Background Image
Table of Contents Table of Contents
Previous Page  24 / 84 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 24 / 84 Next Page
Page Background

FEBBRAIO 2015

FIELDBUS & NETWORKS

24

Fieldbus & Networks

particolare, poiché Clpa già collabora con fornitori quali Hilscher, HMS

e Renesas, i produttori che già si avvalgono per i propri prodotti, per

esempio, della piattaforma netX di Hilscher, della soluzione Anybus di

HMS e del processore per le comunicazioni industriali Ethernet R-IN32

di Renesas, si trovano già a buon punto per disporre anch’essi delle tec-

nologie CC-Link o CC-Link IE. Questo perché queste piattaforme flessibili

multi-rete supportano, fra gli altri, i protocolli CC-Link e CC-Link IE. Sup-

portare queste reti potrebbe quindi significare semplicemente sostituire

il firmware di un prodotto esistente. Questo consentirebbe a un produt-

tore di aumentare le sue quote di mercato in Asia fino al 20%.

Clpa sta lavorando anche con altri noti marchi del settore per offrire

ulteriori opzioni di sviluppo. Un esempio: la soluzione Fpga basata su

dispositivi Cyclone IV di Altera in combinazione con un core IP di Altima.

Tokyo Electron Device sta invece preparando un supporto per CC-Link IE

con la sua linea di dispositivi Inrevium basati sulla tecnologia standard

industriale Zynq-7000 di Xilinx.

Uno sviluppo sempre più rapido

La tecnologia CC-Link IE si propone in due tipologie: CC-Link IE Control,

come spina dorsale ad alta velocità tra dispositivi di alto livello, quali

i controller, e CC-Link IE Field, per collegare i controller a dispositivi di

campo come I/O, drive e altri attuatori, con velocità Gigabit. Grazie alle

loro prestazioni, entrambe le tecnologie possono costituire le fonda-

menta di future applicazioni basate sul concetto di Industria 4.0. Oggi,

utilizzando la tecnologia Slmp (SeamLessMessage Protocol) per CC-Link

IE, il tempo necessario per sviluppare prodotti per le reti CC-Link IE Field

può essere drasticamente ridotto. Solitamente, infatti, quando pro-

grammano il lancio di nuovi prodotti, le aziende pensano a uno sviluppo

hardware e uno software, intraprendendo così due attività di sviluppo,

ciascuna con i suoi oneri in termini di tempi e costi. L’approccio Slmp ha

il potenziale per dimezzare il tempo di immissione di un nuovo prodotto

CC-Link IE Field sul mercato. Come? Il ‘segreto’ è saltare la parte dello

sviluppo hardware adattando quello di un dispositivo esistente. CC-Link

IE Field è infatti basato su un livello fisico Ethernet standard, per cui

lo sviluppo hardware è già stato portato a termine efficacemente su

qualsiasi dispositivo che sia in grado di collegarsi a una rete Ethernet

industriale. Si tratta perciò, solo, di implementare le comunicazioni Slmp

nel software del dispositivo esistente. Una volta fatto questo, qualsiasi

prodotto abilitato Ethernet è in grado di comunicare con altri dispositivi

in una rete CC-Link IE Field tramite un dispositivo gateway. Ne deriva che

qualsiasi device esistente può essere adattato per connettersi alla rete

senza bisogno di sviluppare qualcosa di completamente nuovo.

Oltre a dispositivi Ethernet industriali standard, come HMI, PLC, drive

ecc., è possibile collegare altri apparati, come etichettatrici, lettori di

codici a barre e sistemi Rfid. “L’idea di base è quella di utilizzare un di-

spositivo esistente dotato di connettività Ethernet, di qualsiasi tipo sia,

a patto che la capacità di elaborazione sia sufficiente, e implementare

il protocollo Slmp nel relativo software” ha illustrato Browett. “Ciò con-

sente al dispositivo di comunicare nella stessa ‘lingua’ utilizzata nella

rete CC-Link IE Field. Il prodotto viene quindi collegato alla rete tramite

gateway”. Un altro vantaggio, oltre al fatto che l’hardware del dispositivo

non viene modificato e alla riduzione dei tempi di sviluppo, è costituito

dalla maggiore semplicità delle prove di conformità, necessaria solo per

le funzioni software.

Slmp è un semplice protocollo di tipo client/server, facile da implemen-

tare nei firmware dei dispositivi Ethernet da 100 Mbps di fornitori terzi,

che vengono poi collegati alla rete CC-Link IE Field tramite una scheda di

rete Ethernet. Qualsiasi dispositivo collegato in questo modo può essere

accessibile attraverso la rete. Analogamente, il dispositivo compatibile

con Ethernet può accedere a tutti gli altri dispositivi collegati alla rete

CC-Link IE Field. “In questo modo, non è più necessario effettuare uno

sviluppo ‘su misura’, poiché è possibile adattare un prodotto esistente in

modo che supporti Slmp” ha concluso Browett.

Nuove capacità creano nuovi bisogni e nuovi

servizi…

“In passato ci veniva spesso chiesto perché offrivamo una tecnologia

Gigabit che sembrava troppo ‘avanti’ rispetto alle reali esigenze del

mercato” ha riassunto Browett. “Ora sta accadendo nel settore mani-

fatturiero quello che si è verificato con le connessioni a banda larga in

ambito domestico: 5-10 anni fa le velocità Megabit sembravano

fantascienza, mentre ora sono cosa comune. Come conseguenza

è nata un’ampia gamma di nuovi servizi, per esempio lo streaming

video per i film, che hanno sfruttato le nuove capacità potenzial-

mente disponibili. Analogamente, Industria 4.0 porterà nuove capa-

cità al settore manifatturiero, attualmente inimmaginabili. Un punto

certo, però, è che gli impianti avranno bisogno di prestazioni di rete,

ma non solo, al ‘top’”.

Clpa (CC-Link Partner Association) Europe -

www.clpa-europe.com - w ww.cc-link-g2a.com

A SPS/IPC/Drives 2014 Clpa ha presentato un’ampia gamma di

opzioni di sviluppo per le sue tecnologie di rete

Il tempo necessario per sviluppare prodotti per reti CC-Link IE

Field può essere ridotto utilizzando la tecnologia Slmp (SeamLess

Message Protocol)