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rmo

gennaio/febbraio 2016

STRATEGIE

I

n occasione dell’assemblea di Federmacchine, riunitasi

lo scorso ottobre, Sandro Salmoiraghi, ex presidente di

Acimit (Associazione costruttori italiani macchine tessili) è

stato eletto presidente della Federazione dei costruttori

italiani di beni strumentali, per il biennio 2015-2016. Sal-

moiraghi, presidente di Salmoiraghi Automatic Handling

(Monza), succede a Giancarlo Losma, che ha guidato la fe-

derazione negli ultimi quattro anni.

Per meglio inquadrare questo avvicendamento abbiamo

rivolto alcune domande all’interessato.

Con che spirito affronta l’elezione a presidente e quali

sono i programmi che intende portare avanti?

“Il mio spirito non può che essere il migliore possibile

considerato il prestigio della federazione dei produttori

di beni strumentali che oggi ho l’onore di presiedere. Fe-

dermacchine, con le sue tredici associazioni di categoria in

rappresentanza di tutti i settori afferenti al comparto, ha

un’identitàaffermata. D’altraparte i risultati ottenuti sono

sottogli occhi di tutti: per restare all’attualità basti pensare

al ‘superammortamento’ inserito nella legge di Stabilità

2015, grazie alla costante ‘spinta’ della Federazione. Per-

sonalmente intendo proseguire l’ottimo lavoro svolto fin

Il neo presidente di

Federmacchine, Sandro

Salmoiraghi, ci illustra i

contenuti del suo mandato.

Nelle sue parole, lo sviluppo

delle aziende italiane produttrici

di beni strumentali continuerà a

essere legato alla loro capacità

di seguire le più attuali tendenze

dei mercati, rinforzando

ulteriormente concetti come

innovazione, creatività e

flessibilità

di Daniele Pascucci

qui dai presidenti che mi hanno preceduto…portando il

mio contributo di imprenditore alla guida dell’azienda

Salmoiraghi Automatic Handling che fondai nel 1963, e

di presidente impegnato, nel passato, in associazioni con-

findustriali altrettanto prestigiose”.

Il settore dei beni strumentali, in un certo senso, è sempre

il ‘sorvegliato speciale’ della nostra economia: tutti ne se-

guono l’andamento perché nel suo ruolo decisivo è in grado

di influenzare fortemente la situazione generale; quindi la

domanda è banale ma obbligatoria: come sta andando?

“Finalmente, dopo anni di crisi, posso rispondere a questa

domanda inmodo positivo. Il mercato del bene strumen-

tale è ripartito, tutti i principali indicatori economici risul-

tano in crescita, trainati dalla ripresa dei principali settori

utilizzatori e supportati dalle politiche a sostegno del ma-

nifatturiero attivate dai più importanti Paesi industrializ-

zati. Nel 2014, la produzione italiana di beni strumentali

si è attestata a 36,7 miliardi di euro, segnando un incre-

mento del 4,9% rispetto all’anno precedente. Il risultato

è stato determinato sia dalla positiva performance delle

esportazioni sia dalla ripresa delle consegne sul mercato

interno che è tornato a investire in beni strumentali. In

Governare

il

futuro