Uomini_Imprese_marzo_2014 - page 29

marzo 2014
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N
on si può certo dire che non sia
un uomo di successo. Successo
inteso non tanto come coppe e
medaglie, ma come riuscita in ciò che af-
fronta. Alex Zanardi, 47 anni, ha dedicato
gran parte della sua vita all’automobilismo
vincendo due titoli Indycar negli Stati Uni-
ti e correndo in F.1 con Jordan, Lotus, Mi-
nardi e Williams. Poi, il 15 settembre 2001,
un brutto incidente sul circuito tedesco del
Lausitzring, gli è quasi costato la vita e lo
ha restituito alle sue giornate amputato a
entrambe le gambe. Ha riordinato le idee,
si è rimesso ‘in bolla’, è tornato al volante
nel Mondiale Turismo (vincendo qualche
gara) e poi ha scoperto la handbike, bi-
cicletta speciale che si aziona con la forza
delle braccia. Nonostante fosse un neofita,
in poche stagioni ha vinto tutto quello che
si poteva vincere arrivando a conquistare
all’Olimpiade di Londra 2012 due ori e un
argento.
Nel frattempo, già che c’era, gli è stato
chiesto di fare un po’ di televisione: ha
presentato un programma di divulgazione
scientifica (‘E se domani’) e ora conduce la
trasmissione Sfide su Rai3. Nell’aprile pros-
simo tornerà in pista come pilota, correndo
con una Bmw il campionato GT-Blancpain.
E in tutto questo si allena e corre sempre in
handbike, inseguendo la partecipazione ai
Giochi di Rio 2016.
Sport e industria: tenacia e coraggio
Tutto questo elenco di avventure e conqui-
ste lo rende un grande imprenditore di se
stesso, nel fissare gli obiettivi e raggiunger-
li, nell’avere grande disciplina sul lavoro e
nel non mollare mai di fronte ai momen-
ti difficili. Ma Alex non vive in un mondo
parallelo. Legge i giornali, guarda la tv, si
informa. Conosce benissimo le difficoltà
che vivono le aziende manifatturiere in Ita-
lia, in particolare quelle in mano a piccoli
imprenditori, sui quali la crisi si è abbattuta
in modo molto pesante. Forse per questo
le parole di uno che ha reso la propria vi-
ta un’eterna sfida posso regalare spunti e
motivazioni.
“La crisi l’ho notata, certo - racconta il bo-
lognese, che da una decina d’anni vive vi-
cino a Padova -. Soprattutto in quello che
è stato per tanti anni ed è tuttora in parte
il mio sport, cioè l’automobilismo, che per
essere praticato a tutti i livelli costa pa-
recchio e vive da quasi 50 anni sul finan-
ziamento delle aziende. Senza sponsor e
senza soldi non si va da nessuna parte, e
lo vediamo bene. C’erano tempi, molte
stagioni fa, in cui ti dovevi prenotare con
mesi di anticipo prima di svolgere un test
in pista. Adesso dai un’occhiata al meteo,
vedi se ci sarà il sole, telefoni e i circuiti non
vedono l’ora di ospitarti per girare. Questo
dà la misura della situazione”.
How I overcome
difficulties
Alex Zanardi is a great entrepreneur of
himself, of setting goals and achieving
them, of approaching his work with
fierce discipline and never giving up
in the face of obstacles. He knows the
difficulties that Italian manufacturers
are facing. As such, perhaps the words
of a man who has made his own life an
ongoing challenge might provide ideas
and encouragement to Italian business
owners. Mr. Zanardi, to say the least,
a successful man - success not so much
in the sense of trophies and medals, but
in how he succeeds. Now 47, Alex has
devoted much of his life to car racing,
winning two IndyCar titles in the United
States and driving in the F1 circuit for
Jordan, Lotus, Minardi and Williams.
Then, on September 15, 2001, he had
a serious accident at the Lausitzring
track in Germany that almost cost him
his life, resulting in the amputation of
both legs. He rethought things a bit, got
his ideas straightened out, and was soon
back behind the wheel in the World
Touring Car Championship, even
winning a few races. Then he discovered
the handbike, specially designed to be
operated by force of the arms alone.
Despite being a newcomer, in just a few
seasons he had won everything there is
to win, culminating in the conquest of
two golds and one silver at the 2012
London Olympics. In the meantime,
he was invited to do a little television,
first as the presenter of an educational
science program E se domani (‘What
if tomorrow’), currently as host of
the Rai3 series Sfide (‘Challenges’).
This coming April he’ll be returning
to the track, driving a BMW in the
GT-Blancpain championship. While
continuing to train on the handbike, of
course, to qualify for the 2016 Games
in Rio.
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