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STRATEGIE

rmo

gennaio/febbraio 2016

bisognerà cambiare l’olio con il tipo di lavorazione in

atto e manda in automatico una e-mail al capo reparto

avvisandolo dell’incombenza e segnalando anche la tipo-

logia di lubrificante da procurare. Stiamo già lavorando

a situazioni evolute come ad esempio a messaggi della

macchina direttamente a noi casa costruttrice, laddove

per qualsivoglia motivo essi siano ignorati dall’officina in

cui è installata”.

Risolvere i problemi del cliente.

Porta spiega poi che

per macchine che devono lavorare 24 ore su 24 per 365

giorni all’anno non è pensabile prevedere arresti per mo-

tivi banali come la dimenticanza di un cambio di olio o

simili. Quindi si tratta di azzerarli con qualsiasi metodo a

disposizioneanche se si deve ‘entrare’ neimeccanismi della

produzione del cliente facendo sì che la macchina stessa,

tramite i suoi sistemi, gli eviti conseguenze spiacevoli.

Quindi Porta Solutions si occupa dei numeri del clientema

per l’azienda ‘il cliente non è un numero’…

“Per noi questo non è solo uno slogan che scriviamo nei

nostri pieghevoli - puntualizza Porta - ma è l’elemento

competitivo che ci caratterizza nei confronti di concor-

renti che magari fanno cento macchine al mese e se-

guono logiche più piane. Noi, come si suol dire, andiamo

dal cliente per risolvergli un problema produttivo e solo

entrando profondamente in contatto con lui riusciamo a

visibili. Ci siamo anche posti il problema che nelle officine

oggi sono presenti lavoratori di varie etnie e culture, le no-

stre nuove interfacce usano fin dove è possibile dei simboli

anziché delle scritte per colloquiare con l’operatore, supe-

rando le barriere della lingua e della cultura di ognuno”.

L’interfaccia con la macchina è visibile anche da un Pad o

un tablet ed è quindi trasportabile con grande comodità,

oltre che collegabilevia rete sia con lealtremacchine sia con

l’esterno dell’azienda che potrebbe essere la casa madre o

qualsivoglia località o entità remota.

Commenta Maurizio Porta: “Questo sistema di controllo

e comunicazione fra la macchina, l’operatore e l’esterno

non è unmerogadget con funzioni commerciali. La nostra

azienda è fondatrice per l’Italia di un progetto europeo

che si chiama ‘fabbrica intelligente’ in collaborazione con

la già citata università di Brescia; l’idea è un po’ quella di

ribaltare i ruoli, e mi spiego: nella vecchia concezione era

l’operatore che doveva sorvegliare di continuo la mac-

china stando attendo a quando bisognava cambiare l’o-

lio o fare altri interventi di servizio. Oggi con i moderni

software a disposizione si cerca di fare in modo che sia

la macchina, tramite interfaccia, a rendere edotto l’ad-

detto di ogni possibile problematica prevenendo even-

tuali criticità e cancellando quasi totalmente il concetto di

emergenza. Manteniamo l’esempio dell’olio: la macchina

emette dei report che già prospettano fra quanti giorni

Porta Solutions

punta molto sulla

qualità delle risorse

umane.