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NOVEMBRE-DICEMBRE 2014

AUTOMAZIONE OGGI 377

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tenzeeun’esperienza consolidatadi studioe ricerca. “Esistono in Italia

competenze diffuse in questo ambito” afferma Alberti, “ma spesso

sono competenze strettamente applicative, mentre noi cerchiamo

di completare l’applicazione con il rigore scientifico e l’approfondi-

mento della teoria e dei concetti fondamentali. Il nostro gruppo di

ricerca esiste dal 2000, quando mi sono trasferito a Brescia dal Poli-

tecnico di Milano”. La funzione applicativa del lavoro svolto dal team

resta naturalmente centrale, mettendo tutte le competenze al servi-

zio diretto delle aziende del bresciano, prevalentemente piccole e

medie imprese dove la sensibilità verso i rischi di natura ergonomica

è ancora piuttosto bassa. “L’interesse verso i temi dell’ergonomia è in

aumento” aggiunge il professore

“come dimostrano gli innumere-

voli articoli pubblicati negli ultimi

anni sul notiziario dell’Ordine

degli Ingegneri di Brescia.”

Virtualizzare per anticipare

Nel 2006 il gruppo di lavoro di Alberti comincia a sondare il mer-

cato per individuare una soluzione software da implementare

a supporto della propria attività di ricerca. Consultando diverse

pubblicazioni scientifiche internazionali e confrontandosi con

altre Università, il team identifica Jack, il software di simulazione

umana di processo che fa parte della suite Tecnomatix di Siemens

PLM Software. “Dopo le prime simulazioni relative a postazioni

lavorative in settori industriali, abbiamo svolto un’analisi sul mo-

vimento del braccio nei giocatori di ping-pong, per capire quali

applicazioni erano possibili in ambiti diversi e valutare la finezza

del software” racconta Marciano. “Successivamente abbiamo

testato il software insieme a sistemi di motion capture, ultimo

dei quali è un sistema ottico di rilevamento dei movimenti, con

videocamere e marker, per poter riprodurre e simulare il movi-

mento dell’intero corpo con un maggior numero di punti rilevati.

Attualmente stiamo applicando questa metodologia soprattutto

all’utilizzo dei manipolatori per carichi pesanti”. Jack si è comples-

sivamente dimostrato all’altezza dei vantaggi attesi dal team di

ricerca, che ha espresso la propria disponibilità e il proprio inte-

resse a entrare nel gruppo dei beta tester del software, così da

suggerire miglioramenti e integrazioni.

A fronte di un maggior onere nell’effettuare la valutazione, legato

alla necessità di tempi e risorse per costruire il modello iniziale,

Jack consente una valutazione più semplice e veloce, oltre che

integrata, di un numero più o meno ampio di fattori che incidono

sulla salute e benessere degli occupanti di una postazione di

lavoro. Inoltre, Jack rende disponibili analisi e report dettagliati

senza che il valutatore debba avere competenze ergonomiche

avanzate, pur non potendo prescindere dal possesso di com-

petenze e conoscenze fondamentali. “Noi però non ci accon-

tentiamo dei risultati forniti dal software” puntualizza Marciano

“preferiamo valutarli e analizzarli con cura nell’ottica del lavoro

teorico al quale accennavamo in precedenza”.

Connubio vincente di precisione

e semplicità

“L’utilizzo di Jack ha confermato le ragioni che ne hanno deter-

minato l’acquisto” osserva Alberti. “Tutti i benefici nascono dalla

possibilità di modellare una figura umana che si muove, lavora o

svolge attività di altro genere, per poi ottenere in tempo reale una

valutazione dei parametri ergonomici principali, dopo la quale

possiamo agire su alcuni valori per vedere come agiscono sui pa-

rametri misurati”. “Il grosso vantaggio di Jack è che ci permette di

analizzare, con un livello adeguato di precisione e attendibilità,

situazioni e condizioni operative quando ancora non esiste né un

operatore né una postazione di lavoro, e quindi mancano i pre-

supposti per un’analisi cartacea tradizionale” prosegue Marciano.

“Grazie alla virtualizzazione e alla simulazione delle posture, pos-

siamo spostare la produzione di prototipi fisici e l’esecuzione dei

test più avanti lungo il ciclo di sviluppo. I metodi per una prima

valutazione approssimativa sono molto semplici; dopodiché, se i

risultati sono positivi, procediamo con lo sviluppo, altrimenti uti-

lizziamo metodi certamente più complessi, ma anche più rigorosi

e analitici”.

Strumento per il mondo industriale

e software per la didattica

Il Dipartimento di Ingegneria meccanica e industriale utilizza Jack

a scopo didattico, principalmente per la realizzazione di tesi di

laurea con necessità di approfondimento in campo ergonomico.

Tali tesi vengono generalmente sviluppate grazie alla collabora-

zione di aziende così da analizzare situazioni reali o realizzabili.

È al vaglio anche l’utilizzo del software nell’ambito di un nuovo

corso chiamato ‘Laboratorio di gestione dei sistemi di produ-

zione’ un corso di tipo informatico che verrà introdotto dal 2012.

L’interesse di Alberti e del suo team resta però focalizzato prin-

cipalmente sul mondo industriale, con la ricerca attiva di oppor-

tunità di impiego per Jack e gli altri strumenti a disposizione del

Dipartimento. “Vogliamo arrivare a simulare il movimento degli

addetti in un’azienda significativa” afferma Alberti. “Recente-

mente abbiamo collaborato con una vetreria che produce oblò

per lavatrici; il passaggio dagli oblò tradizionali a quelli più grandi

delle lavatrici di ultima generazione ha comportato un notevole

incremento dei pesi sollevati dagli operatori in fabbrica, così

nell’azienda è stata effettuata un’analisi del lavoro degli addetti

all’osservazione degli oblò per trovare soluzioni adatte a elimi-

nare eventuali rischi, analisi che abbiamo poi effettuato con Jack”.

Siemens PLM Software -

www.plm.automation.siemens.com

Attualmente Jack viene

impiegato dal Dimi

principalmente per

studiare dal punto di vista

ergonomico l’utilizzo dei

manipolatori per

carichi pesanti