Uomini_Imprese_marzo_2014 - page 25

marzo 2014
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Expo 2015: start the clock!
M
ancano ormai pochi mesi a
Expo 2015, che sarà il primo
grande evento in calendario in
Italia dopo il periodo di crisi. E, pur con gli
innegabili ritardi, negli ultimi tempi sono
stati fatti passi da gigante a livello orga-
nizzativo. “Nutrire il pianeta. Energia per
la vita” è il grande tema di Expo Milano
2015, un percorso virtuoso tra le eccellen-
ze del nostro Paese e di tutto il mondo,
che aprirà i battenti il 1° maggio 2015. È
un evento universale che andrà a rilancia-
re l’immagine un po sbiadita del Made in
Italy, e che speriamo attirerà capitali stra-
nieri, con importanti ricadute sulla nostra
economia. Secondo uno studio dell’Univer-
sità Bocconi, si parla di un indotto di circa
102 mila posti di lavoro nella sola Milano,
e oltre 190 mila su scala nazionale. Di que-
sto, del rapporto con le imprese - comprese
quelle manifatturiere che hanno parte-
cipato con interesse alle varie iniziative
in corso - ne parliamo con Giuseppe Sala,
commissario unico delegato del Governo
per Expo Milano 2015 e amministratore
delegato di Expo 2015.
Uomini & Imprese ha avuto il piacere di
ospitarla nel 2010, quando Expo 2015
era un progetto allo stato embrionale.
Dopo una partenza al rallentatore, in
parte a causa della crisi che in questi an-
ni ha attanagliato il nostro Paese, il con-
to alla rovescia per Expo 2015 è iniziato.
Dottor Sala, come procedono i lavori?
“Expo Milano 2015 sta vivendo una fase
operativa molto attiva e proficua. Ab-
biamo aperto il 2014 forti di importanti
risultati raggiunti lo scorso anno. Sul fron-
te internazionale, abbiamo nettamente
superato l’obiettivo dei 130 partecipanti
ufficiali: ad oggi possiamo contare sulla
presenza di 142 tra Paesi e Organizzazioni
Internazionali. L’attività in cantiere proce-
de secondo programma: l’asse principale, il
Decumano, è delineato in maniera chiara;
a dicembre 2013 abbiamo dato in conse-
gna le prime aree su cui i Paesi potranno
costruire i propri padiglioni nazionali. Ab-
biamo il supporto di aziende leader nel
settore della tecnologia, dell’energia, della
sostenibilità ambientale e alimentare. An-
che sul versante della comunicazione sono
stati raggiunti significativi traguardi: Expo
Milano 2015 oggi ha una mascotte, dise-
gnata da Disney; si sta facendo conoscere
al grande pubblico attraverso spot TV e
progetti di respiro mondiale, come WE-
Women for Expo. Direi che siamo partiti
con il piede giusto”.
Quanto ha pesato nell’iter organizzativo
la crisi di questi anni?
“La crisi, economica e politica, di questi an-
ni ha influenzato l’andamento delle attivi-
tà. Quando nel Paese si respira un generale
clima di sfiducia non è semplice far appas-
sionare la gente a progetti articolati di ri-
lievo internazionale come un’Esposizione
Universale. Per questo motivo, una delle
sfide su cui siamo stati e siamo impegnati
maggiormente è spiegare alle aziende pri-
vate e alle persone che Expo Milano 2015
è una grande opportunità per il Sistema-
Paese, un’occasione di visibilità e di crescita
unica per l’Italia. E visto l’apprezzamento
e il sostegno che stiamo ricevendo a livello
istituzionale e la risposta positiva dei citta-
dini alle nostre iniziative penso che stiamo
lavorando nella giusta direzione”.
Expo 2015 ha riscosso interesse anche
tra le imprese manifatturiere? Quali pro-
getti sono stati portati avanti per coin-
volgerle?
“Il sistema imprenditoriale ha voglia di
partecipare e di essere protagonista attivo
della manifestazione. Abbiamo organizza-
to occasioni di incontro con i responsabili
di piccole e medie imprese per illustrare il
progetto e chiedere loro di prendervi parte
come partner, sponsor o fornitori. Proprio
An interview with Giuseppe Sala,
Government Commissioner for Expo
Milano 2015 and CEO of Expo 2015
SpA, has generated interesting reflections
on the current state of organizing this
major global event, which boasts the
participation of more than 140 countries.
Mr. Sala talks about how the process has
been influenced by the period of austerity
we are now undergoing.
“The crisis of recent years, both economic
and political, has impacted our activities.
When the country is experiencing a
general lack of confidence, it’s not easy to
get people excited about internationally
important projects like a universal expo.
For this reason, one of the challenges to
which we have been and remain most
committed is explaining to private
companies and individuals that Expo
Milano 2015 is a great opportunity for
the country, indeed a unique opportunity
for visibility and growth for Italy. And
given the appreciation and support we’re
receiving at the institutional level, along
with the positive response to our initiatives
of the public, I think we are working in the
right direction.”
How will it impact the territory?
“According to recent estimates from a
team of analysts at Bocconi University,
between 2012 and 2020 the Expo will
generate about 102 thousand jobs
in Milan alone, and more than 190
thousand nationwide. This is certainly
an important and encouraging sign.
More directly, as of the inauguration on
1 May 2015, we as a company will have
created around 800 positions between
fixed-term contracts, apprenticeships and
internships. It is because of the boost that
it can give to the Italian job market that
expectations for Expo Milano 2015 are
very high.”
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