazioni e i dati vengono
elaborati per ottenere informazioni a più alto valore aggiunto ai
fini manutentivi/diagnostici. A questo si aggiunge il fatto che, per
aumentare la quantità di dati che è possibile raccogliere, è neces-
sario che le macchine siano sensorizzate in modo da monitorare
variabili utili a identificare guasti incipienti o la necessità di inter-
venti di ripristino. Una tale infrastruttura fatta di sensori, unità di
raccolta dati, reti di comunicazione e PC per l’immagazzinamento e
il processamento dei dati ha un costo di investimento e di esercizio,
oltre che un proprio tasso di guasto. E potenziare l’infrastruttura
aumenta certamente i costi (a volte anche il tasso di guasto della
stessa), pertanto è necessario che l’azienda trovi il miglior equili-
brio possibile tra complessità dell’infrastruttura e ritorno atteso.
Lo scopo di questo lavoro è presentare quali siano i ritorni delle
varie strategie manutentive e quali siano i corrispondenti requisiti
in termini di infrastruttura. Presenta quindi una roadmap che parte
dalla manutenzione ciclica e su evento per arrivare fino alla manu-
tenzione di tipo proattivo. Sulla base di questa roadmap ciascuna
azienda è in grado di valutare la propria strategia e definire gli inve-
stimenti in termini di tecnologia e competenze interne.
Questione di strategia
La manutenzione rappresenta un costo importante durante l’in-
tero ciclo di vita di una macchina o di un impianto. Identificare
un’adeguata strategia manutentiva è pertanto uno degli obiettivi
dei proprietari, avendo come target un elevato QoS (Quality of
Service) dell’impianto o della macchina, insieme a un costo con-
tenuto. Questo non significa ridurre la manutenzione, cosa che
porterebbe a un aumento dei possibili guasti, ma piuttosto massi-
mizzarne l’effetto rendendola più efficace.
Micaela Caserza Magro, Paolo Pinceti (*)
Esistono diverse strategie manutentive, ognuna con un diverso livello di
prestazione ed efficacia, a supporto delle quali occorre dotarsi di idonee
infrastrutture di comunicazione. Vediamo come
Non c’è manutenzione
senza comunicazione
Fonte: www.itclearning.com