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gennaio/febbraio 2016
ECONOMIA
Il 2015 è stato l’anno della piena ripresa per l’industria italiana della macchina utensile.
Lo testimoniano gli incrementi a doppia cifra per tutti i principali indicatori economici.
Nelle analisi di Ucimu, le consegne sul mercato domestico registrano una crescita del 21%.
Secondo Luigi Galdabini, presidente Ucimu,il trend positivo continuerà anche nel 2016
di Luca Rossi
L’industria di macchine
torna
a
investire
S
i chiude decisamente inpositivo il 2015 per l’industria
italiana della macchina utensile che registra incre-
menti a doppia cifra per quasi tutti i principali indicatori
economici. Positiveanche leprevisioni per il 2016chevedrà
allungarsi il trend favorevole. È un quadro estremamente
confortante quello che emerge dai dati di preconsuntivo
elaborati dal Centro Studi&Cultura di Impresa di Ucimu.
Lo stesso presidente dell’associazione di categoria, Luigi
Galdabini, guarda con ottimismo al futuro: “Per il 2016 ci
aspettiamo che il trend tendenzialmente favorevole conti-
nui, anchesenonsappiamosegli ordinativi continueranno
su queste percentuali poiché è difficile fare previsioni in
una situazione estremamente volatile e intrinsecamente
instabile”.
I numeri del 2015.
Entrando nel dettaglio dei numeri. Lo
scorso anno il consumo di macchine utensili si è attestato
intornoai 3,6miliardi di euro (con31,3%di crescita rispetto
all’annoprecedente): “Il che significa che l’industria italiana
è tornata a investire”, commentaGaldabini.
Nel 2015 la produzione è cresciuta a 5.430 milioni di euro,
segnando un incremento del 12,2% rispetto all’anno pre-
cedente e arrivando ad avvicinarsi ai dati del periodo pre-
crisi e conuno scatto legatoparticolarmente alla domanda
del mercato interno, con consumi e consegne raddoppiati
rispetto a due anni prima. Il risveglio della domanda di si-
stemi di produzionehapremiato, infatti, sia leconsegnedei
costruttori sulmercato interno, salitea1.920milioni di euro
ossia il 21%inpiùrispettoall’annoprecedente, sia le impor-