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ITALIA 4.0

dicembre 2016

le priorità di ricerca del Cluster, con uno

sguardo privilegiato alle tecnologie abi-

litanti e all’integrazione dell’ICT nel ma-

nifatturiero. Siamo partiti dall’analisi dei

mega-trend socio-economici in atto che

più impattano sul manifatturiero, con-

dizionando i cambiamenti strutturali del

settore, e che possono essere così sinte-

tizzati: cambiamento demografico, nuovi

mercati emergenti, scarsità delle risorse,

cambiamento climatico, accelerazione

dell’avanzamento tecnologico. Per cia-

scuno dei mega-trend, sono state indivi-

duate le sfide specifiche per il settore ma-

nifatturiero che si possono concretizzare

in opportunità attraverso la definizione

di strategie di sviluppo. Quindi sono state

definite sette linee di intervento e di pri-

orità per la ricerca e l’innovazione neces-

sarie per mantenere la competitività nel

settore manifatturiero: sistemi per la pro-

duzione personalizzata; strategie, metodi

e strumenti per la sostenibilità industria-

le; sistemi per la valorizzazione delle per-

sone nelle fabbriche; sistemi di produzio-

ne ad alta efficienza; processi produttivi

innovativi; sistemi di produzione evolutivi

e adattativi; strategie e management per

i sistemi produttivi di prossima generazio-

ne. Nell’analisi sono state considerate le

tecnologie abilitanti, nonché il confron-

to con le altre piattaforme ed esperienze

europee”.

I primi riscontri alla vostra attività di

indirizzo si sono già concretizzati nel

Programma Nazionale della Ricerca,

ma anche nel Piano Nazionale Indu-

stria 4.0. Siete stabilmente interlocu-

tori di Mise e Miur. Ce ne parla?

“Il 2 maggio scorso è stato pubblicato

dal Miur il PNR, il Programma Nazionale

della Ricerca che dettaglia la program-

mazione fino al 2020, e che ha recepito

anche le nostre indicazioni. I Cluster Tec-

nologici Nazionali sono individuati, come

le dicevo, come gli strumenti principali

per raggiungere gli obiettivi di coordi-

namento pubblico-pubblico, ossia Stato-

Regioni-Amministrazioni locali, e pubbli-

co-privato a cui viene affidato il compito

di ricomposizione di strategie di ricerca e

roadmap tecnologiche condivise su scala

nazionale. Il nuovo Piano Nazionale In-

dustria 4.0 contiene una serie di linee e

misure guida per lo sviluppo del manifat-

turiero italiano, tra le quali viene anche

data importanza al potenziamento dei

Gianluigi Viscardi insieme al presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, durante un convegno.

di grandi e medio-piccole dimensioni,

università e centri di ricerca, associazio-

ni imprenditoriali, distretti tecnologici,

organizzazioni non governative e altri

stakeholder attivi nel settore del Ma-

nufacturing e della Fabbrica Intelligen-

te. Al Cluster Nazionale Fabbrica Intel-

ligente hanno aderito inizialmente 7

Regioni con vocazione manifatturiera,

alle quali si stanno aggiungendo recen-

temente altre regioni che hanno deli-

berato per l’adesione. L’apporto delle

Regioni è fondamentale, perché non si

può pensare di fare una politica nazio-

nale che non sia supportata dalle istitu-

zioni regionali”.

Se il compito del suo Cluster è dare

indicazioni, avete quindi delineato an-

che una roadmap?

“Certamente. Parte fondamentale del

Cluster è l’attività di road-mapping per la

quale abbiamo coinvolto oltre 300 soci,

di questi il 60% sono PMI e il 20% gran-

di aziende. È stato creato un apposito

gruppo di lavoro, che, in stretta collabo-

razione con il Comitato Tecnico-Scientifi-

co, presieduto dal professor Tullio Tolio,

ha dato vita alla roadmap per la Ricerca

e l’Innovazione. La roadmap, che è stata

presentata e consegnata ufficialmente

ai rappresentanti dei Ministeri Miur e

Mise alla fine del 2014, di fatto definisce