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STRATEGIE

rmo

gennaio/febbraio 2016

tema molto importante e da sempre discusso con grande

interesse da imprenditori, associazioni di categoria e pro-

tagonisti della formazione. Non a caso tra le principali

attività di Federmacchine vi è anche quella di analisi e pro-

posizione di strumenti volti a ridurre il gap studio-lavoro

e in questo senso la riforma della ‘Buona scuola’ propone

parecchi spunti interessanti che vanno però analizzati

anche in considerazione delle tempistiche produttive e

dell’organizzazione aziendale affinché la presenza degli

studenti negli stabilimenti produttivi non ostacoli il nor-

male fluire dell’attività”.

Tornando a una visione più complessiva, quali sono le di-

rettrici sulle quali dovranno impegnarsi le aziende italiane

del settore nell’immediato futuro?

“Non ci sono soluzioni univoche e definitive che valgano

per tutte le aziende e per ogni settore, io dico sempre:

‘Niente è uguale ad altro e tutto si distingue chiaramente

a seconda della dimensione di un’impresa, del prodotto

realizzato e del sistema Paese in cui si lavora’. Certo, se

un’azienda guarda al futuro cercando di intercettare le

evoluzioni tecnologiche in arrivo, esaudire le esigenze dei

vari mercati cui si rivolge, studiare le strade intraprese dai

competitor, analizzando la globalizzazione come un’op-

portunità e non come un rischio, allora quell’impresa ha

moltepossibilitàdi continuarea crescere cavalcandoanche

le rivoluzioni industriali e geo-economiche per ottenerne

business e conoscenza”.

@dapascucci

cultura del nostro Paese ma è al contempo un elemento

che va condiviso tra tutto il personale di una azienda così

che anche l’ultimo addetto assunto si senta protagonista e

orgoglioso artefice della realtà in cui è inserito. All’interno

di un ciclo produttivo è importante che tutti gli attori siano

consci del proprio ruolo e rispettosi conoscitori del compito

dei propri colleghi, perché solo il corretto collegamento di

tutte le mansioni dà vita a un insieme produttivo solido ed

efficiente”.

La legge di stabilità approvata dal Parlamento prevede

alcune norme dedicate all’industria e in particolare inter-

viene con un provvedimento che dispone un bonus per le

PMI relativo agli ammortamenti, come lo giudica?

“Per come lo conosciamo oggi si tratta di uno strumento

che permetterebbe alle imprese italiane di competere alla

pari con i concorrenti che possono avvantaggiarsi di prov-

vedimenti simili, già operativi in diversi Paesi europei. La

misura, a cui abbiamogià accennato, inserita nella Legge di

Stabilità 2015, del superammortamento degli investimenti

in macchinari avrà un forte effetto di incentivo per le PMI,

che sono la stragrandemaggioranzadegli acquirenti dima-

chinery industriale”.

Se da un punto di vista, diciamo così, concreto, la politica

ha battuto un colpo, quali sono le problematiche che riman-

gono aperte in campi ‘immateriali’ come ad esempio quello

della scuola e della formazione?

“Il confronto tra mondo accademico e realtà industriale è