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GENNAIOFEBBRAIO 2016

AUTOMAZIONE OGGI 387

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I modelli di approccio

alla manutenzione

Nell’esperienza di Solair, l’approccio allamanuten-

zioneha attraversato4 fasi. Laprima èunapproccio

descrittivo: il prodotto si è rotto, cosa è successo?

La seconda è un approccio diagnostico: perché

è avvenuto un guasto? La terza è un approccio

dinamico: fra quanto sarà necessaria la prossima

manutenzione? E la quarta è un approccio predit-

tivo: come anticipare i problemi e automatizzare

le soluzioni? I primi due approcci appartengono

ormai alla ‘old economy’, gli altri alla ‘IoT era’. Sia

la manutenzione dinamica sia quella predittiva

sono metodologie preventive. Nel primo caso, le

date previste per la manutenzione sono definite

in base ad algoritmi basati sui dati telemetrici reali

e/o ad allarmi provenienti dalle apparecchiature

funzionanti sul campo. Quindi possono variare nel tempo ed essere

anticipate o posticipate in funzione delle reali necessità di un mac-

chinario specifico, in funzione di come viene utilizzato. Nel secondo

caso, i dati telemetrici raccolti dai prodotti in uso sono iniettati in

software specifici di Business Intelligence e Business Analytics, in

grado di stimare in modo ancora più preciso il grado di affidabilità

di un prodotto, schedulare gli interventi nel momento più efficiente

in termini di costo/tempo e automatizzare certe attività.

Il passo in avanti

Si dibattemolto se IoT sia davvero un’evoluzione o una rivoluzione.

Molti sostengono che in ambito industriale esistevano da decenni

sistemi di diagnostica remota delle macchine. Se anche così fosse,

sarebbe solo un bene poter partire da dati già disponibili. Tuttavia,

la manutenzione ‘alla maniera IoT’ introduce alcune innovazioni,

grazie alla proliferazione dei sensori, di una connettività diffusa e di

piattaforme in grado di gestire applicazioni IoT per lamanutenzione

multi-prodotto come dati puntuali, in realtime, multicanale, prodotti

che parlano con altri prodotti e sistemi, diagnosi su singoli compo-

nenti, retrofitting. Dati puntuali, in realtime, multicanale: i dati che

raccontano il funzionamento dei prodotti non devono essere prele-

vati, con software specifici, in modo asincrono, a beneficio di pochi

tecnici, ma possono essere inviati, in tempo reale, ad applicazioni

web accessibili anche viamobile/tablet, dandone accesso -secondo

profili differenziati- a squadre di manutenzione interne ed esterne.

Prodotti che parlano con altri prodotti e si-

stemi: i dati relativi alla manutenzione pre-

ventiva si aprono ad altri dialoghi e ad altre

funzioni. Nel primo caso, esistono applica-

zioni IoT che consentono di integrare, in un

unico punto, dati di macchine diverse e di

fornitori diversi: questo è fondamentale per

superare la complessità di dover gestire sin-

golarmente diversi programmi di asset ma-

nagement. Nel secondo caso, invece, si può

pensare di rendere disponibili i dati sullama-

nutenzione alla funzione ricerca e sviluppo,

con l’obiettivo di risolvere, a livello di design,

eventuali problemi strutturali. Diagnosi su

singoli componenti: la manutenzione pre-

ventiva, se supportata da opportuni sensori

e da applicazioni che gestiscono la distinta

base, può arrivare a un grado di dettaglio che arriva al singolo com-

ponentemeccanico. Sostituire un singolo componente durante una

pausa di produzione pianificata èmolto più efficiente che sostituire

interi motori in situazioni di emergenza.

Già da queste tre considerazioni, appare che la manutenzione ap-

procciata con logiche IoT va ben oltre l’anticipazione dei guasti e

diventa un driver di efficienza e innovazione molto pervasivo.

Retrofitting: non serve aspettare prodotti di nuova generazione. Lo

stato dell’arte dei sensori e delle piattaforme applicative consente

di rendere parzialmente ‘intelligenti’ anche prodotti sprovvisti di

elettronica evoluta.

I vantaggi di business della manutenzione

IoT based

Indubbiamente affrontare lamanutenzione inmodo nuovo implica

investimenti iniziali e soprattutto un cambio culturale. Tuttavia,

i vantaggi della manutenzione preventiva sono così evidenti ed

estesi a tutti gli attori coinvolti che davvero la scelta tra innovare e

non farlo quasi non si pone. Per l’OEM e/o il gestore della manuten-

zione i vantaggi sono parecchi. Maggiore produttività dei manuten-

tori: applicazioni IoT per la manutenzione preventiva permettono

di identificare in anticipo non solo il problema, ma anche le parti di

ricambio, gli strumenti e il supporto necessari per risolverlo. Questo

aumenta sensibilmente le performance dei tecnici, in termini di pro-

duttività e di efficacia. Migliore efficienza: svolgere alcune attività