GENNAIOFEBBRAIO 2016
AUTOMAZIONE OGGI 387
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punti da ispezionare. Inparticolare, l’aspettativadella centralebulgara
consiste nel dotare gli addetti alla manutenzione di uno strumento
informatico in grado di guidarli nelle attività di manutenzione e cer-
tificare quest’ultime.
La risposta tecnologica
La soluzione Maintenance-ID opera nella centrale bulgara di Enel da
febbraio 2011 per gestire gli interventi di manutenzione program-
mata, ossia ciclica: dopo aver inizializzato il TAG Rfid da apporre su
ogni punto rilevante dell’impianto, salvando il codice del punto (KKS:
sistema usatoper codificare e classificare tutte le componenti che co-
stituisconouna centrale elettrica) nellamemoriadel TAG, la soluzione
segue un preciso work-flow: il TAG Rfid rugged è applicato all’im-
pianto, permettendone così d’ora in poi l’identificazione elettronica
univoca. A ogni operaio addetto alla manutenzione è consegnato
un dispositivo mobile Rfid, dov’è memorizzato l’elenco delle attività
programmate. Avvicinando il devicemobile all’impianto per la rileva-
zione del TAG qui apposto, l’operaio conferma l’avvio dell’attività di
manutenzione assegnatagli. Terminato il lavoro, l’operaio conferma
di aver ultimato l’intervento, salvando sul device le informazioni re-
lative allo stato dell’impianto; in caso di gravi anomalie, il salvataggio
dell’intervento genera in automatico l’invio di un sms dal palmare ai
numeri di telefono dei responsabili della centrale operativa. L’inter-
vento è così registrato sul palmare Rfid che, appoggiato a fine turno
sulla propria culla, permette il salvataggio dei dati di manutenzione
sul data-base del sistema informativo principale.
Più nel dettaglio, il sistema Maintenance-ID gestisce le operazioni
di manutenzione nella centrale bulgara attraverso due moduli: l’in-
terfaccia web e l’applicazione mobile. La prima è strutturata in base
all’operatività della centrale bulgara e coordina, tramite un Registry
Panel, le cinque unità di lavoro (quattro unità una per ogni coppia
turbina-boiler, una unità per i servizi generali), i gruppi (tre per ogni
unità), le zone (circa dieci per ogni gruppo) e i punti (varie centinaia
per ogni gruppo), indicando cosa controllare e quali sono i valori
ammissibili, gli operatori e le notifiche via sms. Zoomando ulterior-
mente su questa funzione, la web-interface gestisce i tour, ossia i cicli
di manutenzione, creandoli emodificandoli: sono così indicati i punti
da controllare, assegnandoli all’operatore. I tour sono visualizzati con
la relativa percentuale di completamento, evidenziando i punti con
anomalie e quelli non ancora verificati e riproducendo poi tutti que-
sti dati in un report pdf stampabile. Mediante la web-interface, che
permette la sincronizzazionedei dati con i sistemi SAP aziendali, èpoi
possibile consultare le analisi statistiche sulle performance di uno dei
quattro turni di lavoro. Questi dati sono raggruppati subasemensileo
settimanale e si presentano in formatografico con istogrammi, grafici
bidimensionali e a torta. L’app mobile si articola invece in due fun-
zioni: la sincronizzazione invia al server informazioni sui tour eseguiti
e riceve informazioni sui nuovi point, tour e notifiche, aggiornando il
database locale,memorizzatonel dispositivo stesso. L’esecuzionedei
tour gestisce il riconoscimento dell’operatore, mediante login e pas-
sword, che può così scegliere ed eseguire il percorso a lui assegnato.
Perché Rfid?
La scelta di Rfid è motivata dalle capacità tecniche e quindi presta-
zionali di questa tecnologia, in linea con le aspettative della centrale
termoelettrica bulgara, non essendo il TAG Rfid replicabile, ossia clo-
nabile, garantisce la sicurezzadell’identificazione, ossia l’interventofi-
sicodell’operatorenell’impianto, considerando l’ambiente industriale
in cui opera Maintenance-ID, con presenza di polvere e grasso. Altre
tecnologie di identificazione (ad esempio barcode) non sono risul-
tavate affidabili, mentre già dai primi test questo contesto non ha
inficiato le prestazioni di lettura del sistema Rfid.
L’architettura Rfid di Maintenance-ID assicura una distanza di rileva-
zione del TAG apposto all’impianto fino a cinque metri, dato questo
di fondamentale importanza inquestoambientepericoloso (aree con
alte temperature), in grado di salvaguardare l’integrità fisica dell’o-
peratore, che non deve così avvicinarsi troppo all’impianto, l’intero
sistema è infine user friendly e ha richiesto una formazione di una
giornata agli addetti allamanutenzione.
Risultati e benefici raggiunti
La forzamaggiorediMaintenance-IDconsistenel raccoglieree fornire
preziose informazioni, punto di partenza per migliorare sempre più
la gestione preventiva e predittiva dellamanutenzione dell’impianto
termoelettrico, permettendo infatti di analizzare le macchine che si
guastanoconmaggiore frequenza; la tipologiadi guasti più frequenti;
i ricambi più utilizzati; la quantità di ore di manodoperamanutentiva
per mese e per ogni impianto e la durata media di un intervento. Il
sistema permette poi la tracciabilità dei lavori eseguiti, sostituendo
il cartaceo per un impatto green, elaborare statistiche in tempo reale
sulle difettosità tipiche delle macchine, consentendo quindi un’a-
zione preventiva; report con lo storico di tutti gli interventi di manu-
tenzione straordinaria od ordinaria eseguiti su un impianto.
Rfid -
www.rfidglobal.it- Dynamic ID -
www.dynamic-id.itEnel gestisce in Bulgaria dal 2003 la centrale termoelettrica
Enel Maritza East 3, ora divenuta ContourGlobal Maritsa East 3
La centrale bulgara è la prima centrale elettrica dell’Europa
balcanica a rispettare gli standard ambientali della UE