Uomini_Imprese_2013 - page 36

dicembre 2013
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di eccellenze che spesso non riusciamo a
portare all’estero come meriterebbero.
Per questo nel nostro progetto espositi-
vo vogliamo inserire accanto alla grande
Mostra che racconterà l’Italia e i suoi ter-
ritori anche degli spazi dedicati alle fi-
liere agroalimentari, con un’attenzione
particolare alle loro capacità d’innovare
e di puntare sulla qualità e la sicurezza”.
Nellavestedi Commissariodel Governoper
il Padiglione Italia ci può anticipare come
sarà il nostroPadiglione? Saranno coinvolte
le imprese locali e il territorio?
“Il progetto del raggruppamento co-
stituito da Nemesi & Partners, Proger
e BMS Progetti, tre realtà italiane di
Roma, Pescara e Milano, si presenta co-
me una architettura-paesaggio, in cui
l’edificio assume, attraverso la propria
pelle e articolazione volumetrica, le
sembianze di un albero-foresta in cui il
visitatore potrà immergersi e vivere una
esperienza emozionale. Alto 25 metri, il
Padiglione avrà cinque piani e sorgerà
accanto al grande lago di Lake Arena.
Avrà in cima una terrazza panoramica
da cui si potrà ammirare la straordinaria
rete architettonica e l’intero Cardo, l’as-
se del Sito Expo che intersecherà il De-
cumano nell’incrocio formato da Piaz-
za Italia. Ricordo che il Cardo ospiterà
il racconto dei Territori, delle Regioni
italiane, delle filiere del Mady in Italy e
così via. In corrispondenza della testata
nord-est del Cardo si trova l’area dedi-
cata alla partecipazione dell’Unione Eu-
ropea, che ci ha fatto l’onore di costru-
ire il proprio Padiglione all’interno dei
nostri spazi.
Il Padiglione Italia sarà insomma dav-
vero la ‘porta d’ingresso’ del Paese,
presentandolo come uno spazio unico
capace di coniugare tradizione e inno-
vazione, passato e futuro. Un luogo-
icona in grado di rappresentare il me-
glio le eccellenze italiane legate al tema
dell’Expo. Grazie al contributo delle
Regioni e degli enti locali che popole-
ranno il Cardo, vogliamo far rinascere
a livello globale il desiderio di visitare il
Bel Paese. L’obiettivo, come dico spesso,
è quello di far rivivere il mitico Grand
Tour del Settecento e dell’Ottocento”.
E, infine, pensando ai giovani che sono il
futurodel nostroPaese, come sarannocoin-
volti?
“I giovani sono il cuore dell’intero pro-
getto. Il Concept del Padiglione - posto
alla base della gara internazionale di
architettura per la costruzione del buil-
ding - è infatti incentrato sulla sugge-
stiva immagine del ‘vivaio’, elaborata
da Marco Balich. Il vivaio incarna per-
fettamente un trinomio fondamentale
per il domani del nostro Paese: inno-
vazione, giovani e talento. Il Padiglio-
ne nasce dunque con la vocazione di
essere luogo e simbolo dello sviluppo
di nuove generazioni. Uno spazio pro-
tetto, di crescita, sviluppo, formazione.
Un laboratorio d’idee che aiuti i pro-
getti a germogliare. Un punto di rife-
rimento per i talenti innovatori, capaci
di rinnovare il concetto di eccellenza
italiana combinando la tradizione con
approcci inediti e originali. Al centro
della costruzione ci sarà ‘l’albero del-
la vita’ il simbolo del Paese, della sua
industria e delle sue bellezze storiche,
paesaggistiche, enogastronomiche, un
punto di riferimento per imprenditori
e ricercatori. Tra l’altro, una volta con-
clusa l’Esposizione, il vivaio continuerà
a crescere. Insieme alle Vie d’acqua, in-
fatti, Palazzo Italia sarà uno dei princi-
pali lasciti materiali di Expo 2015 al ter-
ritorio lombardo. Il nostro Padiglione
è dunque un sogno che lascerà anche
un segno concreto per la rinascita del
prestigio di Milano e per l’immagine
dell’Italia nel mondo”.
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