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CONTROLLO

tecnica

78

Ottobre 2017

Automazione e Strumentazione

PCU

(Plant-Check Up) è stato sviluppato nel Laboratorio di

Controllo dei Processi Chimici dell’Università di Pisa

[1]

ed

è in grado di diagnosticare le principali cause di malfunziona-

mento dei loop di regolazione di base, indicando le azioni da

intraprendere. Le principali cause possono essere ricondotte a

presenza di disturbi esterni, tuning scadente dei regolatori, mal-

funzionamento di valvole e sensori, interazioni da altri loop.

Queste si manifestano come oscillazioni nelle variabili control-

late e quindi la loro individuazione per effettuare l’intervento

più appropriato è di fondamentale importanza (nei quattro casi:

intervento a monte, retuning dei regolatori, manutenzione stru-

menti, passaggio a schemi multivariabili).

La disponibilità di variabili diverse permette di distinguere tra

una

versione base

(PCU) e una

versione avanzata

(PCU+) con

prestazioni nettamente superiori. Le diverse variabili disponibili

sono schematizzate nella

υ

figura 1

.

La versione base del sistema fa riferimento ai dati resi dispo-

nibili da impianti di vecchia progettazione, di fatto tre varia-

bili:

Set Point

(SP),

Variabile Controllata

(PV) e

Uscita

dal Regolatore

(OP) ed è installata in impianti di raffineria

(Eni). La versione più avanzata fa riferimento a ulteriori dati

resi disponibili attraverso sistemi di comunicazione a Bus di

Campo da dispositivi intelligenti, come

posizione della val-

vola

(MV),

pressione e segnale al posizionatore

(P, DS),

oltre a parametri di sicurezza e integrità di strumenti e attua-

tori. Questa versione installata in impianti di potenza (Enel)

e resa disponibili per gli utenti

Clui AS

(Club Utilizzatori

Industriali di Automazione e Strumentazione), permette una

diagnostica più raffinata.

In effetti la presenza di attrito nella valvola è una delle più

frequenti cause di malfunzionamento. In assenza di variabili

interne alla valvola, l’attrito deve essere diagnosticato dal con-

fronto della PV e della OP: tecniche aventi questa finalità sono

state oggetto di intensa attività di ricerca negli ultimi anni

[2,

3, 4, 5]

. Il sistema PCU applica tecniche diverse sui dati acqui-

siti, in modo da poter esprimere un verdetto nei casi in cui c’è

una certezza assoluta al fine di evitare falsi allarmi. Il fenomeno

dell’attrito è comunque un fenomeno relativamente lento e la

sua evoluzione può essere seguita con acquisizioni successive.

La quantificazione dell’attrito è anche un aspetto di grande

importanza per valutare la rilevanza del fenomeno ed è oggetto

di attività di ricerca attuale

[6, 7]

.

L’altra importante causa di malfunzionamento e richiesta di inter-

vento sui loop di base riguarda il tuning dei regolatori; il sistema

permette di trattare loop a SP costante e variabile e tenere conto

della tipologia del loop (livello, portata, pressione, temperatura)

nella definizione dei valori di soglia degli indici di prestazione.

La calibrazione di questi indici è certamente una delle fasi nella

quale l’esperienza e le competenze degli operatori giocano un

ruolo fondamentale.

L’architettura del sistema di monitoraggio è costitu-

ita da una serie di

Moduli

tra loro interagenti (cfr.

υ

figura 2

); tra questi:

Modulo Utente

(MU: confi-

gura i loop, verifica lo stato di avanzamento, interroga

il data base per visualizzazione e report);

Modulo di

Scheduling

(MS: stabilisce la gerarchia, l’ordine e la

frequenza di acquisizione);

Archivio

(DB: conserva

parametri e dati acquisiti dal DCS attraverso i Moduli

di Acquisizione MAi e i verdetti emessi dalla PCU). Il

sistema PCU è il motore della struttura ed opera fuori

linea in maniera sequenziale sui dati dei loop da DB.

Nella

υ

figura 3

è riportata l’immagine globale di

tutti i loop monitorati sull’impianto con indicazioni

del loro status. Con click sul singolo impianto e sin-

goli loop è possibile visualizzare l’andamento delle

variabili di interesse (attuale e storico); un esempio

di loop con attrito è riportato nella

υ

figura 4

.

3. Il sistema di monitoraggio

avanzato (PCU+)

La disponibilità di misure di variabili addizionali pos-

sibile attraverso strumentazione intelligente (posizio-

natori di nuova generazione e trasmissione di segnali

mediante bus di Campo) ha portato alla

versione

avanzata

(PCU+). In questa è possibile una valuta-

zione più immediata dello stato della valvola, con una

individuazione di cause specifiche di malfunziona-

mento (attrito, perdita di aria, sporcamento e occlu-

sione dell’ugello), distinguendo cause meccaniche da

cause di tipo elettrico o altro

[8]

.

Figura 1- Variabili disponibili in un loop di regolazione

Figura 2 - Architettura del sistema