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FEBBRAIO 2015
FIELDBUS & NETWORKS
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Fieldbus & Networks
particolare, poiché Clpa già collabora con fornitori quali Hilscher, HMS
e Renesas, i produttori che già si avvalgono per i propri prodotti, per
esempio, della piattaforma netX di Hilscher, della soluzione Anybus di
HMS e del processore per le comunicazioni industriali Ethernet R-IN32
di Renesas, si trovano già a buon punto per disporre anch’essi delle tec-
nologie CC-Link o CC-Link IE. Questo perché queste piattaforme flessibili
multi-rete supportano, fra gli altri, i protocolli CC-Link e CC-Link IE. Sup-
portare queste reti potrebbe quindi significare semplicemente sostituire
il firmware di un prodotto esistente. Questo consentirebbe a un produt-
tore di aumentare le sue quote di mercato in Asia fino al 20%.
Clpa sta lavorando anche con altri noti marchi del settore per offrire
ulteriori opzioni di sviluppo. Un esempio: la soluzione Fpga basata su
dispositivi Cyclone IV di Altera in combinazione con un core IP di Altima.
Tokyo Electron Device sta invece preparando un supporto per CC-Link IE
con la sua linea di dispositivi Inrevium basati sulla tecnologia standard
industriale Zynq-7000 di Xilinx.
Uno sviluppo sempre più rapido
La tecnologia CC-Link IE si propone in due tipologie: CC-Link IE Control,
come spina dorsale ad alta velocità tra dispositivi di alto livello, quali
i controller, e CC-Link IE Field, per collegare i controller a dispositivi di
campo come I/O, drive e altri attuatori, con velocità Gigabit. Grazie alle
loro prestazioni, entrambe le tecnologie possono costituire le fonda-
menta di future applicazioni basate sul concetto di Industria 4.0. Oggi,
utilizzando la tecnologia Slmp (SeamLessMessage Protocol) per CC-Link
IE, il tempo necessario per sviluppare prodotti per le reti CC-Link IE Field
può essere drasticamente ridotto. Solitamente, infatti, quando pro-
grammano il lancio di nuovi prodotti, le aziende pensano a uno sviluppo
hardware e uno software, intraprendendo così due attività di sviluppo,
ciascuna con i suoi oneri in termini di tempi e costi. L’approccio Slmp ha
il potenziale per dimezzare il tempo di immissione di un nuovo prodotto
CC-Link IE Field sul mercato. Come? Il ‘segreto’ è saltare la parte dello
sviluppo hardware adattando quello di un dispositivo esistente. CC-Link
IE Field è infatti basato su un livello fisico Ethernet standard, per cui
lo sviluppo hardware è già stato portato a termine efficacemente su
qualsiasi dispositivo che sia in grado di collegarsi a una rete Ethernet
industriale. Si tratta perciò, solo, di implementare le comunicazioni Slmp
nel software del dispositivo esistente. Una volta fatto questo, qualsiasi
prodotto abilitato Ethernet è in grado di comunicare con altri dispositivi
in una rete CC-Link IE Field tramite un dispositivo gateway. Ne deriva che
qualsiasi device esistente può essere adattato per connettersi alla rete
senza bisogno di sviluppare qualcosa di completamente nuovo.
Oltre a dispositivi Ethernet industriali standard, come HMI, PLC, drive
ecc., è possibile collegare altri apparati, come etichettatrici, lettori di
codici a barre e sistemi Rfid. “L’idea di base è quella di utilizzare un di-
spositivo esistente dotato di connettività Ethernet, di qualsiasi tipo sia,
a patto che la capacità di elaborazione sia sufficiente, e implementare
il protocollo Slmp nel relativo software” ha illustrato Browett. “Ciò con-
sente al dispositivo di comunicare nella stessa ‘lingua’ utilizzata nella
rete CC-Link IE Field. Il prodotto viene quindi collegato alla rete tramite
gateway”. Un altro vantaggio, oltre al fatto che l’hardware del dispositivo
non viene modificato e alla riduzione dei tempi di sviluppo, è costituito
dalla maggiore semplicità delle prove di conformità, necessaria solo per
le funzioni software.
Slmp è un semplice protocollo di tipo client/server, facile da implemen-
tare nei firmware dei dispositivi Ethernet da 100 Mbps di fornitori terzi,
che vengono poi collegati alla rete CC-Link IE Field tramite una scheda di
rete Ethernet. Qualsiasi dispositivo collegato in questo modo può essere
accessibile attraverso la rete. Analogamente, il dispositivo compatibile
con Ethernet può accedere a tutti gli altri dispositivi collegati alla rete
CC-Link IE Field. “In questo modo, non è più necessario effettuare uno
sviluppo ‘su misura’, poiché è possibile adattare un prodotto esistente in
modo che supporti Slmp” ha concluso Browett.
Nuove capacità creano nuovi bisogni e nuovi
servizi…
“In passato ci veniva spesso chiesto perché offrivamo una tecnologia
Gigabit che sembrava troppo ‘avanti’ rispetto alle reali esigenze del
mercato” ha riassunto Browett. “Ora sta accadendo nel settore mani-
fatturiero quello che si è verificato con le connessioni a banda larga in
ambito domestico: 5-10 anni fa le velocità Megabit sembravano
fantascienza, mentre ora sono cosa comune. Come conseguenza
è nata un’ampia gamma di nuovi servizi, per esempio lo streaming
video per i film, che hanno sfruttato le nuove capacità potenzial-
mente disponibili. Analogamente, Industria 4.0 porterà nuove capa-
cità al settore manifatturiero, attualmente inimmaginabili. Un punto
certo, però, è che gli impianti avranno bisogno di prestazioni di rete,
ma non solo, al ‘top’”.
Clpa (CC-Link Partner Association) Europe -
www.clpa-europe.com - w ww.cc-link-g2a.comA SPS/IPC/Drives 2014 Clpa ha presentato un’ampia gamma di
opzioni di sviluppo per le sue tecnologie di rete
Il tempo necessario per sviluppare prodotti per reti CC-Link IE
Field può essere ridotto utilizzando la tecnologia Slmp (SeamLess
Message Protocol)