GENNAIO-FEBBRAIO 2016
AUTOMAZIONE OGGI 387
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Negli ultimi anni l’HMI ha risentito dell’influenza del
mercato consumer, ereditando alcune peculiarità come
il formato 16:9 dei display e la tecnologia multitouch:
tuttavia si tratta solo di trend di mercato piuttosto che
di vere svolte tecnologiche.
Nella componente software si concentrano invece da
sempre gli sforzi delle aziende produttrici.
Gli HMI sono tipicamente soluzioni general purpose, e
quindi mettono a disposizione funzionalità che devono
essere in grado di soddisfare tutti i campi applicativi.
Sono ormai molto diffuse le funzioni come è accesso web
da remoto attraverso terminali tradizionali e portatili (ta-
blet e smartphone); le architetture scalabili per passare
facilmente da configurazioni semplici a complesse fino
a soluzioni client/server; ‘apertura’ del sistema verso l’e-
sterno per poter integrare facilmente informazioni prove-
nienti da altre sorgenti (DB, applicativi esterni). Il calcolo
dell’OEE per valutare l’efficienza delle macchine riscuote
sempre maggiore interesse, in quanto consente di incre-
mentare la produzione, ridurre i costi e aumentare la qua-
lità con un utilizzomigliore dellemacchine e delle risorse.
Ma è ormai diffusa la consapevolezza tra i fornitori di
automazione che non è più sufficiente offrire un’am-
pia gamma prodotti, ma occorre disporre di ‘soluzioni’,
con una reale integrazione tra i prodotti stessi. Scala-
bilità, flessibilità ma soprattutto un unico ambiente di
configurazione per la programmazione del controllore,
dell’HMI e la movimentazione degli assi sono le carat-
teristiche che consentono di condividere e integrare le
informazioni con semplicità e rapidità.
Tuttavia, anche se rimangono fondamentali gli aspetti
tecnologici dei prodotti/soluzioni, acquistano sempre
maggior importanza altri requisiti nella valutazione
complessiva: sviluppo e manutenzione del sistema de-
vono essere semplici e intuitivi anche da remoto, sup-
porto dei prodotti worldwide per ridurre al massimo i
tempi di intervento, longevità di prodotti e piattaforme,
facili migrazioni sui nuovi prodotti. Questo approccio
può in alcuni casi rappresentare il differenziatore e la
carta vincente per i clienti che vantano una presenza
a livello globale.
Mauro Galano, presidente Gruppo HMI IPC Scada
di Anie Automazione
a cura di Alessandra Pelliconi
L’interfaccia uomo-macchina rappresenta il punto focale
della macchina e dell’impianto perché è il dispositivo con cui
l’operatore interagisce per dare comandi (start, stop ecc.),
impostare i parametri e monitorare il funzionamento…
L’evoluzione delle
interfacce HMI