Rispettoalla rilevazioneprecedente, nel 2014, i settori dei
prodotti in metallo e quello delle macchine e materiale
meccanico risultano pressoché stazionari per numero di
macchinari istallati. Più deciso l’incremento registrato
nel settore dei mezzi di trasporto (da 9,8% a 13,9%). Di-
mezzata la quota delle macchine installate nelle imprese
appartenenti al settore materiale elettrico e elettronico
(da 10% a poco più del 5%). Questi dati riflettono l’an-
damento dei settori evidenziando su quali la crisi ha fatto
sentiremaggiormente il suo peso.
Riguardo la distribuzione geografica del parcomacchine,
dall’indagine emerge che la Lombardia è, ancora una
volta, la regione con il maggior numero di macchine in-
stallate (29,7%) e, anzi, la quota di macchinari installati
nell’area risulta superiore a quella registrata nel 2005
(28,4%). Segue il Triveneto, che riduce il suo peso, dal
19,5%al 17,6%.
Prosegue il trend positivo dell’Emilia Romagna il cui peso
passa dal 13,3% al 14,5%. Arretra ulteriormente il Pie-
monte nel quale risiede solo il 12,9%del parcomacchine.
Cresce la presenza di macchine nel Centro e nel Sud in
virtù di poche grandi unità produttive presenti in quei
territori.
nità produttiva. In termini assoluti, al crescere del numero
di addetti impiegati cala la quota di macchine utensili
presenti nell’impianto. Ciò è spiegato dal fatto che le pic-
cole imprese sono impegnate principalmente nell’attività
di produzione. Al crescere della dimensione, le aziende
inseriscono altre attività il cui svolgimento non prevede
l’utilizzo di macchinari.
I dati settore per settore.
Dall’analisi dei dati ripartiti
per settore emerge che la metà del parco complessivo
(49,8%) è installata presso stabilimenti che realizzano
prodotti in metallo (fonderie, fucinatura, stampaggio,
carpenterie, caldaie, serbatoi, utensili, seconda trasforma-
zione dei metalli, trattamento, rivestimento). Il secondo
settore per quantità di macchine installate (25,4%) è
quello dei costruttori di macchinari e materiale mecca-
nico (macchine agricole, macchine utensili per metalli e
robot industriali, macchine tessili e per l’abbigliamento,
macchine per l’industria alimentare, chimica, della pla-
stica, lavorazione del legno, macchine per le industrie
estrattive, edilizie, siderurgiche). Segue quello dei mezzi
di trasporto (13,9%) che comprende tra gli altri, automo-
tive e aerospace.