Uomini_Imprese_2013 - page 17

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dicembre 2013
prese italiane che esportano almeno in
cinque aree extra-europee sono meno
di 1/5 del totale, ma hanno maggiore
solidità finanziaria e ottengono i mi-
gliori risultati di produttività: “Interna-
zionalizzarsi è diventata una necessità -
afferma Squinzi -, dobbiamo intrapren-
dere azioni forti in questa direzione,
azioni che ci permettano di superare i
nostri limiti e conquistare nuove fette di
mercato. E il sistema-Paese deve muo-
versi compatto, evitando di disperdere
risorse”. In questo senso, Confindustria
è impegnata anche per far incrementa-
re i fondi destinati all’ICE, insufficienti
a valorizzare le eccellenze che ci con-
traddistinguono e che vanno utilizzati
per potenziare la sua rete estera e per
ampliare le attività di promozione e di
servizio alle imprese.
Gli strumenti a supporto dell’interna-
zionalizzazione, già attivi a diversi livelli
territoriali, rimarca Squinzi, spesso si so-
vrappongono, creando complicazioni e
dispersioni. Serve, ribadisce il presiden-
te, un’azione coordinata: “Le diverse
cabine di regia che si sono succedute in
questi anni hanno avuto una guida in-
certa e i fondi pubblici si sono dispersi
in troppe iniziative di impatto ridotto.
Oltre che nei fondi per la promozione,
infine, va rafforzato l’intervento pub-
blico anche attraverso la creazione di
un’unica banca per l’export, che unisca
i vari soggetti attualmente coinvolti,
sulla scorta di quanto già accade in altri
Paesi avanzati”.
“Inoltre - prosegue il numero uno di
Confindustria - è necessario innovare:
il mondo sta cambiando, dobbiamo
essere pronti ad adeguarci, a cogliere
le nuove tendenze, ad esempio, con la
IlpresidenteSquinzièritrattoinsiemeallamoglieAdrianaSpazzoli,
direttoremarketingoperativo
&
comunicazionediMapei,
eFrancescaColombo,sovrintendentedelTeatrodelMaggio.
(fotodiGianlucaMoggi)
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